3 - biglietto e cover

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Sbuffo guardandomi intorno per poi uscire dalla stanza. Digito velocemente il numero di Lyla che dopo alcuni squilli risponde.

《Giornooo》 allontano velocemente il telefono per non diventare sorda
《Mi hai ucciso un timpano!》urlo in risposta
《Dove sei? Io sono appena arrivata in camera》mi guardo intorno riflettendo
《E avrei fame》aggiungo pensando alle ore di digiuno che ho trascorso

《Troviamoci fuori la sala comune》accetto e la saluto.

Prendo borsa e chiavi, qualcosa mi fa pensare che se le dimenticassi Patty non mi farebbe entrare.

Dirigendomi verso la sala comune vi è il rischio di incontrare qualcuno che conosco, dopo tutto ho studiato qui per più di un anno.

Le sensazioni nel mio corpo però mi suggeriscono che non sarà facile tornare a parlare con qualcuno mantenendo la lucidità.

Vorrei infilarmi le cuffiette così da scoraggiare i possibili interlocutori, ma se qualcuno facesse dei commenti su di me, non mene accorgerei. Procedo spedita lungo tutto il tragitto ed arrivata di fronte alla sala comune mi guardo intorno. Studenti sfrecciano qua e là appena usciti dalle lezioni e io sono impalata nel bel mezzo della folla a cercare Lyla.

Finché nessuno si avvicina a me va tutto bene. Prendo la borsa tra le mani riponendovi il cellulare per prendere al suo posto il foglio degli orari. La mia amica segue i miei stessi corsi e controllo che cosa ha avuto all'ultima ora. La lezione obbligatoria di cultura inglese si trova nell'ala ovest del campus, è perdonata.

Mi volto di scatto quando qualcuno mj viene addosso e finisco seduta per terra. Acchiappo velocemente la mia borsa a pochi passi da me ed il foglio degli orari. A pochi metri si trova un ragazzo che raccatta fogli qua e là. Titubante sul da farsi metto da parte per un attimo i miei problemi e mi avvicino per aiutarlo.

Prendo alcuni fascicoli riunendoli per poi porgerglieli. Solleva il capo e riconosco Matthew Connagguer, mio compagno di corso dello scorso semestre, non abbiamo mai parlato molto, ma so chi è.

《Chloe Roodney》pronuncia con voce incerta. Annuisco porgendogli le sue cose.

《Sei tornata a studiare qui?》a quanto pare la mia vicenda si è proprio diffusa fra tutti. Neanche fossi un alieno. Confermo nuovamente e ci alziamo entrambi in piedi

《Mi dispiace per averti fatto cadere e per tuo fratello》 sorrido e mi volto andandomene.

Non sono riuscita a spiccicare parola. Persino lui prova pieta per me, è  evidente dal suo sguardo. Se solo le cose fossero andate in modo diverso.

Vengo travolta da un abbraccio di Lyla.

《Qualcuno ti ha chiesto qualcosa?》chiede appena mi vede.

《Matthew, quello del corso di Spagnolo》 mi sento in colpa per non aver detto nulla, in fondo non è colpa sua, ma odio sentirmi dire "mi dispiace".
《Non pensiamoci e andiamo a mangiare》sbotta prendendomi a braccetto.

《Dove andiamo?》chiedo affamata scacciando il ricordo dell'incontro con Matthew.

《A mangiare un panino altrimenti divento obesa》capisco subito dove mi porterà

《Prima di fermarci al Blue's possiamo andare a parcheggiare la mia macchina? È li attaccato il parcheggio》Rifletto a voce alta e lei annuisce.

I posti sono assegnati in base alle stanze ma non divisi fra maschi e femmine. Il mio è il 350 che ha quindi quattro posti con lo stesso numero: uno per me, uno per Patty e due per i ragazzi della stanza 50 del terzo piano.

Cerchiamo la fila giusta e una volta arrivata constato che lo spazio per la mia è fra un' Audi identica alla mia, una BMW e affianco una Range Rover viola, non devo sforzarmi troppo per capire qual' è quella di Patty.

Saliamo al Blue's e pranziamo con un panino vegetariano a testa per volontà della mia amica. "Se tu mangi qualcosa di calorico mi fai venire fame, quindi devi mangiare la mia stessa cosa" è questo il suo ragionamento.

Ormai nel mio appartamento, infilo la mano in borsa per cercare il cellulare che non ho controllato nelle ultime ore, ma non lo trovo.

Frugo spostando gli oggetti ma non lo c'è, eppure non è così piccolo. Corro in stanza da letto dove svuoto la borsa sopra il letto e non vi è traccia di lui. Ora si che la mia vita è completa.

Per fortuna conosco il numero della stanza di Lyla e mi precipito da lei.

《Ho perso il cellulare》urlo in preda al panico appena apre la porta.
La piccola speranza che avevo che ce l'avesse lei è svanita vedendo la sua espressione. Devo trovarlo, non avrei il tempo di comprarne un altro e cosa più importante contiene le ultime foto con i miei fratelli.

Mi fa entrare e stiliamo una lista dei posti in cui sono stata dall'ultima volta che l'ho avuto in mano.

Ci precipitiamo di fronte alla sala comune, nel parcheggio, al Blue's e in segreteria, ma nessuno ha visto il mio cellulare.

Nella cover trasparente vi è un biglietto del treno con il mio nome, l'ho conservato lì in ricordo di un viaggio a Londra, porta dalla stazione di Victoria all'aeroporto. Non è un oggetto di valore, ma mi sembrava carino da tenere lì come ricordo e per distinguere il mio cellulare dagli altri, ora rappresenta la mia ultima speranza.

L'unica cosa che posso fare è pregare che qualcuno lo abbia trovato e me lo riporti.

Ormai le otto, saluto Lyla e mi reco nel mio appartamento. Questa volta al mio ritorno c'è Patty. L'acqua della doccia scorre scrosciante e la sua borsa è poggiata sul bancone. Mi tolgo le scarpe e vado in camera spostando la valigia sul letto per cercare qualcosa da mettere. Mi capita alla vista un maglione nero con lo scollo a V che indosso infilandolo nei jeans chiari. Esco dalla stanza e trovo Patty con un vestitino oro e i capelli perfettamente arricciati come questa mattina. È stata nella doccia per venti minuti e non si è nemmeno lavata i capelli, non oso immaginare quando invece deve.

Le sorrido e lei corre in camera uscendo poi con dei tacchi alti due metri. Lì indossa e mi saluta

《Stanotte tornerò tardi, domani mattina non ho lezione》 alzo un sopracciglio vedendo la strana ragazza uscire dell'appartamento.

Sospiro gettandomi sul divano.
Ho perso il cellulare e ho come compagna di stanza chi di peggio non si può sperare. Inizio a pentirmi di essere tornata al college. Stavo di gran lunga meglio nel mio appartamento da sola.

Sento bussare alla porta. Si è pure dimenticata le chiavi? Non mi sorprende. Mi trascino ad aprire, ma non trovo Patty e spalanco gli occhi sorpresa.

Angolo autrice

Spero la storia vi stia iniziando a piacere, fatemi sapere cosa ne pensate.

qotd: Siete mai stati a Londra?

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