11 - maledetti messaggi

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Ethan sta venendo verso di me e l'uomo ridacchia. Mi sorprende che sia qui.

Per un attimo ho la tentazione di mandarlo via, ma mi sa che forse non è il caso e mi toccherà accontentarmi dell'asociale.

《Chi sarebbe questo? È il tuo fidanzatino?》stringe ancora di più la presa e gemo dal dolore.

《Lasciala!》Ethan balza in avanti tirando un pungo in pieno volto all'uomo.
Riesco a svincolarmi e mi allontano spaventata. 

L'uomo assesta un destro sulla mandibola di Ethan ed urlo per lo spavento. Il ragazzo si volta di scatto per poi sospirare e concentrarsi sull'ubriaco.

Lo colpisce più volte facendolo piegare in due. Osservo i movimenti di Ethan ammaliata, non gli avevo mai prestato così tanta attenzione. Mi soffermo sulla vena che sale sul collo e che in questo momento sembra stia per scoppiare. Le braccia si muovono in modo coordinato ogni qualvolta l'uomo si avvicini a lui.
Decido di intervenire, seppure con cattive intenzioni è ubriaco.

《Ethan! Ethan! Fermo!》afferro il suo braccio bloccandolo. Lo tiro non ricevendo attenzione. Stringo di più con entrambe le mani sul suo bicipite.
Quando si volta punta lo sguardo nel mio. L'uomo sanguina dal naso e non voglio che Ethan gli faccia del male veramente.

Rimane immobile per qualche secondo e lo guardo negli occhi. Cerco di scorgere qualcosa che mi faccia capire un pò di più su di lui, ma proprio non ci riesco. Le sue iridi chiare brillano alla luce fioca del lampione sopra di noi. L'intensità del suo sguardo mi fa piegare la testa verso il basso facendomi sentire colpevole.

《Andiamo》gli da un ultimo spintone facendolo finire a terra e si allontana.
Si pone dietro di me guardando con disprezzo l'uomo disteso a terra, che è per metà dolorante e per l'altra sta ridendo.

《Entra》procedo spaventata dal suo tono. Non mi è mai successo una cosa del genere, ed inizio a realizzare solo ora il pericolo che ho corso.
Il mio cellulare vibra e lo estraggo dalla borsetta. Sblocco lo schermo notando un altro messaggio anonimo. Ethan chiude la porta ma rimane con me.

Lo sento alle mie spalle che sta osservando ciò che faccio. Copro lo schermo piegandomi, ma lui non desiste e me lo prende dalle mani.

《Cos'è?》sputa acido ed evito il suo sguardo che mi sta bruciando la pelle.

《Nulla》esclamo cercando di riprenderlo, ma essendo più alto di me lo solleva.

《Dammelo》

《Cosa sono questi?》mi fulmina

《Affari miei》prima non mi parla, non mi saluta né degna di uno sguardo e ora crede di intromettersi nella mia vita?

Mi lancia uno sguardo duro. So di essere nel torto non parlando a nessuno di questi messaggi, ma non voglio creare problemi. Spero solo che stia zitto. Prendo il cellulare mettendolo in tasca.

Lo guardo ed ha il labbro leggermente gonfio. Allungo la mano sfiorando la ferita ma lui scuote la testa.
Si volta ed esce dalla porta d'entrata. Prendo un grosso respiro guardandomi sullo schermo del cellulare. Mi porto i capelli dietro le orecchie e ritorno in sala.

《Dov'eri finita?》Sbotta Patty

《Sono uscita a prendere una boccata d'aria》sorrido continuando a toccarmi i capelli ancora scossa.

Samuel si volta verso di me, abbassa il capo mimando un "tutto bene?" ed io rispondo di si.

《Ragazzi ma Ethan?》David si guarda intorno ed io sposto l'attenzione sul cellulare.

《Non so, era fuori con te?》chiede Cameron mentre faccio no con la testa.

《Lo chiamo》Samuel si alza allontanandosi da noi.

Cosa si staranno dicendo? Gli avrà raccontato tutto? Non servono mica cinque minuti per capire se uno è andato a casa o no.

