67 - dobbiamo comunque fare qualcosa

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《Devo tornare subito al mio dormitorio》esclamo lanciando un'occhiata a Samuel.

《Cosa succede?》rimane immobile studiandomi con lo sguardo

《Patty ha bisogno di me》noto un flebile scatto nei suoi occhi, dopodiché annuisce. Non perdo tempo e gli afferro la mano iniziando a correre. Si, corro. Non è da me è vero, ma devo aiutare la mia coinquilina, chissà che cosa è successo.

Scendiamo le scale a una velocità spropositata e se inciampassi ora sarebbe la fine. Samuel ha più resistenza ed è più veloce di me, il che mi spinge a cercare di tenere il suo passo. Alcuni ragazzi ci guardano male: non è da tutti i giorni vedere una scena così.

In pochi minuti siamo al dormitorio femminile e iniziamo a salire le scale, sempre di corsa, mentre il mio fiatone comincia a farsi sentire. Sono una cheerleader solo per proforma, non si fatto. Agli allenamenti sono sempre quella che fa più schifo.

In men che non si dica siamo di fronte alla porta del mio appartamento. Provo a spingere la maniglia, ma risulta essere chiusa, così busso in attesa che Patty mi apra, sperando sia qui come mi aveva detto.

Mentre aspettiamo per interminabili secondi Samuel aumenta la presa fra le nostre mani ed inizia a muovere il pollice sul dorso della mia. Questo suo gesto diminuisce leggermente la mia ansia e mi sento più sicura con lui al mio fianco.

《Chloe》Patty apre la porta di poco ma posso comunque vedere l'espressione sconvolta che ha dipinta in viso. È di sicuro spaventata.

Lancio un'occhiata al mio ragazzo prima di trascinarlo all'interno con me. Forse potrebbe essere d'aiuto.

Sigillo la porta alle nostre spalle, dopo aver appurato che siamo soli. Samuel mi lascia la mano lasciandomi libera di avvicinarmi di più a Patty, che noto solo ora sta tremando.

《Hey tranquilla, ora ci siamo qui noi》la abbraccio cercando di calmarla e la sento pronunciare un "grazie" sussurrato.

《Cos'è successo?》

《Ti ricordi di Mike?》spero con tutta me stessa che non stia per dar voce ai miei sospetti, e che ciò che mi ha detto Cameron non si sia realizzato. Annuisco.

《Mi ha minacciata》sposta lo sguardo da me a Samuel che impreca immediatamente.

《Mike Trenty?》Samuel alza la voce di scatto e sento la sua presenza vicino a me. Patty annuisce e credo proprio sia lo stesso di cui mi ha parlato Cam.

《Quel bastardo! Io vado a prenderlo, subito, lui e i suoi amici-》Samuel inizia a dare di matto, mentre Patty lo afferra per il braccio alzandosi repentinamente.

《Tu non vai da nessuna parte! Byron e i suoi sono pericolosi》Patty mi scavalca per bloccare nuovamente Samuel che sta per uscire dalla porta.

《Io ci vado eccome! Devono smetterla di romperci le palle! Prima lei, ora tu, poi chi altro ancora?》sento lo sguardo del mio ragazzo bruciare su di me. Di chi sta parlando? Chi è "lei"?

《Proprio per questo non puoi affrontarli》Samuel però non sembra voler sentire ragioni. Mi alzo avvicinandomi a loro.

《Non voglio che anche tu faccia la fine di Matthew》i due si voltano contemporaneamente verso di me. Non voglio perdere anche lui, come ho già perso mio fratello.

《Io non posso rimanere qui impotente ad aspettare, non un'altra volta》lo scambio di sguardi fra Samuel e Patty mi suggerisce che c'è qualcosa che non so.

《Cosa ti ha detto Mike?》decido di prendere in mano la situazione mentre Samuel si sposta verso il bancone della nostra cucina.

《Ci siamo visti》Samuel batte un pugno sul marmo, ma poso una mano sulla spalla della mia coinquilina invitandola a continuare. So bene chi è Mike, Samuel non ha tutti i torti ad essere arrabbiato.

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