Nessuno a scuola fra i professori seppe che avevamo saltato anche se SI erano chiesti come mai mancavamo noi tre nello stesso giorno ma Vivian inventò una scusa perfetta,quella ragazza era un esperta in bugie.Gabriel,invece,andava nell'altra classe quindi nessuno gli fece qualche domanda di troppo,erano già abituati alle sue assenze.
"Come vi adoro"sbottai allo schermo del mio computer guardando la serie disney della mia infanzia :Sonny tra le stelle.
In realtà avevo seguito moltissime serie disney ma questa era una delle mie preferite.
Guardavo la scena in cui Chad e Sonny erano al loro appuntamento.Quanto li shippavo.
Era finita da anni ma io quando ne avevo l'occasione la riguardavo in internet perché la mia parte d'infanzia voleva uscire a galla e io ero felice di accontentarla.
"Emma"mi chiamò Jack entrando in camera "Stanno per arrivare gli altri dobbiamo fare uj progetto per scuola"
"Siete diventati bravi studenti"dissi divertita "Devo chiamare un dottore?"
"Simpatica,davvero"disse lui ironico "comunque devi andartene"
"Cosa?"sbottai sorpresa "È camera mia"
"Al momento é mia"
"Manco per scherzo!"esclamai alzandomi a cavalcioni sul letto.
"Mamma mi darà ragione"disse con un sorriso.
"Stronzo"borbottai "Ma entro quanto e quando voglio"
"Senza rompere le palle"mi disse puntandomi un dito addosso.
"Bene"dissi.
"Bene"rispose lui.
"Benissimo"continuai alzandomi dal letto con il computer in mano.
"Benissimo"continuò lui facendomi passare dalla porta.
"Super bene"gli urlai girandomi per un secondo verso di lui per poi sentire il suo "Super bene" lungo le strade.
Ok.Questa cosa mi ricordava tanto Sonny e Chad in quel momento.
Il loro 'fine' 'fine' 'good' 'good'.
Rimasi nel soggiorno per tutto del tempo senza neanche badare l'entrata dei suoi amici che andarono subito in camera sua.
"La nostra vita al grande hotel...siamo gemelli...due fuoriclasseeee"canticchiai la sigla di Zack e Cody al grande Hotel che avevo iniziato a vedere.
"Emma"mi chiamò mia madre e io mi voltai a guardarla,era nella parte della cucina con una ciotola in mano.
"Sono biscotti per i ragazzi,glieli vai a portare?"mi chiese,io sbuffai ma mi alzai per prenderli e portarli a quei ragazzi.
Intanto che salivo le scale presi qualche biscotto e lo mangiai,almeno non era stato uno sforzo inutile.
"Ragazzi"gli chiamai entrando nella mia camera con un biscotto ancora in bocca "Mia madre vi manda i bisco..." mi bloccai non appena vidi l'ultima persona che doveva essere lì in quel momento.
STAI LEGGENDO
La Ragazza Dei Libri
Novela JuvenilI libri: quelli che contengono un mondo diverso,dei personaggi che diventano parte di te ,parole che ti cambiano interiormente. Molti non ne capiscono il valore e il potere,e a questa categoria appartiene anche Dylan, ragazzo diciassettenne con pien...