Amare significa essere debole e io non voglio esserlo. Il destino aveva scelto per me. Avevo 9 anni quando persi i miei genitori. Ancora oggi nei miei sogni loro ci sono. Ma sono anche nei miei incubi, nei quali rivivo la loro morte. Mi chiamo Andre...
Sono trascorsi alcuni mesi dalla sera dello spettacolo. Mesi nei quali io e mia moglie non ci rivolgiamo quasi la parola. Dormiamo nello stesso letto ma nessuno dei due osa aprire bocca, lei perché non vuole più saperne di me, io per paura di un suo rifiuto. Ci sono alcune sere che aspetto che si addormenti per poterla abbracciare e sentirne il profumo.
In tutto questo tempo non ho mai smesso di sperare che le cose cambiassero. So che continua a vedersi con quel Marco, inutile dire che ogni volta che li vedo insieme muoio di gelosia ma Federico mi ha assicurato che sono solo amici e che Marco ha già una ragazza. Ma nonostante tutto non riesco a stare tranquillo. Tra non molto dovrebbe nascere il figlio o figlia di Federico, entrambi i genitori hanno deciso che solo alla nascita scopriranno il sesso del neonato.
Desidero tanto avere un figlio da Vera, ma forse è un sogno irrealizzabile visto come stanno andando le cose. Ho continuato il mio lavoro a Mondo marino, dopo lo spettacolo che ha avuto molto successo, abbiamo incrementato il numero dei visitatori. Alcuni giorni fa sono stato contattato da un ricco proprietario di un acquapark nella zona di Roma, desidera vederci di persona e ha espresso che all' incontro ci fosse anche Vera.
Sto ancora indagando su Darya e su mia zia: volevo affrontarle dopo quello che ho saputo ma Federico mi ha consigliato di restare calmo e di cercare delle prove concrete della loro colpevolezza. Mi ha anche detto che nel periodo in cui Vera era sparita, Cristian fece installare in ufficio delle telecamere, ma purtroppo ora sono scomparse. Quelle vipere hanno pensato a tutto. Ma prima o poi salterà fuori qualcosa!
Amanda è sparita da mesi, sembra che il destino non giochi a mio favore. Lo squillo del telefono mi distrae dai miei pensieri. <Pronto.> <Andrea Coppola?> Una voce di donna <Si, chi parla?> <Sono Amanda, ho bisogno di parlare con lei. Voglio incontrarla da solo.> <Va bene, dove?> Scrivo l'indirizzo su un foglio e lei attacca. È arrivato il momento: sento che questa volta andrà tutto bene, finalmente parleremo e mi dirà ciò che ha visto, la sua verità.
Guardo l'orologio più volte, sono troppo agitato, spero che Amanda si decida a dirmi tutto ciò che sa. Ma non andrò da solo, ho chiamato Federico che verrà con me, non conosco quella donna e potrebbe anche essere una trappola di mia zia. Arriviamo da Amanda, vive in un palazzo misero in un quartiere di periferia. Busso alla porta e lei mi apre ma quando vede Federico rimane sbalordita
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<Ti avevo detto di venire da solo.> <Lo so, ma puoi fidarti di lui stai tranquilla.> Ci fa accomodare <Sei pronto per sapere la verità? Ti avverto: sarà sconvolgente.> Mi dice <Sono pronto.> <Ma prima devi promettermi che non mi succederà nulla.> Annuisco e le dò la mia parola. <Mio marito lavorava per tuo padre a Mondo marino, quando ho conosciuto i tuoi genitori tu non eri ancora nato. Andava tutto bene fin quando tuo padre scoprì che sua sorella Olimpia, era invischiata in affari illegali, così, per salvarla, chiese aiuto al suo migliore amico Leonardo Martines. Una sera mio marito sorprese Olimpia parlare con uomo losco, informò di ciò tuo padre ma il giorno dopo trovarono il corpo di mio marito: era stato ucciso!.> Singhiozza
