4 - vacanze al lago

3K 150 30
                                    

Sgrano gli occhi, mi aspettavo di vedere la bionda. Invece, di fronte a me c'è un ragazzo.

Mi riprendo dal piccolo schock ed inclino la testa. Solleva il braccio e si gratta la nuca, quasi non sappia cosa dire. I capelli scuri gli ricadono sulla fronte e solleva prontamente la mano per sistemarli. Percorro velocemente con lo sguardo tutto il suo corpo, dalle sneakers nere ai capelli riuniti in un ciuffo e più corti sui lati. I suoi occhi scuri mi scrutano allo stesso modo. 

Riunisco le forze ed il coraggio interrompendo il gioco di sguardi

《Cerchi Patty?》è il primo pensiero che ho, uno come lui sarebbe perfetto come suo ragazzo.

《No》quasi ride e questo mi fa capire che o mi sta prendendo in giro o la conosce. Picchietto le dita sul legno della porta a cui tengo ancora la mano appoggiata, noto come il suo sguardo si muova su di me e ciò mi mette a disagio.

《Cerco Chloe Gravity》spalanco gli occhi

《Sono io》non ho ancora capito cosa possa volere una ragazzo da me, alle nove di sera.

Infila la mano in tasca e per un momento penso mi voglia uccidere, ma estrae il mio cellulare. Me lo porge e lo prendo sorridendo, si accende in me la miccia della felicità.

《L'ho trovato fuori dalla Sala comune e c'era il tuo nome》 spiega brevemente gesticolando. Dev'essermi sicuramente caduto quando Matthew mi è venuto addosso. Il biglietto è stata utile.

《Grazie mille, è molto importante per me》sorrido riconoscente e la sua espressione si tramuta quando scoppia a ridere.

《Avresti potuto comprarne uno nuovo》 conclude e mi arrabbio. Sicuramente non gli spiegherò  niente, voglio solo che se ne vada.

《Va be, grazie comunque, buona serata》 faccio qualche passo indietro chiudendomi la porta alle spalle.

Non si muove per alcuni secondi. Mi appoggio alla superficie fredda del legno ascoltando i rumori. Quando finalmente sento i passi allontanarsi mi muovo. Ero come immobilizzata, le mie gambe non si muovevano e lo stesso era per i muscoli di tutto il mio corpo. Controllo dallo spioncino e se n'è effettivamente andato.

Come ha scoperto che questa è la mia stanza? Non c'è scritto da nessuna parte, né è possibile avere accesso agli elenchi degli appartamenti.

Sblocco lo schermo e la foto con i miei fratelli mi strappa un sorriso malinconico.

È una delle ultime che abbiamo scattato: siamo stati al lago con i nostri genitori per le vacanze. Mio padre cercava di pescare senza troppi successi, mia madre leggeva un libro e noi tre, maturi come sempre, eravamo entrati in acqua.

Tutto era cominciato quando io, mentre ero distesa vicino a mamma, stavo leggendo. Non sono la tipica ragazza che legge romanzi d'amore o cose del genere, anche se chi non sogna il principe azzurro?
'Inferno' di Dan Brown, lo avevo trovato nella liberia e mi aveva ispirato. La parte a cui ero arrivata era di altissimo spunning: i due protagonisti scappavano nel giardino del Boboli a Firenze, quando delle gocce d'acqua mi avevano schizzato. Non ci avevo fatto caso, poi però ne arrivarono altre e mi alzai posando il libro.

I miei due fratelli raccoglievano l'acqua per poi lanciarmela adesso. Tipica maturità di due ventenni. Iniziai a spingere Matthew verso l'acqua e Nicholas corse in suo soccorso afferrandomi e sollevandomi da terra per bloccarmi. 

Mia madre intervenne, pensavo mi avrebbe salvata, invece, mi voltai e teneva in mano il suo cellulare

《Matthew avvicinati! Prendi anche tu tua sorella》Nick mi sosteneva da sotto le braccia e Matt dalle gambe. Scattò la sua foto felice, ma non appena se ne andò finii dritta in acqua.

