"Non Ci Credo!Facepalm"

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I piani geniali che vanno al contrario
Altro mistero

Avete presente quando siete soddisfatte dei vostri piani geniali, che rischiano di arrivare al punto giusto ma vengono ovviamente rovinate per qualche strano evento o persona?
O semplicemente avvengono al contrario di come li avete progettati?

Bene. Perché la sera che mandai i ragazzi a darsi alla pazza gioia con Joshua per farlo divertire e bere, loro si divertirono, certo. Ma qualcuno anche forse troppo.

E non la persona giusta.

Verso le tre di notte iniziò a suonare il mio cellulare e per due volte lo ignorai ma, ovviamente non smetteva di squillare così risposi con molta educazione :"Le persone dormano a quest'ora. Cazzo vuoi?"

"Emma, sono Dylan" mi rispose il diretto interessato dall'altra parte e riuscivo a sentire delle voci parlare a confuse.

"Dylan, mi spieghi cosa vuoi?" chiesi con voce assonnata.

"Non ti sei accorta che manca qualcosa?" mi chiese lui confuso.

"dei minuti di sonno?" dissi con sarcasmo ma lui mi disse "Tuo fratello"

"IT'S RAINING MAN" Sentì cantare e mi misi a sedere confusa aprendo la luce della bijour notando che davvero mancava.

"Dimmi che non è lui che che sta cantando" dissi chiedendo gli occhi speranzosi.

"Osanna eh, osanna eh" cantava ancora "Osanna nostro signore!" è sentì un'altra volta unirsi alla sua canzone.

"Beh, sono due se ti fa sentire meglio" disse lui divertito.

Ma quanto potevano essere cretini?

"Dove siete?" chiesi alzandomi dal letto e infilandomi le mie bellissime pantofole a forma di panda.

"Siamo sotto casa a tua e..." disse ma vene interotto da una voce che gli chiedeva "Con chi parli?"

"Se è gnocca voglio conoscerla" rispose Federico ubriaco ridacchiando.

"Što scendendo. Per favore non fate rumore se i mie si svegliano è la fine" "dissi infilandomi una giacca pesante sopra il mio pigiama super imbottito visti che fuori si moriva dal freddo e iniziai a scendere le scale in silenzio.

" parlo con tua sorella Emma"disse Dylan mentre scendevo le scale e senti Federico dire "A me lei va benissimo" e poi sentì un tonfo,segno che era caduto.

"Jack, cazzo fai?" Sentì Matt borbottare accompagnato da un "Fallo alzare" da parte di Dylan che sembrava star perdendo le speranze.

"Sono qui" dissi spegnendo la telefonata e aprendo la porta facendo entrare un freddo a fuori che anche se indossavo il cappotto mi fece rabbrividire . Fuori ancora un po' di neve a coprire il tutto e proprio in mezzo, dei cretini a piena regola accanto a una macchina.

Matt, Dylan e Ale erano in piedi accanto alla macchina dove le portiere era aperta e facevano spazio a due cretini a piena regola che cercavano di rimanere seduti in modo eretto.

" Ragazzi, Joshua dov'è?" chiesi sperano che non fosse in condizioni peggiori.

"Sono qui, cugina" disse sbucando dall'altra parte della macchina con un sorriso. Almeno non stava sdraiato come un cadavere.

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