6 capitolo parte 2✔

4.2K 184 200
                                    

Vera

Con Andrea ho trascorso tutta la giornata in giro per Roma, abbiamo scherzato e riso tanto. Mi ha anche sussurrato promesse e parole dolci. Dopo tanto tempo finalmente ero felice.

Certo, avevo ancora paura, ma non di lui perché sapevo che mi amava, lo avevo letto nei suoi occhi quando mi ha detto che era innocente, che era estraneo a quel messaggio ricevuto; ma c'era ancora la questione di sua zia Olimpia, mia zia Vanessa e...

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Certo, avevo ancora paura, ma non di lui perché sapevo che mi amava, lo avevo letto nei suoi occhi quando mi ha detto che era innocente, che era estraneo a quel messaggio ricevuto; ma c'era ancora la questione di sua zia Olimpia, mia zia Vanessa e Demetra che dovevo risolvere, dovevo combattere contro di loro.

Ma nonostante tutto so cosa voglio: voglio lui! E' l'unico uomo che mi fa sentire bene, mi fa sentire amata e desiderata. Mi sento donna con lui, lo desidero e lo amo .

Dopo una giornata in giro siamo finalmente tornati in albergo. Inutile dire che appena ho varcato la porta Angela e Mauro sono corsi ad abbracciarmi e io gli ho chiesto scusa della mia improvvisa fuga.

Andrea è rimasto a osservare, sembrava volesse divorarmi: quando per un attimo mi sono voltata a guardarlo ho visto una strana luce nei suoi occhi, la stessa che vedo quando facciamo l'amore.

Solo il pensiero mi eccita.

E lui da grande stronzo se ne rende conto.

Dopo aver mangiato in abbondanza Andrea mi chiede di salire in camera, sono agitata e non ne capisco il motivo, in fondo siamo marito e moglie. Angela mi fa l'occhiolino e Mauro mi saluta con un sorriso. Saliamo su in camera, Andrea mi tiene per mano: forse ha paura che scappi di nuovo? Mi esce fuori un sorriso e lui lo nota.
<Cosa ti fa sorridere?> Mi chiede
<Nulla. Pensavo...> Ricambia il mio sorriso e intanto arriviamo alla nostra stanza, la stessa dove ci siamo tanto amati e l'agitazione sale. Entriamo, molto silenziosamente guardo il letto rifatto, la camera ha un profumo di pulito... Sono troppo nervosa sembra la nostra prima notte, so cosa si aspetta da me.

<Facciamo la doccia insieme?> Si avvicina prendendomi per i fianchi e io tremo come una foglia
<In... Sieme?> Sorride
<Si, insieme, cosa c'è di strano?> Sono imbarazzata
<Niente... Ma penso che staremo stretti. Vado prima io e poi vai tu.>
<Sicura?> Dice provocandomi
<S.. Si.. Sicura.> E corro in bagno. Entro ma sento caldo.

Sfilo il vestito e il reggiseno, purtroppo la mutandina ha fatto una brutta fine. Sorrido al pensiero.
Apro l'acqua ed entro nella cabina doccia. L'acqua calda scorre sul mio corpo, sono ancora eccitata per quello che è successo in treno, Andrea mi fa perdere completamente il controllo. Mentre sono immersa nei miei pensieri sento una presenza dietro di me, so che è lui, riconosco il suo profumo ma non oso voltarmi.

Lui tocca i miei fianchi lievemente e una scarica elettrica passa su tutto il mio corpo e tremo.
<Perché tremi?> Mi sussurra nell'orecchio, ma non riesco a parlare, il mio cuore batte forte, il respiro è affannato.
<Non so cosa tu mi abbia fatto ma ti voglio da impazzire, non mi basti mai.> Così fa scorrere la sua mano sul mio ventre piatto, poi scivola inesorabile verso il basso e mette le dita dentro la mia intimità e al suo tocco gemo. Sono bagnata e vogliosa di lui e di colpo mi volto.

L'amore e la vendetta  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora