Quando Niall aveva aperto gli occhi la mattina del primo dell'anno, aveva pensato immediatamente che quello fosse il risveglio migliore di sempre e che lo avrebbe voluto per il resto della sua vita. Non che avesse nulla di particolare, ma avere Rebecca ancora nuda distesa accanto era la migliore visione di sempre. La ragazza stava ancora sulla pancia, proprio come si era addormentata la sera prima, ma il suo viso era girato dalla parte opposta a quella di Niall. Il suo braccio era poggiato sullo stomaco del ragazzo e la mano ferma sul petto di Niall, vicino al suo cuore. La pelle di lui scottava per quello. Il cantante la trovò una cosa dolcissima. Era come se la ragazza avesse bisogno di sentirlo sotto le dita anche mentre dormiva.
Niall si sollevò un po' e la sentì sospirare quando la mano le ricadde sul cuscino. Il ragazzo non voleva svegliarla, ma quelle spalle e la schiena scoperta lo attiravano fin troppo. Il lenzuolo le copriva a malapena il sedere. Niall si sporse in avanti e poggiò le labbra sulla spalla di Rebecca. Quel dolce bacio aveva fatto venire subito la pelle d'oca alla ragazza. Niall sorrise e continuò il suo percorso verso il basso. Era arrivato fino alle fossette di venere quando Rebecca aveva emesso finalmente un lamento.
Spostò il lenzuolo e poggiò le labbra sul sedere della ragazza.
«No.» si lamentò Rebecca con la voce ancora decisamente impastata dal sonno, ma ormai Niall aveva affondato i denti. «Niall no, mi fa male.» Rebecca aveva cercato di allontanarlo.
«Ti fa male il culo, amore?» chiese divertito.
«Mi fa male tutto.» e ancora non aveva neanche aperto gli occhi. «Ed è colpa tua.»
Niall si mise a ridere e tornò verso il suo viso. Poggiò la sua schiena su quella di Rebecca e le baciò la guancia. «Buongiorno, amore mio. E buon anno.» disse ironico.
Rebecca cercò di rigirarsi e Niall si allontanò un po', solo per poi essere abbracciato dal collo e sentirla avvinghiarsi a lui con necessità. Con i loro corpi strettamente a contatto Rebecca aveva affondato il viso nel collo di Niall.
«Il tuo cetriolo è duro.» borbottò contro la sua pelle.
«Come ogni mattina.»
«Tienilo lontano dalla mia patata. Lì in basso è come se stessero facendo dei lavori in corso. E non solo, mi fa male tutto, Ni. Come se avessi fatto tre gare di fila tutte in salita.» si lagnò e Niall non riuscì a non ridere.
«Dovresti ringraziarmi. Ti ho fatto scoprire l'esistenza di muscoli che non avevi mai usato prima.»
«Allora grazie, amore.»
«Tanto lo so che ti è piaciuto.» disse malizioso.
E Rebecca finalmente fece incrociare i loro sguardi. Un guizzo di malizia la attraversò, così come quel sorriso. «Non vedo l'ora di rifarlo.»
E Niall scoppiò a ridere.
«Ma per ora ho solo un immenso bisogno di coccole.» disse di nuovo con tono lagnante.
«Sono qui per questo, amore. Oggi staremo in casa tutto il giorno a poltrire e a farci le coccole. Me lo dai un bacio?»
«Non ci siamo neanche lavati i denti.»
«Sai che mi frega.»
Rebecca sorrise, prima di chiudere la distanza tra le loro labbra. Niall approfondì il bacio e fece scorrere la mano sul suo corpo nudo.
Quando si staccarono, Rebecca emise un sospiro di piacere e spinse Niall con la mano per farlo distendere sulla schiena, così da poggiare la testa sul suo petto.
Niall le baciò i capelli e con il braccio che le aveva passato intorno la teneva stretta a sé. La mano era poggiata sul culo di lei e continuava a lasciargli delle carezze. Che avesse ora il completo accesso su quella parte, mandava Niall su di giri.
Rebecca iniziò a fare dei cerchi con le dita sul petto di Niall, divertendosi ad attorcigliare i suoi peli. Al ragazzo venne subito in mente uno strano pensiero: «Amore, ti danno fastidio i peli che ho sul petto?» aveva detto un po' impanicato.
«Ma che domande sono?» brontolò la ragazza.
«Non sto scherzando.»
Rebecca gli lanciò uno sguardo. «E quindi se ti dicessi che non mi piacciono o mi danno fastidio, li toglieresti?»
«Non con la ceretta, ma sì.»
«Con il rasoio? E poi pungi. No, grazie. Mi piacciono morbidi. E poi non potrei fare questo.»
«Ahia!» Niall si era lamentato per il fatto che lei gli avesse appena tirato i peli sadicamente e si era messa pure a ridere.
«O questo.» e lei gli aveva morso il petto, proprio intorno alla tetta del cantante.
Per Niall era stato istintivo darle uno schiaffo sul culo. Tralasciando il fastidio che aveva provato per la sua intimità dolorante, dalla bocca della ragazza era venuto fuori un gemito.
Rebecca aveva spalancato gli occhi di colpo e quando Niall si rese conto di ciò che aveva fatto e quanto avesse azzardato, subito si affrettò a dire: «Scusa, amore. Non volevo.»
Rebecca scosse la testa. «Io... credo che mi sia piaciuto.» sussurrò e Niall sentì un brivido attraversarlo e giungere fino al cervello in basso.
In quel momento, lo stomaco di Niall prese a brontolare ed entrambi vennero distratti.