《Tutto apposto ragazzi, Ethan è tornato al college》non percepisco alcun tipo di tensione e ciò mi fa pensare che non abbia detto nulla, più che altro lo spero.

Forse però dovrei seguire il consiglio di Ethan e mostrare a qualcuno i messaggi... ci penserò su.

《Dovresti invitare Lyla più spesso nel nostro appartamento》mi giro sconvolta verso le due ragazze che mi guardano felici.

《Eh?》Crawford mi si avvicina e mi sussurra all'orecchio 《Vuole passare del tempo con te e con lei》lo guardo male 《Avevo capito, grazie Crawford》fingo un sorriso e riporto l'attenzione sulle due ragazze.

Lyla non era quella che diceva "È una poco di buono"? Non è che io sia gelosa della mia amica no, semplicemente non mi va che passino un'intera serata a socializzare ridendo di me, seppur senza cattiveria.

《Vedremo》faccio spallucce cercando di rimanere calma.

《Magari quando torniamo dalle vacanze》subito vedo Patty incupirsi e perdere l'allegria che le faceva brillare gli occhi. Lyla cerca di scusarsi, non capendo cosa succeda, ma forse io ho una mezza idea.

Vacanze significa tornare a casa, seppur per pochi giorni, si torna. Lei non ha un buon rapporto con suo padre e probabilmente dovrà affacciarsi a questa realtà lasciando il college che in qualche modo gliela fa dimenticare.

《Samuel torniamo a casa?》La voce di Patty suona quasi come un lamento e posso notare la malinconia nei suoi occhi, anche se sembro l'unica ad essersene accorta.

《Certo》gli altri ragazzi annuiscono così ci alziamo tutti ed usciamo. Sono le undici e mezza ed un pochino di sonno ce l'ho anche io.

《Sam ti dispiacerebbe portare a casa mia sorella e Chloe? Devo fare una cosa》i due si lanciano uno sguardo d'intesa. Che cosa deve fare Daniel a quest'ora?

《Dove vai?》chiede la sorella come mi aspettavo

《Mhm.. tranquilla è una cosa veloce, appena finisco ti chiamo》lei sorride e lo saluta.

《Quand'è che ci rivediamo?》chiedo avviciandomi a lui per salutarlo

《Torno a casa anche io, vedrai che ci vedremo》mi abbraccia ed avvolgo le braccia attorno a lui.

Salgo sul sedile posteriore dell'auto di Samuel con Lyla. Ripenso al gesto di Ethan, al fatto che poi se ne sia andato, alla telefonata troppo lunga di Samuel e alla strana commissione di Daniel. Sembra che tutto sia collegato.

《Forza, vi accompagno》Samuel viene con noi al dormitorio femminile non appena scediamo dalla macchina.

《Non ce n'è bisogno, conosciamo la strada》 ridacchio cercando di mandarlo via, tutto questo controllo mi da sui nervi. Sono ancora scossa da ciò che è successo e mi manca solo la sua mania di controllo.

《Insisto, dai》

《Stai scherzando spero》fa di no con la testa. Inizio a camminare più velocemente superandoli tutti e tre. Respiro profondamente torturandomi le dita.

《Chloe dove corri?》non li ascolto e salgo le scale in fretta. Entro nell'appartamento e corro a cambiarmi. Sento gli altri entrare chiamandomi ma non ho intenzione di rispondere. Mi infilo sotto le coperte e Patty entra, sento il ticchettio dei suoi tacchi
《Buonanotte》pronuncia assente

《Notte》rispondo fredda e distaccata. Non ce l'ho con lei, ma sembra tutto molto, troppo strano stasera. Mi porto le mani alla testa cercando di calmarmi.

Angolo autrice

Scusate se non ho aggiornato prima ma ero in gita e non ho avuto proprio il tempo materiale di farlo. Inoltre sto studiando moltissimo in questo periodo, anzi al classico si studia sempre ahaha.

Cosa ne pensate? Vi aspettavate l'intervento di Ethan?

qotd: Siete mai stati a Venezia?

Another Step   #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora