"Il cliente da lei contattato non è al momento raggiungibile"
La fastidiosa voce metallica della segreteria telefonica mi è ormai entrata in testa come una cantilena. Forse è la decima volta, o forse la quindicesima che sento questo messaggio.
Nicholas non risponderà mai e poi mai, avrei dovuto immaginarlo prima di fare tutto ciò. La mia vita vacilla fra un perenne stato di monotona e grigia depressione ed i sensi di colpa che mi assalgono nel sonno.
Mi alzo dal letto disfatto gettando il cellulare che sbatte con un urto sul piumone. Afferro l'ampia giacca di lana grigia e me la porto alle spalle.
Scendo le scale e un acre profumo di caffè mi giunge alle narici. Prendo la caffettiera e la svuoto tutta nel lavandino.
Accendo il fornello con il bollitore già sopra e mi siedo su uno sgabello appoggiandomi al bancone di legno grezzo.
Il rumore del campanello mi distrae da quello del fuoco in cui mi ero assopita. Non è necessario controllare nello spioncino, so già chi ci sia al di là della porta.
Due giri di chiave e Lyla è già nel bel mezzo del piccolo salotto
《Mortisia come stai oggi?》pimpante come sempre mi pone la solita domanda
《Quindici volte》 sa cosa intendo
《Devi andare avanti, così come avrà fatto lui》la sua espressione ora si è tramutata in quella di una madre che consola il figlio triste. Ma io non sono triste
《Questa notte l'ho sognato》 proseguo non badando a ciò che ha detto o che avrebbe potuto dire
《Era con Matthew e mi venivano incontro》 sospiro allo sforzo di dover ripensare al suo volto
《Avevano entrambi la targhetta: Nicholas Benjamin Roodney e Matthew Cruz Roodney》 stringo il pugno come se potessi sentire il metallo freddo sulla pelle
《La tieni ancora?》
《Si》 concludo velocemente.
Mi scosto da lei e corro a spegnere il bollitore che emette un fischio assordante e fastidioso. Prendo due tazze e pongo in ognuna la bustina corrispondente: pesca e mango e frutti rossi.
Verso l'acqua che appanna con il vapore i miei occhiali da riposo, che mi affretto a togliere.Ci sediamo entrambe con il the in mano.
《Dovresti ritornare al collegge》 sbotta improvvisamente Lyla e quasi mi strozzo. Il mio sguardo puntato su di lei dice tutto
《Smettila》 mi ammonisce in tono dolce e distolgo lo sguardo ritornando a bere
《Mia zia non avrà problemi a farti riammettere, conosce la tua situazione》
《Lo so, lo so. Non dirmi cose di cui sono già a conoscenza》 devio il discorso ma lei si ne accorge e subito riprende e parlare
《Non puoi continuare a vivere così. Quanto è passato? Un mese? Due? Tre? Non voglio nemmeno pensarci》 sbatte la tazza sul tavolo
Da quando è morto Matthew non sono più uscita di casa, più precisamente da dopo il suo funerale.
Nicholas era il più distrutto fra di noi: era al suo fianco quando quell'auto li prese in pieno. Si risvegliò dopo due settimane in una fredda camera d'ospedale. Io non avevo il coraggio di stare lì con lui, pensavo solo al dolore che provavo io. Non mi ero resa conto che avrei fatto star male anche altri.Non appena era stato in grado di alzarsi in piedi Nicholas era venuto a cercarmi per capire perché non fossi mai stata in ospedale con lui. Io però non mi feci trovare e ora la situazione si è capovolta.
Una sorella egoista, un fratello distrutto dal dolore e un'altro che ora ci guarda probabilmente dal cielo.
Scacciati i ricordi dalla mente torno a fissare la mia ex coinquilina
《Pensaci bene, io fra due giorni riparto. Martedì iniziano le lezioni e non posso perderne troppe. Perciò se cambi idea sai a chi rivolgerti》 si alza mettendo la sua tazza vuota nella piccola lavastoviglie per poi dirigersi alla porta ed uscire rivolgendomi un piccolo sorriso.
Lei è una delle poche che mi sono rimaste accanto. I miei genitori sono rimasti in Nebraska, io sono partita per rifugiarmi qui: un piccolo appartamento spoglio che non parla di me. Nicholas si è rifatto una vita, Lyla ha ragione.
Salgo le scale e tolgo il cellulare dal letto per poi prendere la mia targhetta fra le dita e stringerla con forza. Mi addormento così, come faccio da ormai tre mesi.
Un' baaack!!!
Ok allora questo è il primo capitolo, fatemi sapere if you like it.
Per chi legge anche My Story, My Life, ME , che non si arrabbi, ho già spiegato che è un pausa mentre valuto cosa farne, non voglio prendere decisioni affrettate.
Buon sabato e buon fine settimana, Kiss Kiss.
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Another Step #Wattys2019
Teen FictionChloe Gravity Roodney, Matthew Benjamin Roodney e Nicholas Cruz Roodney. Uno di loro è volato in cielo e gli altri due cercano di rifarsi una vita: tornare al college può essere la soluzione, ma la sua vita cambierà per sempre a causa di messagg...