«Stai piangendo?»
Rebecca si morse il labbro e cercò di trattenere le lacrime. «No. O mi si sbava il trucco e divento un panda.»
Niall si mise a ridere e si avvicinò alla ragazza. Si sedette accanto a lei, afferrandole le mani ghiacciate.
«Ripetilo di nuovo, ti prego.» gli sussurrò.
Niall sorrise dolcemente. «So di star andando veloce come un treno con te, piccola. Ma non posso farci nulla. Perché ti amo. Sì, io ti amo.» le prese il viso tre le mani e lei si aggrappò ai suoi polsi. «Ma ti amo ti amo, Rebs. Ti amo per davvero.»
Vedere Niall con gli occhi lucidi aveva fatto cadere immancabilmente le lacrime di Rebecca. Quella volta era fin troppo chiaro quale fosse l'unica accezione di quelle parole. «Ti amo anche io, Niall.»
Quella frase era la più bella che si fosse mai sentito rivolgere da lei. Suonava perfetta. Il ragazzo sorrise, prima di chiudere la distanza e baciare quelle labbra morbide. Fu un bacio pieno di passione ma anche di dolcezza, per sottolineare l'intensità di quel momento e delle parole appena pronunciate. Rebecca aveva infilato le dita tra i capelli di Niall, mentre lui giocava con la sua lingua. Si erano allontanati solo quando entrambi non riuscivano più a respirare.
«Stai tremando.» disse Niall a quel punto, abbracciandola stretta.
«Ho un po' di freddo.»
«Prendi anche la mia giacca.»
«No, o ti ammalerai.»
«Io muoio di caldo. Prendila.»
«Solo perché hai bevuto. E ti sei agitato.»
«E ti ho baciata in questo modo, aggiungerei.» Niall fece un mezzo sorriso divertito.
Il ragazzo si allontanò un attimo da Rebecca, solo per togliersi la giacca e restare in camicia. Gliela poggiò sulle spalle e la ragazza infilò le braccia nelle maniche cercando di non far disperdere il calore all'interno. Poi si sedette direttamente su Niall. Almeno, se avesse sentito freddo, avrebbe avuto il suo corpo spalmato addosso.
«Grazie, Ni.»
«Quando vuoi, vita mia.» Niall le baciò la tempia.
«Sei troppo fantastico per essere vero. Non pensavo esistessero ragazzi come te.»
Niall si mise a ridere. «Beh, non sarò l'unico.»
Rebecca si strinse ancora di più a Niall e affondò il viso nel suo collo, per poi gemere di dolore. «Che cos'hai nella tasca della giacca? Mi ha perforato il fianco.»
«Oh, è il tuo regalo di Natale.»
Rebecca sollevò la testa di scatto e lo guardò con gli occhi spalancati. «E me lo dici con tutta questa tranquillità? Posso aprirlo?»
«Vedo che sei su di giri.» Niall era divertito della reazione da bimba che aveva avuto Rebecca.
«Ti prego, è da settimane che penso a cosa mi avresti potuto prendere per Natale.» e nel mentre infilò la mano nella tasca. Non aspettò neanche che Niall rispondesse e tirò fuori la scatola quadrata.
«Ma certo, amore. Fai pure come vuoi. Buon Natale.» disse ironico.
Rebecca si morse il labbro, per poi scartare il pacchetto. Niall la fissava completamente innamorato. E non si perse l'espressione del suo viso quando aprì la scatola, trovandoci dentro i due bracciali luccicanti. Niall credeva che Rebecca stesse trattenendo il respiro mentre li prendeva in mano. «Quello con la chiave è il tuo, l'altro è mio.»
Erano due bracciali d'oro bianco, più fili intrecciati tra loro a formare il gioiello più bello che Rebecca avesse mai visto. Quello della ragazza aveva due ciondoli: una N e una chiave. E ovviamente completava quello di Niall, che era più spesso dell'altro, aveva soltanto una R come ciondolo e la chiusura diversa, come una sorta di piccolo catenaccio. Scommetteva che si aprisse con la sua chiave.
«Bracciale di coppia. Il mio non si apre senza il tuo che ha la chiave.» spiegò infatti Niall.
«Ma così devi tenerlo sempre. Anche quando non ci sto.»
Niall sorrise. «Sono il tuo prigioniero. Appartengo a te. Ti piacciono?»
«Sono bellissimi. Adoro i ciondoli a lettere. Grazie Niall. Grazie! Li amo.» e gli baciò la guancia più volte.
Poi Rebecca glielo fece indossare e Niall lo fece con lei, che gioì soddisfatta.
«Anche io ho il tuo regalo di Natale nella giacca. Vuoi aprirlo adesso?» chiese poi lei, ballando su e giù sulle sue gambe, esattamente come una bimba.
«Ti avevo detto che non dovevi... ma va bene, fammelo aprire.»
Rebecca tirò fuori dalla sua tasca il pacchettino in questione. «Secondo me abbiamo ragionato allo stesso modo.» ironizzò Niall, mentre apriva il regalo che lei gli aveva dato.
Quando lui si ritrovò la collana tra le mani, un sorriso gli sorse spontaneo sul viso.
«So che non le metti mai le collane, ma...»
«La adoro. È bellissima. Me la metti?» Niall l'aveva interrotta direttamente.
«Ho subito pensato a noi.» la collanina aveva due ciondoli: uno era una ruota di bicicletta e l'altro una mazza da golf. Rebecca la affibbiò al collo di Niall, mentre lui la guardava.
«Grazie, piccola.» disse, prima di rubarle un bacio sulle labbra. «Adesso il tuo secondo regalo. Anzi il nostro...»
Rebecca si accigliò. «Cosa?»
«Poi a Londra c'è pure il terzo, ma per quello dobbiamo andare lì.»
Gli occhi della ragazza si spalancarono. «Ma Niall!»
«Ssh, non ti lamentare. Ormai quello che ho fatto è fatto. Nell'altra tasca della giacca c'è una busta. Prendila.»
Rebecca eseguì e si trovò una busta verde tra le mani, per poi guardarlo con curiosità.
«Puoi aprirla. Vai.»
Rebecca era confusa. Cercò di non distruggere nulla, ma senza unghia le veniva fin troppo difficile e alla fine Niall l'aveva aiutata.
«Grazie.»
«Prego, babe.»
La ragazza aprì il foglio piegato in quattro, che fino a qualche secondo prima stava nella busta.
«Leggi.»
«Gentile signor Horan, la ringraziamo per l'acquisto della sua stella.» Rebecca si strozzò con la saliva e cercando di non morire guardò Niall sconvolta. «Stella?» ripeté in modo squillante.
Niall stava sorridendo come un idiota. «Leggi il nome della stella, ti prego.» disse con lo stesso entusiasmo di un bimbo, battendo con il dito sul foglio.
«Rebiall.» Rebecca si morse il labbro per non ridere. «Rebiall?» era più forte di lei, aveva gettato la testa indietro ed era scoppiata a ridere.
«L'unione dei nostri nomi!» esclamò Niall.
«Sei un idiota.» Rebecca non riusciva a smettere di ridere e affondò il viso nel collo di Niall. Doveva essere un regalo dolce e carino quello del ragazzo, ma lei non riusciva a prenderlo sul serio.
«Non ti piace? Io la trovo ancora un'idea geniale. E romantica.»
«Sei un genio del male.»
Niall adesso aveva un broncio adorabile sulle labbra. «Se ci avessi messo il nome Rebecca Horan saresti stata più contenta?»
Un brivido le attraversò la schiena solo a sentire quelle parole. La ragazza smise di ridere e spalancò gli occhi. «Con questa cosa del matrimonio la dovete finire.» borbottò.
«Perché? Non mi sposeresti? Ma se hai detto che sono unico e perfetto!»
Rebecca sbuffò e sorrise divertita. «Una cosa per volta, irlandese pazzo. E adoro che tu abbia comprato una stella e in nostro onore l'abbia chiamata Rebiall, davvero. Ma mi fa ridere.» tornò a farlo, poggiando la mani sulle sue guance. «Sei ghiacciato. E scommetto che stai morendo di freddo.»
«Sto bene. E tu devi smetterla di ridere.» e sporse le labbra in fuori per essere baciato.
Rebecca lo accontentò, poi tornò alla loro stella. Guardò il cielo, che quello sera era senza nuvole. «Allora... dov'è la nostra stella?»
«E io che ne so?»
Ecco, era davvero un idiota.
«C'è scritto seconda stella a destra e poi dritto fino al mattino.» disse convinto, indicando il foglio. Ovviamente c'erano solo delle coordinate.
Rebecca scoppiò a ridere. «Sei proprio un idiota, Peter.»
E Niall si mise finalmente a ridere con lei, senza potersi più trattenere. «Ti amo anche io, mia piccola Wendy.»Un ringraziamento speciale a NellaFossettaDiHazza per aver creato il nome della ship Rebiall 😂💕
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Ride Together ●niallhoran●
أدب الهواةSport. Sport. Sport. La sua bici. Niall Horan. Sport. Era difficile che nella vita di Rebecca ci fosse spazio per altro. Non che l'ultimo particolare, Niall, ci fosse davvero. Lui c'era, ma non c'era. Era solo un idolo, un sogno della ragazzina che...