Amare significa essere debole e io non voglio esserlo. Il destino aveva scelto per me. Avevo 9 anni quando persi i miei genitori. Ancora oggi nei miei sogni loro ci sono. Ma sono anche nei miei incubi, nei quali rivivo la loro morte. Mi chiamo Andre...
Apro gli occhi come tutte le mattine. Mi sveglio con un forte mal di testa, mi volto e vedo dei capelli biondi. Guardo delle mani che mi accarezzano il petto.
Cerca di toccarmi di nuovo, blocco la sua mano. Odio chi mi tocca senza il mio consenso.
<Senti, se ci siamo divertiti sono contento, ero troppo ubriaco per ricordarmelo, ma ora devi andartene. Piacere di averti conosciuta. Sai che è stato solo sesso.>
Mi alzo per andare in bagno, in questo momento ho solo bisogno di una doccia e un buon caffè. Mi volto, la bionda è rimasta lì impalata. Forse non si aspettava questo mio comportamento dopo stanotte.
<Quando vai via, chiudi la porta per favore.> <Sei un bastardo!>
Dice, prima di sbattere la porta e andarsene, Lo so bionda anche troppo.
Ecco AndreaCoppola
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