Rebecca era ancora spalmata contro le spalle di Niall, quando si era allontanata per alzarsi in piedi.
Niall sollevò la testa dal cuscino e poi anche il bacino, per aggiustare meglio James contro il materasso.
«Amore, dove vai?»
Rebecca camminava nuda per la stanza e Niall... non poteva farcela.
«A fare pipì.» Non ci mise molto. E quando era tornata correndo, si era lanciata direttamente su Niall, facendo scontrare i loro corpi nudi.
Il ragazzo gemette di dolore.
«Ma a te non fa male la passera? Sei fin troppo pimpante e attiva, corri perfino.»
Rebecca sbuffò. «Usi sempre parole ignobili. Sei fine come uno scaricatore di porto.» e gli morse la guancia. «E no, ho capito che è più o meno lo stesso dolore che ho con il sellino della bici, quindi è questione di abitudine.»
«Uh, interessante.»
«Niall... tu invece sei troppo spento. Ti ho sfiancato così tanto? Devo darti una svegliata.» sembrava quasi che lui si stesse appisolando. «Mi hai promesso il sesso nell'idromassaggio!»
«Io non ho promesso niente.» borbottò lui.
«Quindi per stasera è finita qui?» Rebecca chiese con un broncio.
Niall si mise a ridere. «Stai scherzando? Fammi solo riprendere un attimo.»
Rebecca si mise a sedere a cavalcioni su Niall e iniziò a passargli le mani sulla schiena.
«Amore, se inizi a massaggiarmi, qui mi addormento davvero.»
Allora Rebecca allontanò le mani e scivolò sulle gambe di lui, per avere il culo di Niall perfettamente in mostra. Si leccò perfino le labbra.
«Ci vorrebbe della panna... non mi hai fatto manco mangiare il dolce.»
«Sono io il tuo dolce... Ah!»
La mano di Rebecca si era schiantata sul sedere di Niall, con una forza tale da lasciargli i segni rossi delle sue cinque dita.
Niall era stato colto di sorpresa e aveva perfino contratto i glutei, facendo impazzire la ragazza. Sibilò. «Cazzo, questo ha bruciato.»
«Voglio dartene un altro.» Almeno quella volta lo aveva avvisato. Mugolò quando la mano di Rebecca lo aveva schiaffeggiato sull'altro gluteo. «Parli sempre del mio di culo, ma il tuo lo hai visto? È un dono divino.»
«Nah, il tuo è un dono, il mio è solo frutto di tutti gli squat che faccio con Mark in tour.»
«Anche io faccio palestra... un po'.»
Niall sentì le mani della ragazza afferrare entrambi i suoi glutei, tastarli, spremerli e perfino allargarli per poi farli tornare al loro posto. «Rebecca, smettila di giocare con il mio culo.» Come se lo stesse a sentire, visto subito dopo i denti della ragazza affondarono proprio lì.
«È una fortuna che nessuno mi veda il culo a parte te, visto che avrò i lividi domani... ah, non così forte!»
Era fantastico mordere la pelle morbida.
Rebecca sbuffò e gli diede un altro schiaffetto, prima di alzarsi di nuovo.
«E adesso dove vai?»
«A prendere il tuo regalo.»
Niall si sollevò. «Uh, c'è anche un mio regalo? Ah, e comunque ho altre due cose da darti, guarda in quell'armadio... volevi il dolce?»
Rebecca lanciò la scatola incartata che aveva in mano, colpendo Niall in pieno. «Che delicatezza.»
«Sono cioccolatini?» dentro l'armadio Rebecca trovò una scatola molto più grande di quella che Niall stava già aprendo.
Rebecca si sbarazzò della carta e si rese conto che si trattava di una valigetta. Mugolò di piacere solo alla vista del contenuto. Era piena di cioccolato. «Ci stanno anche i Baci Perugina, ma so che li mangerò io mentre tu prenderai solo i bigliettini. È per questo che...»
«Sono tutti Kinder!» Rebecca aveva praticamente urlato. E Niall si era messo a ridere. Quello era il modo migliore per far felice la sua ragazza, bastava riempirla di cibo, cioccolato in particolare. E i Kinder li amava alla follia, tutti i tipi. Rebecca si chiese quanto avesse speso Niall per tutto quel cioccolato. C'erano almeno otto di ogni tipo di Kinder là dentro.
