56 - non sto scherzando, vedi di fare la brava

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Stringo fra le dita le coperte morbide e mi godo gli ultimi istanti di pace prima di aprire gli occhi. Insipiro a fondo poggiando la guancia sul cuscino in posizione laterale. Un profumo fresco ma deciso mi stuzzica le narici ed apro immediatamente gli occhi. Mi guardo intorno realizzando di non essere nella mia stanza. Mi stropiccio gli occhi sollevando di poco il busto e ricordo ciò che è accaduto ieri sera.

Immediatamente constato di essere sola, ma il letto di Nicholas è sfatto, quindi forse è tornato a dormire. Mi ributto giù e penso a quanto io sia riuscita a dormire bene. Questo letto è proprio comodo!

Rimango immobile per alcuni minuti fissando il soffitto bianco e inspiro il profumo di Samuel che è presente sulle sue lenzuola. Mi beo della tranquillità finché non sento una strana sensazione al basso ventre e un crampo si irradia lungo tutta la pancia. Mi sollevo allarmata e noto una macchia rossa sui miei pantaloni.

Esco in fretta dalla stanza e mi catapulto in soggiorno dove ci sono Samuel e mio fratello seduti attorno al tavolo mentre fanno colazione. Li supero senza fermarmi e mi precipito in bagno chiudendo la porta alle mie spalle e constato che mi è arrivato il ciclo. Questa si chiama proprio sfiga, spero solo di non aver sporcato il letto di Samuel.

Rimango sulla tazza riflettendo sul da farsi quando sento bussare alla porta.

《Chloe, stai bene?》

《Forse》affermo titubante su come affrontare la situazione. La maniglia della porta si abbassa ed inizio a strillare di non aprirla, finché non torna alla posizione iniziale.

《Chloe, cosa succede?》questa volta a parlare è mio fratello, ma sento la voce di Samuel in sottofondo. Sono entrambi qui fuori. Di sicuro non troverò degli assorbenti nel cassetti di questo bagno visto che ci vivono due uomini. Perciò dovrei chiedere aiuto.

《Nicholas, potresti prendere il mio zaino?》urlo per farmi sentire e poi sento dei passi muoversi. Speriamo abbia capito, altrimenti dovrò rimanere qui in eterno o gocciolare in giro, ew che schifo.

Poco dopo li sento tornare e bussano di nuovo.

《Chloe ce l'ho》afferma Nicholas

《Vuoi...che entri?》continua titubante e poi c'è silenzio. Deve aver capito ciò che è successo.

《Ok, ma solo tu》rispondo leggermente agitata. Se ciò fosse accaduto un anno fa sarebbe entrato senza chiederlo, ora invece è tutto più strano a causa del nostro rapporto.

Dopotutto quando sei in bagno e hai finito la carta igienica sono i fratelli che giungono in soccorso, e sfido chiunque ad affermare il contrario.

Fisso la porta finché la maniglia si abbassa ed inizia ad aprirsi rivelando a poco a poco la figura di mio fratello con lo zaino fra le mani. La richiude subito alle sue spalle e si avvicina tenendo gli occhi puntati nei miei.

《Ti sono arrivate?》chiede quasi in imbarazzo e annuisco afferrando lo zaino non appena me lo porge.

《Hai bisogno di qualche medicina?》scorgo una leggera preoccupazione nel suo sguardo e scuoto la testa

《Per ora no, grazie》sorrido lievemente e si volta uscendo dal bagno. Sento subito la voce di Samuel anche se non capisco che cosa si stiano dicendo e mi sistemo cambiandomi. Ne approfitto anche per lavarmi il viso e i denti e quando esco li trovo entrambi appena fuori dal bagno.

《Buongiorno》cerco di stemperare l'atmosfera dato che sembra sia appena morto qualcuno e i due sembrano tranquillizarsi. In particolare Samuel. Mi ricordo del suo letto e della possibilità di averlo macchiato, così torno immediatamente lì per verificare.

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