Andrea
Dopo la fuga di Vera sono tornato a casa. Stranamente non ero incazzato, ero solo molto confuso. Non ho smesso un attimo di pensare a quel suo " non posso"
Ero sicuro che provasse qualcosa per me.
Quando ci siamo baciati ha ricambiato senza esitazioni, Vera tremava dal desiderio. C'è qualcosa che la blocca, ma cosa? Inoltre quello che mi turba di più è che mi fa star male, è che avrei voluto trattenerla tra le mie braccia, volevo dirle di non aver paura di me. Cosa mi succede? Forse sto sbagliando tutto. Sto provando delle sensazioni a me sconosciute, mai provate prima.
Quando ho baciato le sue labbra così morbide, ho sentito un sapore dolce, di fragola e di buono. E il suo profumo…. Mi ha fatto impazzire.
Ho bisogno di distrarmi, non devo più pensare a lei. Devo chiamare Federico: è l'unico che può aiutarmi
<Ciao André.> Risponde al primo squillo
<Hey Fede, usciamo Stasera? > Non sento più la sua voce.
<Fedeee, ci sei?>
<Si André, ci sono... Solo che ho promesso a Jess di uscire con lei.> Come immaginavo, sempre lei in mezzo: ormai l'ho perso.
<Va bene, sarà per la prossima volta.> Sto per attaccare.
<André perché non ti unisci a noi?> Chiede, io sto per rifiutare ma mi viene una splendida idea.
<Solo se viene anche Vera.> Dico sorridendo
<Ok amico, vedo cosa posso fare!> E ci salutiamo. Adesso devo trovare il modo di rimanere da solo con lei, deve essere mia a tutti i costi.
Faccio una doccia veloce, metto addosso il mio profumo preferito Emphoria Men di Calvin Klein e sono pronto.Scendo giù in sala e vedo Demetra chiacchierare amabilmente con mia zia, ma cosa vuole?
<Andrea!> Mi chiama zia Olimpia
<Scostumato! Hai dimenticato le buone maniere?> Dice ringhiando
<Solo con le traditrici.> Demetra abassa lo sguardo, imbarazzata e offesa.
<Andrea smettila, Demetra è mia ospito ed esigo rispetto.>
Demetra mi guarda con malizia
<Ciao Andrea. Come stai?> Chiede
<Benissimo, ma non grazie a te.> Si irrigidisce
<Ragazzi vado a fare il caffè > Si intromette mia zia, e così rimaniamo soli
<Perché sei a casa mia?> Ringhio
<Sono venuta a trovare tua zia.> La fisso
<Oppure a sputare veleno?> La provoco, si alza per avvicinarsi di più.<Andrea ho sbagliato lo so, ma l'ho fatto perché tiamo, riproviamoci dai, infondo siamo stati bene insieme.>
<È finita Demetra, non farmelo ripetere.> Dico, e mi sposto perché odio la sua vicinanza.
<Visto che siamo in argomento, sto per fidanzarmi.> Demetra spalanca gli occhi
<Chi è questa sciaquetta?> Chiede acida
<Al momento giusto lo saprai ma ti dico subito che esigo rispetto per la mia donna, sono stato chiaro?> Ha lo sguardo triste, deluso, mi spiace per lei ma devo essere chiaro.Dopo alcuni minuti arriva mia zia con il caffè, io rifiuto e spiego che devo uscire.
<Demetra vai con Andrea a divertirti.> Cazzo, Demetra mi guarda per avere la mia approvazione.
<Va bene, andiamo.> Sorride.
Siamo in macchina da circa mezz'ora, nessuno dei due emette fiato anche perché non c'è nulla da dire.
Questo non ci voleva. Vera quando vedrà Demetra mi eviterà di sicuro ma stasera non posso permetterglielo. Arriviamo all'Empire e come sempre è pieno di gente; da lontano vedo Federico con Jessica seduti al solito posto, ma di Vera nessuna traccia.
<Ciao ragazzi.> Saluto, Fede mi dà una pacca sulla spalla e Jessica mi sorride.
<Demetra la conoscete quindi inutile fare le presentazioni.> Ci sediamo, mi sposto vicino a Federico e gli chiedo di Vera, risponde che è in bagno. Piccola pantera... A noi due.Ecco che la vedo: è bellissima con quel completo, si intravedono le sue bellissime gambe snelle. Non è formosa ma ha un suo fascino particolare. La cosa buffa è che non si rende conto di tanta bellezza.
Quanto vorrei scoprire cosa c'è sotto quell’abito. Cazzo, non sto capendo più nulla, il mio amico si sta svegliando e tutto il mio corpo trema per lei. Devo fare qualcosa. Si avvicina, posso dire di vederla sorridere ma quando i suoi occhi si posano su Demetra cambia espressione.
<Buonasera> Sento la sua bellissima voce
<Ciao mia pantera.> Le faccio l'occhiolino
<Ciao Vera.> Demetra saluta
Dopo alcuni minuti, Demetra sfiora la mia gamba in modo lascivo, facendosi vedere da Vera. So cosa sta cercando di fare.
<Demetra smettila.> Sussurro nel suo orecchio ma lei, invece di spostare la sua mano, sorride maliziosa. Che stronza.
<Allora André, come vanno le cose a "Mondo marino"? > Chiede Federico e Vera spalanca gli occhi, ma non ne capisco il motivo
<Tutto bene Fede, solo che ho ricevuto una strana telefonata di un certo Antonio che vuole parlarmi.> Sento un rumore di vetro frantumarsi: é Vera ed è sconvolta.
<Vera tutto bene.> Chiede Jessica avvicinandosi a lei
<Si... Si tutto bene.> Risponde impaurita. Non smette di fissarmi,ha il viso sconvolto. Nel frattempo Federico e Jessica si sono allontanati. Federico è molto felice e innamorato e a volte lo invidio.
<Andiamo a ballare?> Demetra mi distrae dai miei pensieri
<Non mi va.>
<Dai Andrea!> Poggia la mano sul mio viso e fissa Vera, sta cercando di farla ingelosire.<Ti ho detto di no!> Sposto la sua mano e Demetra sbuffa.
<Scusate ho bisogno di prendere aria.> Dice Vera ed esce come una furia. Io la seguo con lo sguardo, ora mi sembra il momento giusto. Mi alzo e Demetra mi blocca con la mano.
<Non dirmi che mi lasci qui da sola per quella sciaquetta!>
<Non sono cazzi tuoi.> ringhio e seguo Vera. Esco fuori, ci sono tanti ragazzi che fumono ma non riesco a vederla, sembra sparita. Mi precipito nel parcheggio. Non so, ho una strana sensazione, forse temo che le possa accadere qualcosa. Poi la vedo: è appoggiata a una macchina, ma cosa starà facendo? Mi avvicino con cautela per non farla spaventare ma quando si volta vedo quei occhi bellissimi rossi e pieni di lacrime.Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate della storia
Andrea prova qualcosa per Vera oppure è tutto finzione?
Cosa succederà quando Andrea saprà la verità?
Seguitemi e lo scopriremo
STAI LEGGENDO
L'amore e la vendetta
ChickLitAmare significa essere debole e io non voglio esserlo. Il destino aveva scelto per me. Avevo 9 anni quando persi i miei genitori. Ancora oggi nei miei sogni loro ci sono. Ma sono anche nei miei incubi, nei quali rivivo la loro morte. Mi chiamo Andre...