Da un'ora che aspetto Federico, seduta sul divano a casa dei miei amici. Dopo ciò che è accaduto ieri sera, Andrea non è più salito in camera da letto. Ha preferito dormire su uno scomodo divano solo per non darmi la soddisfazione di stendersi accanto a me. Ma infondo ha ragione! L'ho profondamente ferito ancora una volta e merito la sua indifferenza.
<Buongiorno Vera, Jessica mi ha detto che mi cercavi. > Sobbalzo nell’udire la sua voce e mi distrae dai miei pensieri cupi.
<Scusami, non volevo spaventarti.> Dice dispiaciuto
<Non preoccuparti, ero solo assorta. Ieri Andrea è tornato a casa come un pazzo.>
<E dici che ha torto? Vedi Vera, io sono stato sempre dalla tua parte e lo sai. Ti ho difesa quando lui si è vendicato su di te. Ho abbandonato il mio migliore amico, non l’ ho sostenuto in quell’ occasione perché sapevo che stava sbagliando. Ma una cosa devo dirtela: Andrea è sempre stato un ragazzo al quale piaceva vivere, bere e divertirsi. Poi ha conosciuto te, o per meglio dire, sei entrata nella sua vita con prepotenza, come un uragano e hai sconvolto i suoi equilibri. Certo, gli hai fatto conoscere l'amore, ma anche il dolore, perché Vera anche tu sei colpevole quanto lui, anche tu hai commesso degli errori, soprattutto tacendo delle informazioni importanti, essenziali per lui e per come la pensa.> Federico mi sbatte in faccia la verità e, nonostante sia dolorosa, è tutto vero<Federico, tu conosci il carattere di Andrea, sai com'è fatto e come ragiona. I suoi modi non…>
<Invece di star solo a giudicare perché non provi a capirlo di più! Ma hai idea di cosa abbia passato quando suo fratello ti ha rapita? Hai idea di cosa abbia provato quando quell'uomo gli ha rivelato che…> A questo punto i miei occhi si riempiono di lacrime
<Vera io ti voglio bene, voglio bene a entrambi ma smettila di fare la bambina, affrontalo a cuore aperto e sii sincera, adesso sei una donna, dentro di te sta crescendo una vita. Fallo per lui e fallo adesso, altrimenti perderai l'uomo che hai sempre amato.>
Esco con le idee più chiare da casa dei miei amici: Federico ha ragione, sono la donna di Andrea, sua moglie, presto gli darò un figlio e mi farò perdonare per il mio mutismo dei giorni scorsi e gli dirò la verità ma soprattutto che l’amo e lo desidero. Torno a casa nostra con la speranza di trovarlo per potergli parlare. Seduto a terra davanti alla mia porta c’è Cristian. Il mio cuore batte a mille ma non per l'emozione, non è felicità ma paura. Se Andrea lo vede succederà il finimondo. Mi avvicino a lui guardinga, non mi fido.
<Cosa fai tu qui!>Tuono. Cristian sobbalza, forse non si aspettava di vedere me.
<Vera, devo parlare con mio fratello.> Ma è assurdo, dopo tutto quello che ci ha fatto!
<Tu sei pazzo, Andrea se ti vede ti ammazza, specialmente adesso che ha saputo quello che mi avete fatto.><Vera perdonami… Te ne prego. Sono seriamente pentito, ero accecato dall’ odio e dalla vendetta; infondo lo sai anche tu che non ti avrei fatto del male, ti ho salvata dalle grinfie di quel maiale di Luciano.> Sentire il suo nome mi provoca brividi di terrore, fa male, è come ritornare indietro a quel giorno
<Ti prego non lo nominare, io.. Non voglio ricordare il rischio che ho corso. Andrea adesso non vuole parlarmi.> Gli sputo in faccia il mio dolore
<Perché? In quella stanza non è successo nulla.> Lo so ma lui non mi crede, non più
<Vera devo parlare con lui.> Mi supplica e decido di assecondarlo; forse è arrivato il momento di mettere fine a questa guerra tra fratelli.
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L'amore e la vendetta
ChickLitAmare significa essere debole e io non voglio esserlo. Il destino aveva scelto per me. Avevo 9 anni quando persi i miei genitori. Ancora oggi nei miei sogni loro ci sono. Ma sono anche nei miei incubi, nei quali rivivo la loro morte. Mi chiamo Andre...