16 Capitolo parte 2✔

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Andrea

Non so più cosa fare, ancora una volta mi sono fatto ingannare e manipolare da una donna! Incredibile, è una cosa pazzesca! Se solo riuscissi a ricordare cosa mi è successo. Maledizione! Da quella sera ho sempre mal di testa. Devo fare qualcosa, sono sicuro che dietro a tutto questo ci sia Cristian, quel bastardo di mio fratello. Ancora non ci posso credere che nel mio corpo scorra il suo stesso sangue.
Ma cosa cazzo pensava mio padre quando andava a letto con quella donna? E mia madre? Sapeva del suo tradimento?

Vera ormai non crede più in me, non crede alla mie parole. Ci mancavano solo quelle maledette foto!!! Sono sicuro che quella puttana mi abbia drogato. Sono nel mio ufficio, scaravento tutto il contenuto della scrivania a terra, la rabbia si impossessa di me. Non ho più il controllo di me stesso.

Mi siedo a terra: devo ricordare cazzo, devo ricordare

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Mi siedo a terra: devo ricordare cazzo, devo ricordare. Poi una boccetta attira la mia attenzione. La prendo e la apro, ha un odore nauseabondo. Cosa sarà?

Esco dal mio ufficio di corsa e vado dal mio medico che conosco da anni. In cinque minuti arrivo allo studio e la segretaria mi fa gentilmente entrare.
<Salve Dario, scusami se non ti ho avvisato prima ma è molto urgente.> Poggio la boccetta sul tavolo. Dario la annusa
<Se è come penso che sia, si tratta di una droga molto potente... Ma per esserne certo devo mandarla in laboratorio. Ti chiamo io appena avrò i risultati.>
<Va bene, ti ringrazio Dario ma mi raccomando: nessuno deve saperlo.> Annuisce. Lo sapevo! Quella stronza mi ha drogato. Ma questa me la pagherai molto cara Darya!

Prendo la macchina a vado a casa di Darya. Trovo la porta socchiusa, sento la voce di mia zia Olimpia. Cerco di non fare rumore e tendo le orecchie per meglio ascoltare

<Mi stai dicendo che ha creduto per davvero a quelle stupide foto? Ahahahah >
<Già! Che credulona vero? Sapessi Olimpia, che faccia ha fatto quando ha visto noi due sdraiati nudi nel letto> Luride vipere, aveva ragione Vera!
<E lui? Crede che avete scopato?> Un momento! Questa è la voce di...Cristian, mio fratello!
<Non ricorda nulla in realtà, ma io sono stata brava a farglielo credere.>

Maledetti! Vi distruggerò tutti!!! Non avrò pietà di nessuno.

Senza farmi scoprire, entro in macchina ma, preso dal nervoso, tiro un pugno sul volante. Sono un coglione! Come ho fatto a non capire. Vera mi ha avvertito mille volte di stare attento a quelle megere e io da perfetto imbecille, non ho capito il loro gioco. E adesso, come faccio?
Come posso rimediare al dolore che le ho procurato? Mi calmo, cerco di riprendere in mano le mie emozioni e decido di andare a casa di Vera, devo riuscire a parlare con lei, devo convincerla, mi deve ascoltare. Ma quando arrivo, con mio grande rammarico, scopro che è andata in ufficio, Sofia mi ha detto che oggi ha iniziato a lavorare a Mondo marino.

Forse non è tutto perduto: averla accanto ogni giorno mi aiuterà a farle capire che amo solo lei e che non l'ho tradita. A Sofia ho raccontato ciò che ho sentito a casa di Darya e lei mi ha creduto, anche questa volta mi ha dato fiducia. Ma mi ha avvertito che sarà l'ultima volta. Mi ha anche detto che cercherà di convincere Vera almeno per farmi restare a casa, anche perché sinceramente, non saprei dove altro andare. Potrei chiedere a Federico di ospitarmi ma non voglio recargli nessun disturbo. Non voglio invadere la sua privacy, nè quella di Jess. Saluto Sofia con il cuore sereno, almeno lei mi crede e per me questo è molto importante! Da quando non vivo più a casa di zia Olimpia, per me lei ora è come se fosse una seconda madre.

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