«Hai fame, Ni?»
Il ragazzo ridacchiò. «Eh sì.»
«Andiamo a fare colazione?» propose lei.
Niall annuì. «Tu resta qui, io devo andare di sotto a controllare la situazione, va bene?» immaginava già che avrebbe trovato un delirio e cugini insieme a qualche amico che si era fermato lì.
La ragazza si imbronciò. «Fai presto.»
Niall annuì e le baciò le labbra, prima di prendere il pantalone di tuta grigia gettato sulla poltrona e coprirsi il pacco al vento, per poi scendere al piano di sotto.
«Oh, guardate chi c'è. L'esibizionista...» lo salutò ironicamente suo cugino Deo, che si stava occupando, insieme a Martin, di togliere tutta la spazzatura dal soggiorno.
«Buongiorno, tigre. Pensavamo che non ti saresti neanche alzato dopo la nottata impegnativa.» aveva aggiunto ironicamente Willie, che lo guardava dalla cucina legata al soggiorno.
Niall cercò di non sorridere. «Fottetevi.»
Martin si mise a ridere. «Sì, buon anno.»
Oltre a loro tre, c'erano altri due amici che erano rimasti lì a dormire, Nicky e Guido. Niall in realtà non sapeva neanche quando fosse arrivato la sera prima il golfista italiano.
Niall mirò dritto alla dispensa, ma tutti lo guardavano e lui si girò per affrontarli. «Che diavolo volete?»
«Che hai fatto ieri sera?» chiese Nicky con malizia.
«Quello che non fai tu da anni.»
«Sei un pezzo di merda.»
Niall si mise a ridere e così fecero gli altri.
Intanto Nicky borbottava: «Sono solo mesi.»
«Guardate che ha lì sul collo...» fece notare Willie, indicando il succhiotto.
«La ragazza ci va giù pesante, eh? È viola intenso. Ed è gigante.»
Niall sollevò gli occhi al cielo, ma aveva un sorriso soddisfatto sulle labbra.
«Dai, Niall. Non farci tirare tutto fuori con le pinze. Vogliamo i dettagli.»
«Com'è stato?»
Niall ignorò tutti e guardò Guido. «Sai che mi ha detto la tua compare italiana?»
«La tua ragazza?»
«Qualcosa con capodanno...»
«Chi scopa a capodanno, scopa tutto l'anno.»
Niall batté le mani esaltato. «Esatto.» ed entrambi erano scoppiati a ridere, mentre Niall ripeteva quella frase come un pappagallo.
«Andiamo, Niall. Vogliamo soddisfazioni. Quanto ti è piaciuto? L'hai lasciata cavalcarti?» Deo stava scuotendo le sopracciglia.
«No.»
«Allora l'hai cavalcata tu. L'hai sfinita così tanto che dorme ancora?» continuò il cugino.
«Deo, piantala. Rebecca era vergine.» disse Willie con un po' più di buonsenso. Niall lo fulminò comunque con lo sguardo. «Quanto è durato?»
«Quanto basta. Adesso la piantate?»
«Dì solo un particolare che ti è piaciuto.»
Niall ripensò alla sera prima e sorrise. «Il suo modo di aggrapparsi a me.» disse senza guardare nessuno, mentre i ragazzi facevano schiamazzo ingiustificato.
«Niall vuole lasciati i segni!»
Niall fu il primo a notare il movimento sulle scale che davano sul soggiorno e che si vedevano anche dalla cucina.
«Buongiorno, dolcezza.»
Il pugno era partito istintivo da Niall ed era finito sullo stomaco di Nicky, che si era piegato in avanti, pentendosi di ciò che aveva detto.
«Niall?»
«Amore, torna di sopra. Ti avevo detto di aspettarmi lì.» disse con tono di rimprovero. Rebecca aveva addosso la camicia blu che lui aveva indossato la sera prima e le gambe erano completamente scoperte. La cosa peggiore era la tranquillità con cui lei stava lì davanti a loro.
«Ma ci stavi mettendo un secolo!» si lagnò la ragazza. «E voglio fare la doccia.»
«Va a farla. Prendo da mangiare e vengo su. Cazzo, non la guardate o vi cavo gli occhi. Vuoi andare su?» Niall stava come impazzendo. E sentiva James nei pantaloni fare i capricci.
Rebecca sbuffò.
«Il corpo di questa ragazza è...» aveva detto Willie.
«Prova soltanto a continuare, Wil.»
Rebecca aveva sollevato gli occhi al cielo e si era girata per tornare di sopra.
«Rebecca! Abbassa quella camicia! Per l'amor di dio.» la ragazza aveva quasi il sedere scoperto e le si vedevano le mutande bianche che la sera prima avevano mandato Niall in estasi. In quel momento, il cantante stava solo dando di matto. Completamente.
«Niall?» la ragazza si era voltata appena, con quel sorriso malizioso sulle labbra.
«Cosa?»
«Io la doccia volevo farla con te.»
Niall aveva spalancato gli occhi e squittito, primo di abbandonare ciò che aveva in mano e raggiungere la ragazza.
«Vedete di sistemarmi tutta casa voi, pezzi di merda.» disse, prima di iniziare a correre dietro Rebecca, che stava ridendo di gusto.
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Ride Together ●niallhoran●
Fiksi PenggemarSport. Sport. Sport. La sua bici. Niall Horan. Sport. Era difficile che nella vita di Rebecca ci fosse spazio per altro. Non che l'ultimo particolare, Niall, ci fosse davvero. Lui c'era, ma non c'era. Era solo un idolo, un sogno della ragazzina che...