Rebecca sbuffò e si lasciò cadere sul letto in mezzo a tutti i vestiti che aveva tirato fuori dal suo armadio. Il giorno dopo ci sarebbe stata la fatidica festa tanto temuta, a cui doveva andare per forza, perché era doveroso accompagnare il suo amico dopo che aveva accettato di accompagnarla a New York solo per un concerto. Di un cantante che non ascoltava neanche. Il fatto che non l'avesse criticata per i suoi gusti musicali come facevano tutti, era davvero un particolare che apprezzava. Danilo era diverso e se fosse stato etero ci avrebbe fatto perfino un pensierino.
Rebecca vide un vestito ancora dentro l'armadio con le ante aperte. Lo aveva messo solo una volta in vita sua, per un evento serale dedicato al ciclismo. Lo prese e lo indossò solo per il gusto di farlo. Si guardò allo specchio e pensò che non le stava per niente male. Ma non lo avrebbe mai messo per una festa. Recuperò il suo telefono e aprì Instagram per usare la modalità boomerang. Si fece un piccolo video con quel vestito ancora addosso. Si copriva gli occhi e li scopriva con la mano, sorridendo nel mentre. E poi fece una delle sue follie. Prese il suo telefono e inviò il video a "NstupidoH" su WhatsApp senza pensarci due volte.
Come mi sta? Per la festa potrebbe andare?
Non è che lo stesse stuzzicando. Ma era già sicura di non mettere quel vestito, quindi...
Cazzo.
Come lo devo leggere?
Avrei alcune cose da dire...
Allora dille e sbrigati. Non tergiversare.
Perché mi hai mandato solo adesso un video del genere? Ne pretendo molti di più. E anche foto.
Perché prima non le meritavi :P
Cattiva. Seconda cosa... hai il sorriso più bello che abbia mai visto.
E il tuo non l'hai mai visto, scusa?
Narciso alla riscossa?
Se io fossi te, mi guarderei continuamente allo specchio.
Io vorrei guardare continuamente te.
Quando diceva quelle cose era meglio ignorarlo. E ignorare la voce di Danilo nella testa, che le diceva continuamente che Niall era cotto di lei. Ma com'era possibile? No. Era impossibile. Magari sarebbe sbucata presto una ragazza accanto a lui fisicamente e lei sarebbe sparita come era giusto che fosse.
La terza cosa? C'era anche una terza cosa?
Sì. Tu non metterai quel vestito per la festa. Te lo puoi scordare, è troppo corto.
HAHAHA ma sentilo!
No, Rebecca. Non sto scherzando. Ti prego, fallo per me.
Va bene. Tanto non lo avrei messo a prescindere. Allora troviamo qualcos'altro... aiutami!
Farò il tuo consulente di stile personale. Vai! Inviami altre foto eheh.
Rebecca indossò un paio di jeans stretti, una canottiera bianca e una camicia a quadri blu e rossa. Fece una foto davanti allo specchio e la inviò a Niall.
Sembri una contadina.
Anzi no, la contadina ha la salopette. Sembri una cowgirl. Ti mancano solo gli stivali a punta e il cappello e potresti cavalcare...
Cosa?
Quello che vuoi, amore.
La mia bici.
Pure me, se vuoi.
Rebecca si strozzò e non capì neanche come. Sentiva il suo viso ribollire e l'aria mancarle. Ma che diavolo! Niall non lo aveva scritto davvero... o sì? Sì, cazzo!
OH MIO DIO, TOGLIMI QUESTA IMMAGINE DALLA TESTA, MALEDETTO.
Quale immagine?
Col cazzo che glielo avrebbe detto! Quella domanda era mirata. Lui voleva che gli dicesse cosa stava pensando. Ma dopo la sua uscita, era più che ovvio...
Sei un bastardo. Fanculo. Ti odio. Fai schifo.
Neanche dieci secondi dopo Niall le aveva mandato un audio vocale e lei si era sentita morire quando lo aveva fatto partire, perché la risata del cantante aveva riempito l'aria.
Grazie, tesoro. Questo audio diventerà la mia sveglia.
Io diventerei isterico a svegliarmi con la mia risata.
No. Sta zitto. Io vivo per la tua risata.
Allora continuerò a farlo. E comunque tu non mi odi. Ma mi ami.
Rebecca continuava a fissare il cellulare senza sapere che fare. Aveva scritto una risposta, ma non riusciva a mandarla. Pensava di poter rovinare tutto. Ma alla fine, in inglese quelle tre parole avevano un doppio significato. E Niall probabilmente intendeva quello che per loro in italiano era voler bene. Ovviamente. Quindi lo fece, premette l'invio sullo schermo.
Beh, okay, se proprio... sì, ti amo.
Non riusciva a staccare gli occhi dallo schermo del telefono. Nel momento in cui aveva visualizzato, Niall aveva iniziato a scrivere.
Ti amo anche io.
Sentiva le lacrime scendere sulle guance e non riusciva a capire se fossero di gioia o di dolore. Non riusciva a capire quali emozioni la stessero attraversando.
Si asciugò le guance con la mano e tornò a spogliarsi. Afferrò dei jeans a vita alta strappati, che non sapeva neanche cosa ci facessero dentro al suo armadio (anzi sì, doveva ringraziare il regalo di Natale di sua cugina, che sperava da una vita che Rebecca iniziasse a vestirsi meglio. Parole sue...) e un maglioncino rosso scuro. Ci aggiunse delle Vans e si fece una foto, che inviò a Niall.
Così com'è?
Sei perfetta.
Esagerato.
Per nulla. È solo quello che penso.
Grazie, Niall.
Io ho grande stile, lo sai. Quando vuoi!
Sei sempre il solito modesto, eh!
Doti di natura.
Scemo.
Piccola.
Stupido.
Tesoro.
Deficiente.
Amore.
Smettila.
Di far cosa? Haha.
Ti voglio qui adesso.
Rebecca sospirò sedendosi per terra e poggiando le spalle contro il legno del letto. Odiava quando si faceva prendere in quel modo, all'improvviso per giunta, dall'angoscia. Okay, doveva aspettare meno di un mese per vederlo, però...
Vorrei essere lì con te.
Perché non vieni?
Sono troppo impegnato per ora, mi dispiace, babe.
Un altro sospiro.
Lo so...
Facetime?
Facetime. Ma prima fammi spogliare.
Vuoi fare Facetime nuda? Devo farlo anche io?
No! Fammi cambiare!
Hahah.
Si sbarazzò in fretta degli abiti scelti e si mise una tuta comoda. Indossava una vecchia felpa, leggera considerando che ancora a fine settembre non c'era così freddo dalla sue parti, la quale era appartenuta a suo padre e le stava enorme.
Quando Niall era apparso sullo schermo era la prima cosa che aveva notato. Inutile dire quali pensieri gli fossero passati per la testa. Lui, dopotutto, aveva un armadio pieno di vestiti di cui non sapeva che farsene e che lo avrebbero fatto completamente impazzire addosso a lei.
«Ciao, Niall.» lo salutò con la mano, avvicinando un po' il viso allo schermo per ammirare meglio il cantante e sorridendo.
Anche le labbra di Niall si distesero in un sorriso dolce. Quelli erano davvero i momenti migliori per loro.
«Ciao, Rebs.»
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Ride Together ●niallhoran●
FanficSport. Sport. Sport. La sua bici. Niall Horan. Sport. Era difficile che nella vita di Rebecca ci fosse spazio per altro. Non che l'ultimo particolare, Niall, ci fosse davvero. Lui c'era, ma non c'era. Era solo un idolo, un sogno della ragazzina che...