Anche se non avevamo più tre anni nostra madre coglieva ogni occasione per farci una foto, e sebbene sul momento mi dessero sempre fastidio e le odiassi, ora gliene sono grata. Possedevo ricordi di moltissime giornate importanti, divertenti o semplici.

Se solo potessi passare ancora il mio tempo con loro. Ci rendiamo conto di ciò che abbiamo solo quando ci viene tolto.

Per il mio primo giorno prendo la borsa con alcuni libri e quaderni e vi infilo l'astuccio. Addento una mela che era nel frigorifero, Patty ancora dorme, forse è tornata alle due e mezza o anche dopo.

Esco dell'appartamento con il cellulare in una mano e la mela nell'altra, è permesso mangiare in classe e la finirò lì se non voglio strozzarmi durante il tragitto.

A quest'ora ci sono in giro solo gli studenti che come me sono in ritardo e corriamo tutti come pazzi.

Arrivo in aula stremata e vado a sedermi con Lyla che mi ha tenuto un posto. Poggio le cose e riprendo a mangiare prima che arrivi il professore.

Mi guardo intorno e noto ragazzi e ragazze che già conosco e che quindi hanno continuato il corso. Prego che nessuno venga a parlarmi e così è, scambio solo alcuni saluti veloci.

Due file dietro di me vedo il ragazzo di ieri sera, peccato per quello che ha detto, si è dimostrato uno stupido. Tiene lo sguardo fisso sul banco e mi volto subito per non farmi beccare.

In dieci minuti  devo essere in presidenza, faccio un cenno a Lyla e mi alzo. Alcuni mi guardano, altri continuano a fare ciò che stavano facendo, non ho però il coraggio di voltarmi verso di lui, ho una strana sensazione. Mi avvicino dell'insegnante mostrando il permesso che era allegato alla lettera e poi me ne vado dalla classe.

《Salve》 saluto appena dentro l'ufficio

《Ciao Chloe, vieni siediti pure》mi indica la poltroncina rossa su cui mi accomodo.

《Vorrei parlarti non come preside ma come la zia Marlene》 era così che la chiamavamo io e i miei fratelli sin da piccoli anche se non era nostra zia realmente.

Sorrido annuendo.

《Per qualsiasi problema puoi venire a parlare con me, sai che conosco tutto
e che sono disposta ad aiutarti, sono stata da tua madre due settimane fa e abbiamo parlato un po' di te. So che tu e Nicholas non vi siete più visti e che tu hai vissuto da sola per un pò.》riassume brevemente la mia vita, in sostanza è tutto ciò che posso dire di me.

《Si, dovevo prendermi i miei spazi e cercare di elaborare il tutto, anche se non ho ancora superato la situazione. E con Nicholas mi sono comportata male e non so quando avrò l'occasione di riparlargli, continuo a chiamarlo ma non risponde mai, mi odia》abbasso lo sguardo consapevole di aver diviso la mia famiglia a metà.

《Non dire così perché non è vero, quando se la sentira tornerà da te, ne sono sicura, devi lasciargli il tempo di elaborare, come te》 dopo essere stata tranquillizzata ed aver capito che Marlene mi è vicina passano all'argomento clue.

Ho la possibilità di riprendere gli studi da dove avevo mollato e per fortuna ha dato tutti gli esami del primo anno. Mi propone di farmi aiutare da qualcuno per studiare che non sia Lyla, e ciò si spiega con il fatto che mi serve qualcuno di esterno per studiare seriamente.

Lascio l'incontro sollevata, ma allo stesso tempo preoccupata per il mio nuovo compagno di studi che mi aiuterà a rimettermi in pari. Relazionarsi con qualcuno non è facile specie se sa qualcosa che sicuramente gli ha detto la preside, per prepararlo al mio comportamento. Spero sia una ragazza così magari farò amicizia.

Angolo autrice

Vi piace? Cosa ne pensate?
Come credete sarà il/la compagno/a di studi di Chloe?

qotd: avete mai preso ripetizioni?

Another Step   #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora