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«Dannazione.» la testa di Niall era caduta sulla spalla di Rebecca mentre sentiva le lacrime riempirgli gli occhi. La scatolina adesso era chiusa per terra, perché il ragazzo l'aveva lasciata andare come se scottasse.
La mano di Rebecca si era insinuata tra i capelli di Niall. «Mi dispiace.» gli aveva sussurrato.
E il singhiozzo che uscì dalla gola di Niall le distrusse il cuore. «No. Tu... tu non capisci quanto io ti ami, Rebecca.» e poi si era allontanato da lei, asciugandosi gli occhi con forza. Si era rimesso in piedi e aveva sentito la rabbia montargli dentro. Troppe emozioni stavano esplodendo al suo interno nello stesso istante. «Io sono venuto fin qui per parlare con te, perché mi sono estremamente rotto del fatto che tu mi tenga sempre lontano, abbia bisogno di pause e mi respinga. È come se tu voglia ferirmi sempre e soltanto. E d'accordo, sono stato un idiota a farti una proposta del cazzo, perché sapevo... io mi sentivo che avresti detto no. Ma era solo la migliore manifestazione d'amore che potessi farti! L'unica che avrebbe potuto farti capire, ma credo che a questo punto tu voglia lasciarmi. E che di noi ti freghi ben poco.»
Ecco, forse quella ultima frase non avrebbe dovuto dirla. Perché anche Rebecca era scattata immediatamente.
«Non mi importa di noi? Pensi davvero questo, Niall? Io ti amo. Ti ho sempre amato... anche da prima che ti conoscessi. Ti amo anche troppo.»
Se Niall aveva ancora un cuore, in quel momento era diventato completamente nero.
«Ma come faccio a fidarmi di te se tu sei il primo a non fidarti di me?»
«Io mi fido di te.»
«E allora perché mi hai tenuto nascosto che hai messo incinta quella modella?» beh, avevano anche iniziato con le urla.
«Perché sapevo come avresti reagito, dannazione! Avevo una paura fottuta di perderti, lo capisci?»
«No, aspetta. Come pensi che avrei reagito?»
«Ti avrei ferita, cazzo! E tu non lo avresti accettato!»
«Credi che sia così bambina da non accettare una cosa simile?»
«Non mi sembra che tu lo stia accettando, Rebecca!»
«Io non mi sono arrabbiata per il bambino!»
E Niall si era messo a ridere. Rebecca aveva spalancato gli occhi perché non riusciva bene a capire quella reazione.
«Bambino che non so neanche se sia mio con sicurezza!»
La ragazza ignorò quel particolare e sospirò pesantemente. Si massaggiò le tempie con le dita e chiuse un attimo gli occhi. Appena li riaprì, riprese a parlare: «Dimmi una cosa, Niall... se non hai il coraggio di dirmi una cosa importante come questa... quando capiterà qualcos'altro del genere, mi terrai di nuovo fuori? Allora che cosa ci stiamo a fare insieme io e te, Niall? Quando dovrei starti accanto, quando dovrei sorregerti per una volta sei tu che non mi vuoi.»
«Stai rigirando le cose a tuo piacimento, Rebecca.»
«Sei tu che non riesci a vedere il mio punto di vista, Niall!»
«Quindi adesso non ti capirei più. Io. Io che sono stato l'unico a riuscire a leggerti dentro. Ad averti fatta stare bene.» gli occhi blu erano di nuovo pieni di lacrime, ma colmi di rabbia. «Ammettilo.» le puntò il dito contro, parlando tra i denti. «Me lo devi. Ammetti che non riesci ad accettare l'idea che io possa avere un figlio da un'altra. E ti capirei... ma devi ammetterlo.»
Rebecca chiuse le mani a pugno perché le tremavano. Anche lei faticava a tenere a bada le lacrime. Si era morsa il labbro e aveva annuito in modo quasi impercettibile.
«Niall, tu... tu sei stato la mia prima volta in tutto: il mio primo ragazzo, il mio primo bacio, la prima volta che ho fatto l'amore, il mio primo ti amo.»
Niall si era avvicinato a lei ad ogni parola di Rebecca. «E tu sei la prima e l'ultima che io vorrei accanto per il resto della mia vita.»
Rebecca lo guardò con tristezza e scosse leggermente la testa, prima di accarezzargli la guancia con la mano e asciugare quella lacrima solitaria sulla sua guancia. «Per una volta... speravo di essere io la prima che ti avrebbe fatto diventare padre.»
«E lo sarai, devi credermi. Tu mi conosci, Rebs... guardami negli occhi. Pensi davvero che ti avrei nascosto una cosa così grande, se fosse stato davvero mio figlio? Io so che quel bambino non è mio.»
«Niall, non puoi saperlo davvero. Non puoi basarti sulle tue sensazioni.»
«Io aspetto te, come ho fatto fino ad ora. Voglio che sia tu a donarmi un bambino. Voglio te come madre dei miei figli.» aveva terminato senza tenere conto del commento di Rebecca.
«Niall.»
«No, Rebs, devi lasciarmi parlare. Ti ricordi la seconda volta che facemmo l'amore? Tu volevi farlo senza protezioni, ma io te l'ho vietato. L'ho fatto con te e non l'avrei vietato a lei? Rebs, non c'è stata una sola volta in cui l'ho fatto senza, con nessuno... eccetto te. Sei stata la prima anche in questo.»
Rebecca si allontanò da Niall. Gli diede le spalle e si ritrovò a fissare la serie di foto che aveva appeso alla parete. Erano tutte di lei e Niall... felici.
«Credo che qualcosa tra noi sia cambiato.»
Quello era il verdetto finale. Niall sentiva il labbro tremare.
«Vuoi lasciarmi.» non era domanda.
«Forse sarebbe la cosa migliore.» si era voltata di nuovo verso di lui e aveva quasi faticato a incontrare i suoi occhi.
Niall cercò di non tornare a piangere. «Rebecca... io... ho fatto questo viaggio solo per vederti e parlare. Ho sempre fatto di tutto per te e non me ne sono mai pentito per un singolo istante. Ma ora mi sto pentendo di essere qui. Ho perso delle interviste, ho maltrattato delle fan... stavo iniziando a buttare il mio lavoro per te. Ed evidentemente hai ragione, è sbagliato, visto che tu sembri non apprezzarlo neanche. Non stai prendendo in considerazione nemmeno l'idea di perdonarmi, cazzo. Anche dopo essermi esposto completamente... con un anello.» quella piccola pausa pesò tanto ad entrambi. «Forse non sei la ragazza giusta per me.»
Rebecca non riusciva a dire una parola. Non aveva neanche lacrime da versare in quel momento. Non dava nessuna colpa a Niall. Andava bene in quel modo.
Niall si avvicinò a lei e le afferrò il viso con entrambe la mani. Rebecca sentiva dannatamente freddo con quel contatto e con Niall non le era mai capitato prima.
«Sarai sempre la mia bambina, Rebs. Sempre. Prenditi cura di te stessa, d'accordo?» e le aveva lasciato un bacio delicato sulla fronte, prima di lasciarla andare. Andare davvero.
Quando Niall era uscito dalla sua stanza e aveva sentito la porta di casa chiudersi definitivamente, fu proprio in quel momento che Rebecca era scoppiata a piangere. Ecco che cosa aveva fatto. Aveva appena perso Niall.

Ride Together ●niallhoran●Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora