21 - arance

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《Certo che si》annuisco alla richiesta dei miei genitori, dove altro potrei passare il natale se non a casa mia? E se Nicholas ha qualche problema può benissimo andarsene.

Continua a fare l'indifferente anche se lo scorgo a guardarmi a tratti e distoglie subito lo sguardo.

《Vado un attimo in bagno》mi alzo da tavola sistemando la sedia. Il sole splende, i miei genitori sono tranquilli, sto decisamente meglio e sono più che contenta. Non credevo che avrei potuto tornare ad essere così felice, ma c'è come una scintilla dentro di me che si è riaccesa. Sento una sensazione strana alla pancia, ed è bellissima, fa aumentare sempre di più la mia felicità.

Mi guardo allo specchio ed un sorriso smagliante si fa spazio sul mio viso. Mi do due schiaffi leggeri per guancia e realizzo che è tutto vero, credo che l'unica ragione di questa felicità sia Ethan, perché sul fronte università ho il morale a terra.

《Cos'è successo?》sbatto contro mio fratello che è fermo a pochi passi dal bagno.

《Che vuoi?》alzo lo sguardo su di lui, la sua faccia è la solita di ieri e se non sta attento avrà un altro dei miei palmi ben impressi sul viso.

《Perché sei così-》si blocca grattandosi il mento e vagando in giro con lo sguardo

《Felice》conclude velocemente e sospiro arrabbiata. Lui è felice con la sua nuova vita, da figlio unico, credo di avere lo stesso diritto di essere un minimo felice anche io.

《Perché non posso?》rido amaramente e lui continua a fissarmi con sguardo torvo. Forse dovrebbe smetterla di fare il musone, altrimenti gli verranno le rughe.

《Ti saluto》volto l'angolo allontanandomi più che posso da lui, solo ripensare a ciò che mi ha detto mi fa star male, e la felicità che mi riempiva pochi secondi fa si polverizza.

Una volta nella mia stanza mi cambio indossando una felpa grigia, pantaloni neri e le scarpe da ginnastica. Afferro l'iPod e lo metto in tasca. Forse uscire mi farà dimenticare lo schifo che c'è qui in casa.

Apro la porta e una folata di vento freddo mi investe, così alzo la zip della giacca. Mi avvio a passo lento sul marciapiede e osservo il paesaggio autunnale. Le foglie degli alberi sono rosse e gialle e ricoprono il suolo di tanti colori. Gli alberi spogli e rinsecchiti sembrano sul punto di cadere come le loro foglie, ma le radici li tengono stretti al terreno.

Un pò come me, sono spoglia e tutto ciò che avevo di bello se n'è andato, come le foglie, forse però le mie radici riusciranno a farmi rialzare, l'amore dei miei amici e genitori mi rialzerà e non cadrò al suolo.

Tolgo una cuffietta mentre è in riproduzione 24 K di Bruno Mars. Mi volto e noto un'auto al mio fianco. Nel giro di due secondi riconosco la Mercedes nera di Ethan che si muove a passo d'uomo con il finestrino del passeggero abbassato.

《Buongiorno!》esclama sporgendosi verso di me e mi abbasso abbastanza da vederlo.

《Ciao》sorrido ed i pensieri negativi iniziano a volare via.

《Sali, muoviti》esclama con uno schiocco della lingua così apro la portiera ed entro nell'abitacolo. Mi siedo spegnendo la musica e tolgo entrambe le cuffiette.

《Dovresti ascoltare la musica a volume più basso》afferma mettendo in moto mentre mi allaccio la cintura.

《Perché?》mi passo le mani sulle ginocchia e lo guardo mentre guida. L'ultima volta che l'ho visto al volante non si è nemmeno degnato di salutarmi. Ora invece è tutto così diverso.

《Erano almeno due minuti che ti seguivo piano》strabuzzo gli occhi sorpresa e lui scoppia a ridere inarcando le sopracciglia.

《Sei uno stalker!》esclamo puntandogli il dito contro e continua a beffarsi di me. Aderisco al sedile ormai arresa al fatto che non la smetterà di ridere, è comunque bello sentirlo così felice. Continua a guidare verso non so dove ed alza il volume della radio, e poi dice a me di fare il contrario, non è colpa mia se non l'ho sentito arrivare.

Another Step   #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora