Andrea
“ Figlio mio, se stai leggendo questa lettera significa che io non ci sono più. In questo momento ti starai facendo tante domande e ti avviso che quello che sto per dirti, non sarà facile da accettare, ma tu Andrea lasciami spiegare, sono sicuro che alla fine, capirai le mie ragioni. Ho amato così tanto tua madre, anche più della mia stessa vita. Il giorno che ci siamo conosciuti era una meraviglia della natura. Poi sei arrivato tu, il frutto del nostro amore, il mio primo figlio, la mia gioia. Ma vedi ragazzo mio, a volte la vita ci mette davanti a delle scelte e a decisioni che non vorremmo mai prendere. Ad un certo punto nella mia vita, è piombata Vanessa Martines, una donna capricciosa, fredda e calcolatrice, ma incredibilmente affascinante. Dopo vari tentativi da parte sua di sedurmi, ho ceduto alle sue avance, ho tradito tua madre, la donna più importante della mia vita, e me ne vergogno. Ho cercato in tutti i modi di far capire a Vanessa che comunque amavo tua madre, ogni volta che ci incontravamo in modo clandestino, giuravo fosse l’ultima ma non era vero. In fondo mi piaceva. Ma un giorno decisi di chiudere con lei definitivamente, anche perché stavo tradendo il mio migliore amico Leonardo. Ma in tale occasione Vanessa mi confessò di essere incinta. Forse per mancanza di coraggio o per paura, abbandonai lei e mio figlio. Cristian. Tua madre non sa nulla, non voglio darle questo dispiacere. Volevo anche avvisarti che ho lasciato un testamento a nome tuo e di Cristian il quale, alla maggiore età, sarà formalmente un Coppola. Tua zia è al corrente di tutto. Figlio mio adorato, non odiare Cristian, lui non ha colpe; non lasciarlo nelle mani di Vanessa, lei è una donna perfida e cattiva. Cercalo e digli che gli ho voluto bene, nonostante io l’abbia abbandonato in modo vile. Andrea, stai molto attento a tua zia ma soprattutto… perdonami ”
Lacrime copiose bagnano il mio viso, qui, nel salotto davanti alla mia donna e davanti ai miei amici. Come ha potuto mio padre abbandonare un figlio al suo destino! Come ha potuto lasciarlo nelle mani di quella strega. Se solo avessi saputo prima la verità, se avessi letto prima questa lettera, forse oggi non proverei così tanto odio e rancore nei confronti di mio fratello. Ma anche Olimpia è colpevole, anche lei lo ha abbandonato. Così come mio padre
<Amore mio, so che è difficile da mandare giù ma Cristian è tuo fratello, non abbandonarlo anche tu.> Mi volto e la guardo
<Ha ragione Vera, Cristian non ha colpe.> Dice Federico.Mi fiondo tra le braccia della mia donna e poggio la mia fronte sulla sua. Aspiro il suo profumo e mi beo di lei che mi rasserena, coccolandomi il capo
<Sei una donna straordinaria Vera e io ti amo da impazzire. Cristian ha sbagliato, lo so ma… Hai ragione: non posso abbandonarlo anche io.>Leggendo la lettera di mio padre ho capito molte cose, ho saputo verità sconvolgenti e appreso i suoi errori. Ammetto di averlo odiato perché se davvero amava mia madre come ha ammesso, non avrebbe dovuto tradirla. Ma poi io… Chi sono per giudicarlo? Vera mi ha fatto capire che con la vendetta non si risolve nulla. Cristian è cresciuto senza amore, proprio come me ma almeno io, ho avuto il conforto di entrambi i miei genitori, finchè sono stati in vita. Il destino ha voluto separare due fratelli ma mi auguro di poter rimediare
Il giorno dopo
Finalmente la nostra casa è pronta, avrò mia moglie tutta per me. Stamattina, andando di corsa in ufficio, ho visto Sofia un pò triste, forse perché andremo a vivere lontano da lei. Sò che con Antonio va bene, continuano a frequentarsi e sembrano innamorati ma non capisco perché non decidano di sposarsi e vivere insieme. Oggi ho ricevuto la telefonata del sig. Mattei da Roma, mi ha parlato della proposta di organizzare uno spettacolo dicendomi che ne aveva già discusso con Vera. Forse lo avrà dimenticato, con tutte le cose che sono successe in questi ultimi giorni. Domani sera abbiamo deciso, con i nostri amici, di dare una festa nella nostra nuova a casa: inviteremo parenti, vecchi amici e nuovi ospiti. Ci sarà da divertirsi e metteremo in atto il nostro piano.
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L'amore e la vendetta
ChickLitAmare significa essere debole e io non voglio esserlo. Il destino aveva scelto per me. Avevo 9 anni quando persi i miei genitori. Ancora oggi nei miei sogni loro ci sono. Ma sono anche nei miei incubi, nei quali rivivo la loro morte. Mi chiamo Andre...