«Basta che non li mangi tutti insieme, amore. Ci manca solo che ti senti male per colpa mia.» Niall era riuscito finalmente a scartare il suo regalo e si era ritrovato in mano un album di foto.
«Ti piace?»
Rebecca aveva poggiato le mani sul letto e si era sporta in avanti, verso di lui che stava seduto sul letto a gambe incrociate. Forse entrambi si sarebbero dovuti vestire... gli occhi di Niall si bloccarono sul corpo della ragazza. Quelle forme così piccole dei suoi seni lo facevano andare fuori di testa. Davvero, c'erano un paio di amici maschi di Niall che ne avevano più di lei, ma il cantante le trovava affascinanti. Voleva toccargliele. E dire che Niall aveva sempre apprezzato tette prosperose, come tutti i ragazzi insomma... ma in questo caso si trattava di Rebecca, per l'amor di dio! Lo faceva impazzire completamente. E quell'accenno di tartaruga che le si vedeva perfettamente? Diavolo.
«Certo che mi piace.»
Rebecca sbuffò, cercando di nascondere il sorriso divertito. «Stai parlando di me e non del mio regalo.»
«Cosa te lo fa pensare? Tutta questa sicurezza e spavalderia da dove arrivano? Amore, lo so che hai un corpo da paura, ma non ti devi vantare...»
Rebecca lo interruppe, dandogli un pizzicotto sulla gamba. «Non lo hai neanche aperto.»
Niall ghignò divertito. «Giusto... hai ragione.» Niall aprì l'album solo per sorridere dolcemente. All'interno c'erano un sacco di polaroid di loro due insieme. Niall non sapeva nemmeno che avessero tutte quelle foto di loro due, ma evidentemente durante le vacanze si erano dati da fare. Accanto alle foto, c'erano delle scritte. Quando il cantante si rese conto che erano tutti i loro messaggi più belli e che li aveva tutti ricopiati a mano la ragazza, si era un tantino commosso. Si era morso il labbro e gli occhi gli si erano inumiditi.
«Ni? Che fai, piangi?»
«No. Ho qualcosa nell'occhio.»
Rebecca si mise a ridere e si sporse per baciargli la fronte. «Allora ti piace.» concluse.
Niall le passò le braccia intorno e la fece ricadere sul letto per poi attirarla a sé. «Grazie, dolcezza.»
«Voglio un Kinder Bueno.»
Ecco come rovinare un momento di coccole e tenerezza.
«Sono due e possiamo dividerlo.» propose Niall.
«Neanche con te dividerei mai il mio cioccolato.»
«Ti amo anche io, piccola. E visto quello che hai appena detto non ti do l'altro regalo.»
Rebecca squittì. «Ce n'è un altro?»
«Non te lo meriteresti, ma sì. Stava accanto alla valigetta, ma scommetto che non l'hai neanche visto.»
Rebecca sgattaiolò via e tornò con un altro sacchetto. «È morbido. Sono sicura che sia un cuscino.»
Niall, intanto - e finalmente - si alzò dal letto e recuperò il costume a mutanda tutto bianco dal pavimento, per indossarlo.
«Ti stai vestendo? Effettivamente nudi siamo poco credibili.»
«Mi sto solo coprendo le palle, che mi si stavano ghiacciando. Anche se dovresti vestirti pure tu... potrei saltarti addosso se continui a restare completamente nuda. Aspetta, ti prendo il costume, così poi andiamo nell'idromassaggio.» le sue sopracciglia si agitarono, facendola ridere.
Risata che gli morì in gola. «Ma su questo cuscino c'è solo la tua faccia!»
«Così quando non ci sono e non riesci a dormire ci appoggi la testa sopra e sarà come se fossi lì.»
Non era una cattiva idea e Rebecca adorava la foto di sé che Niall aveva scelto, visto che l'aveva avuta come sfondo per tutte le vacanze di Natale, ma voleva solo andare contro al ragazzo per il gusto di farlo.
«Ma potevi scegliare una foto insieme! Così sembro una fan dodicenne.»
«E io sarei un pervertito pedofilo che godrebbe al solo pensiero che dormi su un cuscino con la mia faccia. E poi sono sicuro che se avessi scelto una foto di noi due ti saresti lamentata lo stesso.»
Niall inividiò improvvisamente la sua faccia stampata sul cuscino, perché Rebecca se la era appena stretta al petto.
«Non sei per niente romantico.»
«E la valigetta piena di cioccolato?»
«Vuoi solo farmi prendere chili, perché sai che anche se mi strafogo non ingrasso e tu sei invidioso.»
Niall si mise a ridere. «Ma se ho il metabolismo come il tuo... cosa dovrei invidiarti? Tieni, vestiti.» e le lanciò una busta, che evidentemente conteneva il suo costume.
Rebecca rimase a bocca aperta. Perché si era ritrovata tra le mani un costume che non le avrebbe coperto praticamente nulla, visto che era un perizoma. Per quanto riguardava la parte superiore, era praticamente tutta trasparente e se fosse rimasta in topless avrebbe fatto prima. Niall guardava l'espressione della sua ragazza cercando di non ridere.
«Ma è rosa!»
Ebbene, Niall non era riuscito a non ridere, perché Rebecca stava veramente commentando il colore e non tutto il resto.
«Non ti ho mai vista con qualcosa di rosa e quel costume stuzzicava la mia fantasia. Mettilo.»
Rebecca sollevò gli occhi al cielo, prima di impegnarsi ad indossare quella... cosa. Diavolo, era nuda. E il filo in mezzo al sedere le dava fastidio. Ma Niall aveva appena emesso un gemito, seguito da un fischio di apprezzamento.
«E tu eri quello che diceva che non si fischia alle donne.»
«Tu non sei le donne. Tu sei la mia donna. E guarda che è successo dentro al mio costume solo guardando quanto ti stia da dio.» e indicò il suo rigonfiamento.
«Sei un porco.»
«Tu sei meglio di un porno.»
«Sei disgustoso.»
«Ssh, che qui la ninfomane sei tu.»
E Rebecca gli lanciò il cuscino con la sua faccia. Niall squittì e riuscì a schivarlo per miracolo, abbassandosi appena in tempo. Gli aveva preso i capelli, che si erano sollevati in modo ridicolo.
«Spero che tu non l'abbia comprato in un negozio.»
«Invece sì e la commessa a cui ho chiesto di provarlo al tuo posto mi ha proposto anche una scopata nel camerino.»
E Rebecca gli corse incontro per saltargli addosso. «Ti ammazzo!» Niall l'aveva afferrata senza perdere l'equilibrio per miracolo.
«Adoro quando fai la gelosa.» le disse ad un soffio dalle sue labbra. «Alla commessa ho detto che non era uno squallido modo per rimorchiarla... ma che mi aspettava a casa l'amore della mia vita. Se lei fosse stata solo un briciolo sexy, tu lo saresti stata alle stelle.»
Rebecca gli diede uno schiaffo dietro la testa, il che portò Niall a darle involontariamente una testata.
«Questo è il Karma.»
Rebecca sbuffò. «L'hai comprato su internet.»
«In un sexy shop. Quello di fiducia.»
«Online.»
Niall si mise a ridere e continuando a tenerla in braccio decise di uscire finalmente dalla camera. Rebecca sperava che non incontrassero nessuno, ma Niall aveva dato indicazioni precise. Dovevano far sembrare quasi che fossero da soli sopra quello yacht. Niall intanto le continuava a tastare il sedere, mentre lei aveva le gambe intrecciate alla sua vita.
Quando arrivarono quasi all'esterno, Rebecca guardò Niall con il panico negli occhi.
«Ma moriremo di freddo!»
«La Jacuzzi è all'esterno, amore. Ma l'acqua è bollente. Trattieni un attimo il respiro, stringiti a me e ti butto in acqua.»
«Avremo la febbre entrambi dopo questa bravata.»
«Ssh.» Rebecca aveva emesso un urletto quando erano usciti all'esterno. L'aria di febbraio era ancora comunque fredda, ma quando si infilarono nell'acqua, il tutto divenne davvero piacevole. Era calda al punto giusto e le bolle contro la pelle li facevano rilassare. Potevano sollevare la testa per guardare le stelle sopra di loro.
Niall si era seduto sul sedile incorporato e l'aveva guardata, mentre lei gemeva tranquillamente. Si era alzato solo per raggiungerla minuti dopo, visto che lei non ne voleva sapere.
«Oddio, entra di nuovo in acqua.» il corpo di Niall era bagnato e il costume bianco dannatamente trasparente. Rebecca non riusciva a smettere di fissare il suo pacco.
E il cantante ne era consapevole. «Stai diventando Niall dipendente.»
«Lo sono sempre stata.»
«Anzi, pisello di Niall dipendente.» e poi le si avventò praticamente addosso. Rebecca aveva riso e si era avvinghiata a lui. Stare abbracciati dentro l'acqua era fin troppo piacevole e le bolle stimolavano maggiormente i loro punti erogeni. Era ovvio che sarebbero finiti a scopare anche lì dentro.
«Secondo round.» sussurrò Niall sulle sue labbra.
«Non posso credere che lo hai detto davvero.»
«E ce ne sarà anche un terzo e un quarto... un quinto, magari. Sarà una notte indimenticabile, te lo prometto.»
«Sei una tigre.» lo derise.
«Posso stupirti. E ho bisogno di farti avere orgasmi multipli. Comincerò strappandoti questo costume di dosso.» e poi si avventò sulle labbra della ragazza, avviluppando le loro lingue.
Le loro mani vagavano sui loro corpi bagnati, tiravano i capelli, cercavano di spogliarsi. Le loro bocche si cercavano di continuo, ma lasciavano di tanto in tanto dei marchi rossi sulla pelle che lei avrebbe cercato di nascondere i giorni seguenti a scuola.
Erano troppo coinvolti l'uno dall'altro, troppo presi, troppo concentrati su quello che stavano facendo. Quella volta fu forse la migliore fino ad allora. Sentivano tutto amplificato e l'acqua che faceva da perfetto lubrificante, ma allo stesso tempo vibratore, li stava mandando completamente in tilt. Il costume bianco di Niall era sparito in mezzo all'acqua e così anche il perizoma di Rebecca, mentre il pezzo di sopra del costume di lei era stato semplicemente sollevato, perché Niall aveva bisogno di toccare.
Il ragazzo era entrato fin troppo velocemente in lei, che aveva dovuto trattenere un urlo. E per farlo lo aveva morso con forza sulla spalla, facendolo mugolare a sua volta.
Il respiro di Rebecca era pesante e Niall la baciò lungo il collo. Poiché era seduta a cavalcioni su di lui, Niall aspettò che fosse lei a decidere.
«Amore?»
Non era bastato altro, Rebecca aveva iniziato a muoversi con il bacino, su e giù sulla sua erezione.
Gli aveva messo le mani sul viso e lo aveva baciato, mentre lui si aggrappava al suo sedere con entrambe le mani.
Quando lei velocizzò sempre di più, Niall si sentì quasi impazzire. «Rebs... Rebs, mio dio. Ti amo. Ti amo da morire.»
E Niall capì che bastavano quelle parole a farla venire all'istante. Lui era già al limite e con solo un'altra sua spinta era venuto dentro di lei.
Era stata Rebecca a sfilarlo da sé, mentre Niall aveva gli occhi chiusi e le mani ancora avvinghiate alla sua pelle.
«Ti amo anche io, Niall.» gli aveva sussurrato, baciandolo appena sotto l'orecchio e facendolo rabbrividire.
Forse era un tantino esagerato, ma Niall si sentiva già pronto a ripartire. Dopotutto, le aveva promesso che sarebbe stata una notte di fuoco. E il cantante irlandese manteneva sempre le sue promesse.
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Ride Together ●niallhoran●
FanfictionSport. Sport. Sport. La sua bici. Niall Horan. Sport. Era difficile che nella vita di Rebecca ci fosse spazio per altro. Non che l'ultimo particolare, Niall, ci fosse davvero. Lui c'era, ma non c'era. Era solo un idolo, un sogno della ragazzina che...