«Che cazzo sta facendo quell'idiota di tuo cugino?» Danilo era veramente incazzato al telefono con Deo.
«Non sta facendo niente.»
«Deo, non provare a mentirmi. Niall può prendere per il culo Rebecca... e lo ammazzerò per questo, ma io non permetto che tu prenda per il culo me. In tutti i sensi se non mi dici che diavolo sta facendo quella testa di cazzo!»
Un sospiro dall'altro capo del telefono e una spiegazione rapida ed immediata, che forse era meglio non sapere. Cazzo.
Ma Rebecca piangeva. Rebecca continuava a piangere da un paio di giorni perché Niall la cercava pochissimo e non la trattava più come al solito.
«Rebby, smetti di piangere.»
«E se vuole lasciarmi?» il panico le aveva attraversato gli occhi.
«Quel ragazzo ti ama, col cavolo che vuole lasciarti.» sì, è una testa di cazzo colossale, ha messo incinta una tipa e non te l'ha detto, chissà perché si sta allontanando da te in questo modo, probabilmente per paura, ma ti ama. Ti ama davvero. Questo avrebbe dovuto dire Danilo, ma non aveva avuto proprio il coraggio. Si sentiva male, si sentiva malissimo adesso e avrebbe preferito che Deo non gli avesse detto nulla, ma lo aveva praticamente costretto e minacciato.
«Non mi ha scritto neanche il buongiorno sta mattina.» Rebecca si stropicciò il naso. «Gli ho chiesto come stava e mi ha risposto "bene". Non mi ha neanche chiesto come stavo io! Ormai non vuole neanche fare le cose sporche per videochiamata, lo capisci?» Rebecca era disperata.
Danilo sospirò e attirò la ragazza in un abbraccio.
«Rebby, Niall è solo incasinato per ora.»
«No, non è questo! Te l'ho detto del tatuaggio, è significativo! Lui sta pensando di lasciarmi! Ha capito che la distanza fa schifo, che non lo posso aiutare mai in nessun modo, che non faccio per lui, che sono brutta e che so solo piangere. E non ce la fa più, ha bisogno di una donna che gli stia sempre accanto.»
Danilo aveva serrato la mascella. «Sì, certo. Di una che gli dia un figlio.» aveva borbottato.
«Che cosa?» Rebecca lo guardò con gli occhi impauriti.
Il ragazzo sospirò. «Nulla. Non voglio che parli di te in questo modo. Lo sai che non è vero. Perché non gli scrivi e gli chiedi qual è il problema? Magari se insisti ti viene incontro.» Danilo sapeva che Niall non glielo avrebbe mai detto per telefono. Ma cazzo!
Amore, se c'è qualcosa che non va puoi dirmelo. Lo sai che ti ascolterei, che affronterei con te ogni problema.
Va tutto bene, Rebs. Non ti preoccupare.
«Vedi? Vedi come risponde?» con quell'urlo aveva perforato il timpano a Danilo.
Vuoi lasciarmi?
COSA? NO, NON CI PENSARE NEANCHE. Davvero, piccola. È okay.
Rebecca sospirò e lanciò via il telefono, per poi accoccolarsi a Danilo. Forse era meglio concentrarsi sul film che avevano messo su.
Si stava perfino per addormentare quando il suo telefono aveva iniziato a vibrare dal pavimento. Non era una chiamata. E se fossero stati messaggi da Niall? Erano insistenti. Magari era successo qualcosa.
«Lascialo perdere.» aveva detto Danilo, cercando di trattenerla a sé.
«E se fosse Niall?» e si era lanciata verso il telefono mentre il ragazzo sbuffava.
«Non è Niall.»
Ed effettivamente non era Niall. Rebecca ci rimase anche peggio dopo quel piccolo commento veritiero di Danilo.
Erano delle notifiche. Notifiche di Twitter direttamente da un updates di Niall. Non aveva neanche aperto le foto che aveva già letto dall'anteprima che si trattava del cantante a Londra. Non le aveva neanche detto che quel giorno sarebbe uscito, che cosa avrebbe fatto. Non le aveva detto nulla.
Quando si trovò una delle foto davanti agli occhi, le mani iniziarono a tremarle. La vista le si annebbiò subito a causa di stupide lacrime.
«Rebby, che stai facendo lì per terra? Torna qui.» la richiamò Danilo, ma poi si accorse delle spalle della ragazza che tremavano. «Cazzo, cosa è successo adesso?»
