Amare significa essere debole e io non voglio esserlo. Il destino aveva scelto per me. Avevo 9 anni quando persi i miei genitori. Ancora oggi nei miei sogni loro ci sono. Ma sono anche nei miei incubi, nei quali rivivo la loro morte. Mi chiamo Andre...
Prima di partire sono passato da casa di Sofia, era giusto che sapesse che avevo ritrovato sua nipote. Appena saputo la notizia mi ha abbracciato in lacrime. E' una donna fantastica, Vera è davvero fortunata ad averla accanto. Le ho raccontato anche di Cristian e dei miei dubbi su di lui e anche lei come me, pensa che Cristian nasconda qualcosa. Mi ha raccomandato di restare calmo con Vera altrimenti otterei soltanto il suo odio. Le ho chiesto di non dire a nessuno dove sto andando, nemmeno ad Antonio!
Cristian non deve informare Vera. Ho chiamato Federico e gli ho chiesto di contattare un investigatore privato per far seguire Cristian: voglio sapere cosa fa, da dove viene, con chi passa le giornate, voglio sapere tutto di lui. Dopo due ore di macchina arrivo a Roma, una bellissima città.
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Imposto il navigatore per arrivare all'albergo dove si trova Vera; sono agitato mi tremano le mani, ho paura di vederla e anche paura che possa scappare di nuovo. Ma devo farle capire quanto è importante per me, dirle che non deve più fidarsi di Cristian. Arrivo a destinazione: l'albergo da vicino è molto più bello, grande e lussuoso rispetto alle foto che ho visionato.
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Spengo il motore e l'ansia inizia a salire. Busso alla porta e una signora, con il sorriso sulle labbra, mi apre. <Buongiorno.> <Buongiorno Signora. Sono Andrea de Angelis, ieri ho fatto prenotazione per unastanza.> Mi guarda confusa <De Angelis? Ah si mi scusi, ieri avràparlato con quel matto di mio marito Mauro.> Sorride e io ricambio <Non è disponibile?> <Certo che si, mi perdoni è che sono molto impegnata in cucina, la mia piccolina è uscita per fare spesa e sono da sola.> Entro, è davvero molto ospitale <Lei ha una figlia?> <Chi Vera? Purtroppo non è mia figlia ma una ragazza chevivecon noi.>
Sentire il suo nome mi riscalda il cuore una parte di me è felice di sapere che in questi mesi ha vissuto con persone che le vogliono bene <Capisco> <È qui perlavoro?> <Si.> Dico la prima cosa che mi viene in mente. Di colpo sento la porta aprirsi. <Angela non darefastidio al nostro cliente.> Entra un uomo che deve essere Mauro <Caro, stavamo facendo due chiacchiere, vero Andrea?> Mi chiede Angela <Si.> Rispondo
