9 capitolo ✔

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Vera
Alcune ore dopo

Ho vissuto nella menzogna: la persona che consideravo mia madre mi aveva mentito. Da piccola ero così fiera di lei, mi era stata vicina, mi coccolava e avevo fiducia in lei.
Ricordo che quando avevo i miei incubi, mi rifugiavo nel suo letto e lei mi dava affetto e sicurezza.
Possibile che fosse tutto una bugia? Rimasi nella mia camera piangendo e gridando dal dolore. Nessuno poteva capire cosa stavo provando, ero disperata!!! Solo una persona poteva aiutarmi: Jessica.
<Amicaaa.> Risponde vivavoce al primo squillo
<Je... Jessica... Ho... Bisogno...> Non riuscivo a parlare.
<Sto arrivando.> Alcuni minuti dopo
Sento bussare alla porta ma non voglio vedere nessuno.

> Alcuni minuti dopoSento bussare alla porta ma non voglio vedere nessuno

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<Vera sono io, ti prego apri.>
<Vattene zia, non voglio ascoltare altre bugie.> Dico urlando
<Io volevo solo proteggerti.> La sento singhiozzare, sta piangendo.
Mi avvicino alla porta.
<È tutta colpa tua... Tutta colpa tua> Tiro pugni alla porta e grido solo questo che mi rimane e mi dà conforto, per ora.

 Tutta colpa tua> Tiro pugni alla porta e grido solo questo che mi rimane e mi dà conforto, per ora

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Sono seduta a terra vicino alla porta, non so quanto tempo sia passato. Bussano nuovamente.
<Ti ho detto di andartene.> Grido
<Vera sono io Jessica.> Mi alzo, apro e la faccio entrare. Fulminea mi rifugio tra le sue braccia: piango e grido e lei mi stringe come fossimo due sorelle.
<Shh... Tesoro, non fare così... Mi si spezza il cuore a vederti soffrire... Ci sono io ora con te.>
Mi libero dal suo abbraccio e scorgo Federico dietro di lei. Sono sorpresa, cosa ci fa lui qui?
Guardo Jessica pietrificata
<Ero con Fede quando mi hai chiamata, ha insistito per accompagnarmi.> Dice
Adesso cosa faccio? Non posso raccontare tutto davanti a lui, è solo un suo amico.
<Vera puoi fidarti di lui credimi.> Mi assicura Jessica e Federico annuisce.
Ho raccontato tutto ai miei amici, della morte di mio padre, delle menzogne di mia zia, ho detto che sono diventata la seconda socia di "Mondo marino " Federico mi ha espresso che Andrea Non sarà contento quando lo saprà. Non so cosa succederà. Jessica mi ha consigliato di parlare con zia Sofia, intanto ho chiesto a Federico di non raccontare nulla ad Andrea devo è voglio essere io a dirglielo.

Non ho raccontato del nostro bacio, forse per lui non conta nulla quindi è inutile rivelare qualcosa che esiste solo nella mia testa.
Dopo aver salutato i miei amici promettendogli di restare calma, decido di parlare con mia zia, basta fare la bambina e piangermi adosso.
Devo scoprire la verità, anche se sarà dolorosa non posso starmene buona. Ho diritto di sapere!
Poi avrei pensato ad Andrea, sicuramente sarebbe stata la parte più difficile. Faccio una doccia veloce e scendo, trovo mia zia seduta sul divano, e talmente immersa nei suoi pensieri che non sente la mia presenza
<Zia.> Sobbalza
<Scusa non volevo spaventarti, possiamo parlare ora.> Dico e mi siedo di fronte a lei.
<Non mi hai spaventata, ero distratta.>
<Cosa vuoi sapere?> Chiede
<Tutto! Voglio la verità.> Rispondo decisa
<Dopo la morte dei Coppola Olimpia accusò tuo padre dell'omicidio. Non so il perché ma tuo padre era innocente, io lo so, non avrebbe mai fatto una cosa così crudele. Il giorno in cui tuo padre morì, era preoccupato, voleva parlarmi di qualcosa ma non fece in tempo.... Mentre tu stavi male andai a casa di Antonio e gli confidai la mia preoccupazione e fu in quella occasione che mi disse che tuo padre era stato ucciso. Vera perdonami... Io volevo solo proteggerti! Per anni Olimpia e Vanessa si sono odiate.>
È così assurdo
<Perché.> Chiedo
<Non lo so.>
<Ma...>
<Ma... Cosa...> Chiedo
<C'è una cosa che non mi convince.>
<Cioè?!.>
<Antonio ha scoperto che Claudio prima di morire si mise in affari con mia sorella.> Cosa significa?
<Qual'è il problema?> Chiedo
<Claudio non ha mai digerito mia sorella! E' tutto così strano.>
<Cosa stai cercando di dirmi?> Chiedo dubbiosa
<Devo ancora scoprirlo, quando saprò qualcosa di certo te lo dirò.>
<No, tu parli adesso>
<Vera voglio...>
<Non dirmi che vuoi proteggermi, basta! Sono una donna adulta, forza parla!.> Dico duramente
<Penso che dietro all'agguato dei Coppola ci sia mia sorella.> Resto sbalordita, non può essere, è impossibile.

<Tu credi che... Ma no, non può essere.>
<Vera tu non la conosci, è una persona cattiva, farebbe di tutto pur di ottenere ciò che vuole.> Ma dove sono finita? tra assassini e tradimenti
<Ascoltami cara, adesso sei sconvolta, lo capisco, ecco perché non volevo che tu sapessi: Vanessa e Olimpia sono pericolose. Ci sono troppe coincidenze, troppe cose strane. Promettimi di stare lontano da tutto questo, promettimi di stare lontano da Andrea.> Guardo mia zia con rabbia: come può chiedermi di stare lontano da ciò che sta succedendo intorno a me? Io voglio sapere chi ha ucciso mio padre!!! E poi, come posso stare lontana da lui? Lui, che piano piano mi sta entrando dentro l'anima... Lui che con un semplice bacio, dolce e inaspettato, ma bello, mi ha fatto battere il cuore. E la cosa più assurda è che mi è piaciuto! Ho amato tutto di quel bacio, del suo sapore mascolino e forte, della sua lingua che ha danzato con la mia come fosse un ballerino di salsa. Passo le dita sulle mie labbra, ne avverto ancora il tocco lieve come ho fatto a innamorarmi di lui? So benissimo che Andrea non prova il mio stesso sentimento, e quando saprà la verità mi odierà.
E per me sarà la fine.

Cosa farà Vera?

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