E il singhiozzo di Rebecca aveva dato il via alla sua disperazione. Il suo migliore amico fu veloce a raggiungerla e ad abbracciarla, facendola sedere sulle sue gambe.
«Che c'è, piccola?» le chiese dolcemente e Rebecca gli passò finalmente il telefono dove quella foto stava ancora aperta. «Cazzo.» si trattava di Niall, paparazzato con Loris all'angolo di una strada.
Certo, quel ragazzo poteva essere più stupido? Danilo si mise a scorrere velocemente le altre foto. Ce ne erano anche alcune dove i due erano seduti ad un tavolino di un bar. In ogni foto però la ragazza era vista di spalle o in modo che non si vedesse che era incinta.
Danilo aveva appena deciso che avrebbe ucciso Niall nel sonno, prima di avergli urlato contro che avrebbe dovuto far camminare un po' di più quel cervello che si ritrovava.
«Si sta vedendo di nuovo... di nuovo con quella modella.» Rebecca aveva male al petto per il modo in cui stava piangendo. «Io te l'ho detto... te l'avevo detto.»
«Sssh. Sssh Rebby, non è così, lui non lo sta facendo perché vuole. Non piangere.»
«E com'è allora? Che significa?»
Danilo sospirò pesantemente. «Ssh, si sistemerà tutto, te lo prometto.» anche a Danilo veniva da piangere. «Niall... lui... dio, lo ucciderò con le mie mani.»
Rebecca si allontanò dal ragazzo e si morse il labbro. Lo guardò negli occhi per un attimo. «Tu sai qualcosa.»
Danilo scosse la testa, ma la sua espressione era dannatamente colpevole.
Rebecca mise sempre più distanza tra sé e il suo migliore amico. «Che cosa... voi mi state nascondendo qualcosa. Che cosa sai? Danilo, dimmelo!»
Il ragazzo biondo sospirò e si passò una mano sugli occhi sotto alla montatura degli occhiali. «Dovrebbe essere Niall a dirtelo. Io non...»
«Danilo, porca puttana! Dimmelo! Niall non può nascondermi le cose, dopo che è da giorni che gli chiedo qual è il problema! Ti prego, almeno tu... dimmelo. Io non... non riesco più così.»
Danilo deglutì. «Rebby... io... va bene, te lo dico. Non ce la faccio più a vederti piangere, ma promettimi che non la prenderai male. Oddio... ma Niall cosa pensava di fare nascondendotelo? Loris è incinta. Ed è convinta che è di Niall.» lo aveva detto tutto d'un fiato.
A Rebecca fischiavano le orecchie. Perfino un senso di nausea l'aveva colpita. «No...» aveva sussurrato, prima di alzarsi in piedi e mettersi le scarpe.
«Rebby, dove vai?»
Ma la ragazza non aveva neanche risposto. Era semplicemente uscita dall'appartamento del suo amico. E poi aveva iniziato a correre. Non sapeva dove stasse andando. Aveva voglia di urlare, ma non poteva farlo lì in città. Aveva voglia di piangere, ma lo aveva fatto fin troppo.
Non stava bene. Non stava per niente bene. Perché si sentiva dannatamente tradita da chi si fidava di più al mondo.
Era arrivata a casa e si era chiusa nella casetta in giardino in cui teneva la bicicletta. Avrebbe voluto distruggerla, ma non poteva. Si era seduta per terra e aveva portato le ginocchia al petto, tremando fortemente.
Non sapeva neanche lei come fosse riuscita a scrivere quel messaggio e ad inviarlo. Non sapeva perché stesse prendendo quella decisione, ma in quel momento Rebecca era sicura di non dover fare altro. Niall l'aveva delusa come mai prima. Niall l'aveva fatta grossa quella volta e lei era come accecata dalla forte angoscia che stava provando.
Adesso so che cosa mi nascondevi. Io mi fidavo di te, Niall. Sarai un buon padre, ma lo sarai senza di me.
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Ride Together ●niallhoran●
FanfictionSport. Sport. Sport. La sua bici. Niall Horan. Sport. Era difficile che nella vita di Rebecca ci fosse spazio per altro. Non che l'ultimo particolare, Niall, ci fosse davvero. Lui c'era, ma non c'era. Era solo un idolo, un sogno della ragazzina che...