Lo sapevo io che dovevo correre via
Come sentirsi a disagio parte 584646Sapevo di doverla rinchiudere nel sottoscala, era la scelta migliore, la cosa giusta da fare.
Ma come potevo saperlo io che il suo animo generoso e che non viene mai fuori quel giorno sarebbe comparso?
Ma la colpa era anche di Garrett non poteva aver fatto la scelta giusta, cioè andare via?
Ma anche Elizabeth c'entrava e Gabriel e Dylan e... Stavo accusando tutti, lo so.
Ma io volevo tornare a casa a finire di leggere.
Tutto era partito dalla ricreazione, momento in cui Vivian aveva deciso di dover chiedere a Garrett di uscire e mi andava benissimo.
Eravamo sedute nel muretto della scuola con Elizabeth e Gabriel che stavano ripassando insieme biologia perché lui avrebbe avuto un interrogazione nel l'ora successiva.
"Hai risposto bene a quasi tutte le domande" gli disse sorridendo Elizabeth mentre teneva il suo libro racconta le mani.
"davvero?" chiese entusiasta Gabriel e lei annuì sistemandosi meglio il velo chiaro in testa.
"Si davvero, stai facendo progressi" disse sorridendo contenta mentre lui entusiasta batté le mani una volta per poi abbracciarla "Sei la mia salvatrice. La mia dolce salvatrice musulmana"
Elizabeth rise ricambiando l'abbraccio anche se la vidi quasi cadere dal muretto ma per fortuna Gabriel la sorresse bene.
"Gabri..el...mi stai soffocando" Disse lei ridendo mentre lui continuava a stringere ridendo per poi lasciarla "Va bene ti lascio solo perché devi aiutarmi con le altre materie"
"Te ne stai approfittando, vedo" dissi sorridendo mentre chiudevo il libro che cercavo di leggere invano sul muretto accanto a loro.
"Cosa? No.Eliz adora passare il tempo con me " disse Gabriel.
"Credici" disse scherzosa Elizabeth sistemandosi il velo che le stava cadendo dalla testa. "Mi stavi facendo cadere il velo"
"perdonami" disse Gabriel "Come mai l'hai messo?"
"Oggi è venerdì!" disse lei con un sorriso "Il nostro giorno sacro come per voi cristiani - cattolici la domenica"
"Vero, lo metti sempre di venerdì. Mi ero dimenticato" disse Gabriel dandosi sicuramente dello smemorato da solo.
"Dove cavolo è?" sbotto' Vivian avvicinandosi a noi arrabbiata "Di solito passa sempre di qui e quando voglio parlargli, poof, non viene "
"Magari ha avuto un contratempo" le dissi cercando di calmarla.
"del tipo?"
"È dovuto andare in bagno" disse Gabriel
"Doveva finire un compito" prosegui Elizabeth.
"O semplicemente ha fatto tardi" finì facendo cenno più in là dove erano giunti Garrett, Dylan e altri due ragazzi.
Non vedevo Dylan da quel sabato stile Gatsby, quindi per me era molto strano rivederlo mentre rideva con i suoi amici.
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La Ragazza Dei Libri
Novela JuvenilI libri: quelli che contengono un mondo diverso,dei personaggi che diventano parte di te ,parole che ti cambiano interiormente. Molti non ne capiscono il valore e il potere,e a questa categoria appartiene anche Dylan, ragazzo diciassettenne con pien...