44 - chi dorme non piglia pesci

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《Sei venuta!》Brick si avvicina allargando le braccia.

《Vieni, ti presento ad alcuni amici》

Non ero mai stata alla Saint Claire, e devo dire che è proprio una bella università, con molto verde all'esterno e grandi spazi.

《Lei è Luna》quasi avevo dimenticato di chiamarmi così. Tutti si voltano verso di me e si presentano uno ad uno. Ovviamente ho già dimenticato tutti i nomi.

Mi siedo su un divanetto mentre Brick è andato a prendere da bere, ed ho espliciatamente chiesto analcolici. Wesley non sarà qui a prendermi e non posso rischiare di finire ubriaca una seconda volta.

《Ecco a te, sono riuscito a trovare solo del succo》ridacchio ringraziandolo e ne prendo un sorso.

《Luna, lui è Byron il mio braccio destro nel football》il ragazzo in questione è davvero spaventoso, non in senso negativo, ma incute timore. Allunga la destra e scorgo dei tatuaggi fuoriuscire dalla manica del chiodo in pelle e altri sulla mano.

《E anche nella vita》dà una pacca sulla spalla all'amico e mi osserva intensamente. Assocerei la situazione a quando ho conosciuto Shane, ma in questo caso lo sguardo di Byron è penetrante e tagliente.

Gli stringo la mano cercando di mostrarmi sicura di me, ma non posso fare altro che cedere e guardare in basso. Forse lui è uno dei pilastri della gang.

Una bionda ossigenata piomba di fronte a me avvinghiandosi al collo di Byron.

《Lei è Ella la mia ragazza》le sorrido, e non sembra ostile come credevo, dopo avermi vista con il suo ragazzo.
I due poi si allontanano lasciandomi con Brick e posso giurare di aver visto Byron fare l'occhiolino all'amico. Forse entrambi non hanno capito che non sono quel tipo di ragazza.

《Credo che andrò un attimo in bagno》

Mi allontano dal soggiorno, ma il mio obiettivo è la stanza da letto. Gli invitati sono per la maggior parte concentrati in cucina e salotto quindi non dovrei avere problemi ad intrufolarmi in camera di Brick.

《Hei, non si può stare qui》una voce mi interrompe proprio mentre sto per aprire la porta ed ero sicura di essere sola.

《Stavo cercando il bagno》mi fingo tonta ed il ragazzo mi indica la porta in fondo al corridoio così lo ringrazio.

Non appena se ne va entro nella stanza e mi chiudo la porta alle spalle. 
Come nei nostri dormitori ci sono due letti ed inizio a cercare dal primo.

Dopo poco però mi è chiaro che questo non è quello di Brick e mi sposto sull'altro. Apro i cassetti del comodino e non trovo nulla di rilevante, se non una maglia che testimonia la sua presenza nella squadra di football. Nessun indizio, niente di sospetto.

Improvvisamente sento un rumore e mi butto a terra cercando di entrare sotto il letto. Se venissi scoperta per me sarebbe finita, in tutti i sensi. Rimango immobile trattenendo il respiro e per fortuna le coperte arrivano sino al pavimento.

《Dove diamine ho lasciato il cellulare》una voce mai sentita prima si avvicina al letto per poi allontanarsi. Sento i passi farsi più vicini, ed è come se si fosse bloccato proprio vicino a me.

Una suoneria si irradia in tutta la stanza, per fortuna qualcuno lo sta chiamando, così troverà il suo stupido cellulare.

《Trovato!》esclama e la musica termina.

《Ciao. Certamente, ci saremo sia io che Brick, non mancheremmo per nulla al mondo》i passi riprendono e la voce si fa sempre più lontana, finché non sento la porta aprirsi e poi chiudersi. Gattono fuori dal letto e sono certa che il compagno di stanza di Brick faccia parte della gang. L'unica cosa che posso fare è continuare a fingere e provare a farmi accettare fra loro. In questa stanza non c'è nulla di compromettente.

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