28 capitolo

4.3K 190 78
                                    

Vera

Sento squillare il telefono infilo la testa sotto il cuscino. Chi diavolo rompe ora? Sbuffo faccio finta di non sentirlo ma è insistente. Tiro per aria le coperte e rispondo.
<Pronto.> Dico ringhiando
<Vera dove sei finita?> È Cristian
< Sono nel mio letto dove vuoi che sia? E ti avverto che se non è un motivo valido ti uccido.> Cristian ride
<Dormigliona oggi abbiamo molto lavoro da fare a "Mondo marino".> Sbuffo
<Arrivo.> Stacco

Stanotte non ho dormito mi giravo nel letto, ma i miei pensieri erano rivolto a Andrea. Non riuscivo a non pensare alle sue parole, al bacio che mi ha dato. Era un bacio disperato sembrava che volesse divorarmi, e dopotutto lo desideravo anch'io. Sentivo il bisogno del suo contatto, basta Vera non devi più pensare a lui dico per convincermi.

Mi preparo molto velocemente chiamo un taxi e vado in ufficio.

Oggi devo parlare con zia Sofia, sono molto preoccupata per lei. Dopo un ora chiusa in ufficio, finalmente ho finito. Cristian è andato a controllare la temperatura delle vasche dei delfini, devono essere costantemente filtrate per mantenerle pulite. Mentre io ho guardato alcune fatture di cibo per queste povere creature.

Ci sono molti spettacoli da organizzare, Cristian mi ha detto che abbiamo riscosso molto successo l'altro giorno.

All'improvviso qualcuno fa irruzione nel mio ufficio.

Alzo gli occhi e la persona che ho di fronte a me non è altro che mia zia Vanessa

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Alzo gli occhi e la persona che ho di fronte a me non è altro che mia zia Vanessa.
<Ciao nipotina vedo che ti sei sistemata molto bene.> Si guarda intorno per poi sedersi, entra senza fiato Anna la mia segretaria, anzi la segretaria di Andrea
<Mi scusi signora io volevo avvisarla.. ma.>
<Tranquilla Anna ci penso io.> Anna chiude la porta lasciandomi solo con mia zia.

<Allora non mi dici nulla?> Mi chiede sono anni che non la vedo, anni che non sentivo la sua voce. Nemmeno al funerale di papà è venuta.
<Cosa sei venuta a fare qui?>
<Ma come non saluti tua zia? Oppure quella sciocca di mia sorella non ti ha insegnato le buone maniere?>
<Primo non ti permettere di giudicare mia zia con i tuoi insulti da vipera. Secondo io non sono più tua nipote hai perso questo diritto molto tempo fa.> Dico ringhiando

<Si!! Ti sei sistemata bene... Hai fregato il giovane Coppola e brava la mia nipotina sei degna di tua madre.> stringo i denti,
<Come ti permetti? Chi sei tu per giudicare mia madre?> Sorride
<Tua madre era una pezzente, ha sedotto mio fratello per farsi sposare.> Dice con odio
<Non è vero sei una bugiarda, mia madre amava mio padre.>
<Ahahah povera illusa, questo è quello che ti ha raccontato tuo padre che idiota! Nipotina la verità è un altra.> Mi alzo di colpo
<Cosa vuoi da me? Non starò qui a subire i tuoi insulti contro mia madre, non sono più quella stupida ragazzina che non può difendersi.>
<Sono venuta a dirti che questo posto non ti spetta, sei solo un intrusa e prima o poi ti sbatterò fuori dalla nostra famiglia.> Si volta per andarsene

L'amore e la vendetta  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora