Forse qualche ship...
Credevo fin da bambina che il Natale fosse la cosa più fantastica del mondo e questo lo credevo anche quando avevo 16 anni.
Il Natale in quel periodo si stava avvicinando e l'unica cosa che facevo era cercare in tv film natalizi.
Erano meravigliosi,anche se li avevi visti duecento volte nella tua lingua, turco, armeno e sottotitoli in cinese.
Il Natale mi portava a pensare alle luci, a Babbo Natale, ai dolci, all'albero, le decorazioni, i dolci, i capellini, le canzoni natalizie di Glee e Michael Buble e ancora ai dolci.
Credevo che il Natale portasse davvero una bella luce.
Ma in quel momento paragonai tutto al Grich, quel mostriciattolo che odiava il Natale e cercava di rovinarlo, mettere degli ostacoli davanti a un bel sorriso di marzapane.
Sembrava che in quel periodo il mio Natale non stava cercando di venire nel suo animo felice e dolce anzi il Grinch lo stava ostacolando alla grande.
Dopo la sua punizione Jack ebbe di nuovo il promesso di poter uscire e per qualche settimana ci riuscì a finire nei guai ma poi, una notta delle urla mi svegliarono.
"Sei un irresponsabile!" mi sveglio di soprassalto aprendo lentamente la bojour con il cuore che batte forte.
"Cosa cazzo di passa nella testa?" urla ancora "È la sesta volta che mi ritorni così"
"Hai finiti di rompere il cazzo"
"Non permetterti di parlarmi così Jack" esclama mio padre arrabbiato.
"Io parlo come mi pare" sbotta lui
Mi alzai dal mio letto cercando di andare a capire cosa stesse succedendo ma potevo benissimo immaginarw quale fosse il problema.
"Non solo violi il coprifuoco, torni a casa anche ubriaco" esclamò mio padre che senti meglio non appena apri la porta e mi sporsi fuori per il corridoio.
"Ho 18 anni! NON devo stare sotto i tuoi fottuti comandi!" esclama Jack con voce biascicata.
"Finché vivi sotto il mio tetto, comando io e ascolti ciò che dico" gli ricorda mio padre "Che razza di insegnamento vuoi insegnare ai tuoi fratelli?"
"Se tu non urlassi loro non vedrebbero assolutamente niente" urla Jack mentre io sporgo per le scale e vedo mio padre accanto alla tavola con Jack di fronte a lui che mi gira le spalle.
"Sei tu che non sai comportarti in modo responsabile" esclama mio padre "Non insegni niente ai tuoi fratelli"
"Tu invece? L'unica cosa che fai è vederli due minuti e andartene" urla Jack.
"Io lavoro per voi! PER assicurarvi qualcosa nella vita" urla mio padre arrabbiato.
"Adesso basta!"urla una terza voce cioè mia madre che poi dice con voce bassa ma severa" Adesso smettetela si urlare. Non voglio che i ragazzi si svegliano e vedono questa discussione. Mi sono stancata. Ben smettila di urlargli contro è ubriaco in questo momento dubito risolveremo qualcosa e Jack anche se sei ubriaco taci e non osare parlare così a tuo padre "
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La Ragazza Dei Libri
Teen FictionI libri: quelli che contengono un mondo diverso,dei personaggi che diventano parte di te ,parole che ti cambiano interiormente. Molti non ne capiscono il valore e il potere,e a questa categoria appartiene anche Dylan, ragazzo diciassettenne con pien...