Il tachimetro segna i 90km/h.
L'auto sfreccia sull'asfalto e guardo gli alberi ridotti a macchioline verdi. Il vento fa muovere i rami e le poche foglie rimaste appese. Le nuvole grigie minacciano pioggia e sembrano spostarsi con noi, ormai siamo in autunno inoltrato, la mia stagione preferita e fra due giorni sarò a casa per il ringraziamento. Siamo già a novembre quando in realtà mi sembra di essere tornata al college appena ieri. Sono successe un sacco di cose e quest'anno non accenna a smettere con le sorprese.Shane ha entrambe le mani fisse sul volante e lo sguardo fisso sulla strada.
L'espressione tesa che ha in volto da quando ha ricevuto la telefonata mi spaventa. Ho cercato di estrapolare ulteriori informazioni ma è stato come un buco nell'acqua, non si è lasciato sfuggire nulla.Il suo cellulare squilla e prima che possa portarselo all'orecchio leggo sullo schermo il nome di Cameron.
Perché richiama?Si porta il cellulare all'orecchio e parlotta senza però darmi la possibilità di capire gran che.
Frena improvvisamente mentre sbuffa sonoramente. Con una rapida mossa fa un'inversione a U e riprende velocità mentre torniamo sulla strada di partenza.
《Dove stiamo andando ora?》chiedo preoccupata mentre rimette il cellulare di fronte al cambio e preme sull'acceleratore.
《Cambio di destinazione》risponde secco. Poso la testa sul sedile e chiudo gli occhi prima di impazzire.
Ho bisogno di sapere che Samuel sta bene e che non è nei guai.
Inspira ed espira.《Abbiamo tutto sotto controllo》apro un occhio guardandolo mentre continua a guidare verso non so dove.
《Ah si? Come quando è morto Matthew?》passo le dita sulla cintura ruvida e ripenso al suo volto candido e sereno. È così che voglio ricordarlo.
Sospira mettendo la freccia che tintinna ad intermittenza.《Apri il portaoggetti》fa segno con il mento. Tiro la piccola levetta nera e apro lo scomparto.
《C'è un cellulare》dò una rapida occhiata e sotto una piccola pila di fogli vedo un cellulare grigio.
Cerco di sbloccarlo ma richiede l'impronta.
Shane toglie una mano dal volante per poi posarla sul tasto home e sbloccare il cellulare.《Chiama Samuel》
《Perché da questo cellulare? Non posso usare il mio?》entro sulla rubrica e cerco il nome di Samuel che però non trovo. Ci sono solo dei numeri. Esco dalla rubrica e compongo il numero da zero.
《È una linea protetta, i Birds of Pray non possono rintracciarla. Abbiamo avuto problemi in passato perché sono riusciti ad ascoltare le nostre conversazioni》
《Ma tu e Cameron vi chiamate da quello》indico il suo e gli compare un piccolo sorriso come se avessi appena detto la più grande cavolata del secolo.
《Basta che uno dei due usi la linea protetta e la chiamata è criptata》mi mordo il labbro inferiore e premo sul tasto verde.
Continuo a torturarmi il labbro con i denti e stringo fra le dita il cellulare freddo.
《Shane cosa succede?》sentire la sua voce seppur agitata è un sollievo. Almeno so che sta bene, o meglio, che è vivo.
《Sono Chloe》deglutisco aspettando che dica qualcosa. Dopo alcuni secondi di silenzio il suo tono cambia radicalmente.
《Oh cielo, piccola è successo qualcosa? Stai bene?》Mi scappa un sorriso quando con la sua voce profonda mi chiama "piccola" e credo di arrossire.
《Si, sono con Shane non preoccuparti per me. Voglio sapere se tu stai bene》
《Stai tranquilla, andrà tutto bene. Stasera vengo da te e passiamo un serata normale. Ora però puoi mettermi in vivavoce?》
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Another Step #Wattys2019
JugendliteraturChloe Gravity Roodney, Matthew Benjamin Roodney e Nicholas Cruz Roodney. Uno di loro è volato in cielo e gli altri due cercano di rifarsi una vita: tornare al college può essere la soluzione, ma la sua vita cambierà per sempre a causa di messagg...