Vera
<Siamo arrivati principessa.> Cristian mi apre la portiera dell'auto
<Dove siamo?> Chiedo, ma Cristian non mi risponde o semplicemente evita di parlarmi. Nel frattempo entriamo in una grande villa lussuosa, non saprei... Credo di esserci già stata.
<Ti piace? So che sei abituata a tanto sfarzo, quindi fai come fossi a casa tua.> Sorride sornione.Ci addentriamo nell' ingresso di questa maestosa costruzione e io continuo ad avere la sensazione di conoscere questo posto. Cristian mi accompagna in una stanza della villa; io mi volto verso di lui, ho paura.
<Adesso cosa vuoi farmi? >
<Ora principessa te ne starai buona in questa camera, non darmi fastidio e soprattutto non devi fiatare.>
<E se non lo faccio?> Mi si avvicina in modo minaccioso
<Se non lo farai, ammazzerò il tuo grande amore.> Rabbrividisco
<Ma come puoi farlo! E' tuo fratello! >
< Si, un fratello che però io non ho scelto.> Va via sbattendo la porta.Alcune ore dopo
<Cristian devi fare quello che ti ho detto!> Apro gli occhi e trasalisco, una voce di donna mi ha svegliata, forse mi sarò addormentata giusto un po', senza rendermene conto
<Vanessa decido io cosa fare.> E' la voce di... Mia zia? Ma non può essere! Anche lei è d'accordo con Cristian???
<Ti ricordo che sono tua madre. > Grida
<Ahahah ma dai! Ora ti ricordi di esserlo? Io ho smesso di essere tuo figlio quando mi hai abbandonato.>All'improvviso entra in camera, io lo guardo basita, ciò che ho sentito è sconvolgente.
<Hai sentito tutto vero? > Annuisco e lui sospira, poi si siede accanto a me. Noto il suo sguardo vacuo, è combattuto
<Cristian perché non ti apri con me? Raccontami cosa c'è che tanto ti turba e che ti fa essere arrabbiato con il mondo, specialmente con tuo fratello che non ha commesso colpe nei tuoi riguardi. > Lui mi guarda
<Perché dovrei parlartene?>
<Un tempo eravamo amici, tu eri dolce e premuroso con me.> <Era prima che scoprissi che amavi mio fratello.> Risponde stizzito.Tento di avvicinarmi a lui e gli prendo la mano
<So che non sei cattivo, la persona che ho conosciuto non lo è. Ti prego, torna ad essere quel ragazzo al quale volevo bene e che tanto stimavo, sei ancora in tempo per salvarti.> Lui continua a guardarmi negli occhi, sembra scosso. Poi, porto la sua mano vicino al mio ventre, dolcemente.
<Qui, dove tu ora mi stai toccando c'è tuo nipote; te ne prego, fallo per lui.> Di colpo ritira la mano, come si fosse scottato
<E così verrà al mondo un altro Coppola bastardo!. > Urla e impreca
<No! È mio e di Andrea, nostro figlio, frutto del nostro amore.> Mi alzo dal letto
<Cristian voi due siete fratelli, dimentica la vendetta... Per favore.> Insisto con le lacrime agli occhi
<Ho detto di no! Me la pagherete tutti, mi hai sentito? Tuttiiiiii. > E' furiosoSento bussare alla porta e appare mia zia
<Cosa sei venuta a fare?>Le dico
<A vederti strisciare ai miei piedi, ho appena scoperto del tuo bastardo.> Stringo i denti dalla rabbia
<Che c'è, adesso non sei più così tanto coraggiosa da affrontarmi? >
<Tu non meriti niente, hai abbandonato tuo figlio, lo hai costretto a vivere una vita di odio e a meditare vendetta verso suo fratello. Ma che razza di donna sei? Una madre non si comporta così.> Ride malefica
< Io sono una vera donna, Cristian è soltanto uno stupido identico a suo padre e anche a suo fratello. Ma mi tocca tenerlo buono fin quando avrò ottenuto quel che anelo da tempo. >
Maledetta! Mi avvento su di lei e la mia mano giunge sulla sua faccia con uno schiaffo sonoro.<Lurida schifosa. > Ma prima che possa farmi del male entra Cristian
<Cosa succede qui?>
<Nulla piccolo mio, questione tra zia e nipote vero tesoro? > Cristian mi guarda titubante
<Cristian, falla uscire dalla mia stanza.> E va via sorridendo<Vanessa ma come hai potuto? Claudio è sposato.>
<Non mi interessa, evidentemente io lo faccio divertire più della moglie.>
<Aveva ragione la mamma, sei la nostra vergogna.> Sento la voce di papà
<E tu sei un fallito caro fratello, non arriverai mai da nessuna parte. >
<Vanessa, ti dò al massimo due giorni e poi lascerai questa villa.>
<Tu non puoi cacciarmi, ma come osi?. >
<Certo che posso, questa villa appartiene a me> Intravedo da lontano mia zia, poi mio padre si avvicina e prende la mia mano
<Leonardo questa me la paghi!!!.> Grida furente lei.
Noi intanto ci allontaniamo da un' immensa costruzione.<Nooooo.> Mi sveglio di soprassalto, sudata e tremante, era da tanto che non sognavo mio padre. Ma forse non è soltanto un sogno, forse mi stanno riaffiorando ricordi che avevo rimosso come difesa per l'enorme e opprimente dolore provato.
Adesso capisco perché mi era familiare la villa, perché è quella che apparteneva a mio padre. Di colpo entra Cristian e si avvicina
<Principessa, hai avuto un incubo?> Annuisco. Entra pure mia zia, forse richiamata dalle mie urla
<Cosa hai sognato?> M'incalza lui
<Chiedilo alla tua cara mamma. > Cristian si volta, non sa cosa pensare
<Cara zia, pian piano la verità verrà fuori, pagherai per tutti i soprusi e il doppiogioco che hai orchestrato ai danni di tante persone. Adesso andate fuori dalla mia stanza, ora!.> Grido e fortunatamente chiudono la porta lasciandomi da solaFaccio scivolare una mano sul mio ventre liscio ancora piatto
<Resisti piccolo mio, il tuo papà arriverà presto. Ci porterà in salvo, ne sono sicura. Lui mi ama infinitamente e quando saprà di te, ne sarà entusiasta.>
Subito dopo cado in un sonno profondo.Eccomi come promesso ho pubblicato il nuovo capitolo
Cristian cosa vuole realmente da Vera?
Riuscirà a dimenticare la Vendetta?
Andrea riuscirà a ritrovare la sua pantera?
Se siete cuoriosi continuate a seguire la storia
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L'amore e la vendetta
ChickLitAmare significa essere debole e io non voglio esserlo. Il destino aveva scelto per me. Avevo 9 anni quando persi i miei genitori. Ancora oggi nei miei sogni loro ci sono. Ma sono anche nei miei incubi, nei quali rivivo la loro morte. Mi chiamo Andre...