Andrea
Un mese dopoSto fissando il soffitto della camera da letto. Non riesco a addormentarmi, sono tormentato dal ricordo di Vera. Ripercorro nella mente tutto quello che è successo, penso a lei al suo viso e alla sua dolcezza. Guardo l'orologio sono le 4:30 mi alzo vado in soggiorno, mi sdraio sul divano accendo la tv!
Non ho mai guardato la tv in vita mia. Ero troppo preso dal desiderio di vendicarmi. Che idiota!
Mi sveglio di soprassalto e la luce del sole riempie il soggiorno. Cavolo mi sono addormentato! Stavo sognando Vera che mi baciava, la sua lingua cercava la mia e i nostri corpi si amavano era un sogno. Per un attimo ho pensato che fosse vero, lei non c'è.
Ricordo i suoi occhi lucidi, ricoperti di dolore. Il dolore mi consuma dentro, vorrei non stare male ma non ci riesco. Vorrei non avere il disperato bisogno di vederla, di toccarla! Nella mia mente prende forma una scena terribile, solo al pensiero che un altro stronzo si gode il calore del suo corpo mi ribolle il sangue dalla rabbia.
Nessuno deve toccarla lei è mia.
Guardo l'ora sono le 10:00. Strano Demetra non mi ha svegliato, di solito rompe tutte le mattine per farsi accompagnare in giro per negozi. È passato un mese, un mese lontano dal mio paese, un mese lontano da lei.
Non ho avuto modo di visitare la città, non avevo voglia di uscire, tranne a quella maledetta sfilata, quella sera sono stato trascinato da Demetra. Sembrava una serata tranquilla nessuno faceva domande, poi sono arrivati fotografi e giornalisti è hanno cominciato a scattare foto. Il mio pensiero era rivolto a Vera! Cosa avrebbe pensato vedendo la foto?
Io non volevo più ferirla.
Mi avvicino alla tv per accenderla dato che il telecomando non so che fine abbia fatto. Noto una rivista poggiata dietro la tv, Strano! Come se fosse nascosta.
La prendo non ho avuto mai interesse guardarla, penso che sono cose da donne. Ma non so mi attira.
Inizio a sfogliare ci sono molte foto di modelle e artisti famosi. Tra tutte queste foto riconosco Cristian ma cosa ci fa lui qui? E in compagnia di una bellissima donna ma la foto è piccola per riconoscere il suo viso.
Poi leggo il nome "Vera Martines" il cuore mi batte forte, stringo i denti sento il sangue salire al cervello.Di colpo strappo la rivista facendola in mille pezzetti. Come ha osato farmi questo? Calma Andrea sono solo amici, tra loro due non c'è nulla. Cazzo lui aveva la mano poggiata sul fianco!
È quasi mezzanotte e ho paura di andare a dormire. Demetra ancora non è tornata, mi siedo sul divano prendo la testa tra le mani. Non ce la faccio più! Pensavo che stare lontano da lei sarei stato meglio, Mentre è peggio. Perché non so nulla di lei!
Maledizione! Tiro il cuscino a terra.
Non riesco più a controllare la mia rabbia devo tornare a casa! Devo riprendermi mia moglie prima che sia troppo tardi.
Sento la serratura aprire è notte fonda.
<Finalmente sei tornata?> Demetra guarda le mie valigie.
<Cosa significa?>
<Significa che torno a casa, è stato un errore partire con te.>
<È per lei vero? Lasci me per correre da lei? Dopo tutto quello che ti ha fatto?>
<Noi due non siamo niente, sono stato sempre sincero.> Demetra guarda sul pavimento quello che è rimasto della rivista.<Hai visto la foto? Per questo vuoi partire?> La fisso è stata lei a nasconderla. E chissà per quanto tempo!
<Si! L' ho nascosta io proprio per evitare questo, ma visto che sei tanto cieco e stupido ti dico cosa sta facendo la dolce ingenua Vera. Si diverte con Cristian e non solo, gioca a fare la salvatrice delle persone povere.>
<Cosa vuoi dire?>
<Che il tuo "Mondo marino" stava precipitando c'era bisogno di cibo e cure per gli animali e i tuoi collaboratori erano incapaci, e lei da brava salvatrice ha deciso di aiutarli, prendendo il tuo posto in fondo era quello che voleva.>Rimango impalato e colpa mia ho pensato solo a me stesso.
<Non dici nulla?>
<Vera sta rimediando il mio errore.>
<Ma dove è finito il tuo odio per lei?>
<Non lo so, forse si è trasformato in amore, tu non puoi capire tra me e Vera c'è un sentimento speciale che ci lega, e io con la mia vendetta l'ho distrutto.> Dico con amarezza<Ma come puoi amarla? Olimpia mi ha detto che è una ragazza insignificante, non ha stile.>
<Vera è la donna più elegante che io abbia conosciuto, ha una dolcezza incredibile. Zia Olimpia è troppo attaccata al passato, e ha trascinato anche me.> Dico con tristezza
<Sai perché mi sono innamorato di lei? Vera é una donna semplice buona generosa, non cerca di farsi notare ma con me è andata diversamente. A poco a poco è riuscita a conquistarmi e la cosa buffa che lei non lo sa, non puoi immaginare quanto mi manca.>
<Basta così!>
<Mi dispiace.> Dico con sincerità<Tra un' ora parte il mio treno, cerca di essere felice e dimenticami.>
<Andrea lei non ti perdonerà mai.>
<Lo so, ma io non mi arrendo addio Demetra.> Chiudo la porta alle mie spalle sto arrivando AMORE MIO!Apro la serratura della porta il viaggio in treno mi ha stancato. Entro in soggiorno trovo mia zia che mi aspetta.
<Proprio adesso ho sentito Demetra quella ragazza era disperata.> Dice salgo su in camera da letto non ho voglia di sentire le sue lamentele, ma purtroppo mi segue!
<Andrea almeno rispondi?>
<Cosa vuoi che ti dica? Inizio da quando ero un bambino? Mi hai cresciuto con il desidero di vendetta, mi hai fatto odiare Vera per anni ho creduto che suo padre fosse responsabile della mia disgrazia. Cos'altro vuoi da me? Con Demetra e finita ormai, amo Vera e farò di tutto per farmi perdonare. Voglio sapere tutta la verità sulla morte dei miei genitori e questa volta non farò soffrire persone sbagliate.>
<Ma Andrea?>
<Ma niente, non mi farò più abbindolare da te sei hai detto la verità allora non hai nulla da temere. Ma se mi hai mentito ti giuro che te la farò pagare.> Rimane in silenzio
<Adesso lasciami solo ho bisogno di riposare.> sbatte la porta è finalmente va via.Devo cercare la verità, ma prima devo riuscire a parlare con Vera!
Eccoci!
Andrea è tornato, vuole a tutti costi farsi perdonare da Vera e cercare la verità.
Ci riuscirà?
Chiedo scusa se ci sono errori buonanotte 😘
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L'amore e la vendetta
ChickLitAmare significa essere debole e io non voglio esserlo. Il destino aveva scelto per me. Avevo 9 anni quando persi i miei genitori. Ancora oggi nei miei sogni loro ci sono. Ma sono anche nei miei incubi, nei quali rivivo la loro morte. Mi chiamo Andre...