Vera
Sono ferma. Immobile davanti la porta: davanti a me la scena di Andrea con Darya. Lui che sorride seduto sulla poltrona e lei adagiata sulla scrivania con le gambe in bella vista. Sono talmente presi da chissà cosa che nemmeno si accorgono della mia presenza. Eppure mi aveva giurato che sarebbe stato lontano da lei. Sa della mia gelosia nei confronti di quella donna ma nonostante ciò è corso subito da lei.
Lei, che lo sta divorando con gli occhi, gli sorride maliziosa facendo dei risolini insopportabili, portandosi le dita alla bocca come per far la sorpresa a qualche battuta sciocca che avrà fatto lui. Non le permetterò di portarmelo via! Adesso Andrea è deluso da me, lo comprendo, ma può facilmente cadere nella trappola di quella donna. E io non posso e non voglio perderlo. Quindi, per annunciare la mia presenza, sbatto la porta con forza: Darya si volta verso di me e sorride compiaciuta. Ma che stronza! Andrea invece, sbianca in viso.
<Ho forse interrotto qualcosa?> Dico ironica
<Ciao Vera. Veramente si, stavamo conversando, tuo marito è davvero molto simpatico! Avevo dimenticato questo suo modo così spiritoso ma coinvolgente di intrattenere le belle donne.> Risponde lasciva
<Ah si? Allora raccontami, così mi diverto anch'io.> Dico mentre lui resta in silenzio
<Stavamo ricordando i vecchi tempi, ma temo non potresti capire.> Mi provoca. Mi siedo e acavallo le gambe in modo elegante
<Darya per "cortesia", lasciami sola con mio marito.> Dico con calma Andrea mi fissa e mi redarguisce con lo sguardo, come per dirmi che non è il momento. Ma non mi importa<Veramente... Abbiamo molte cose da fare.>
<Abbiamo?>
<Ah, che sbadata! Da oggi lavorerò a fianco ad Andrea, sarò la sua segretaria.> E io rimango sbalordita.
Ma come può dare lavoro proprio a lei?? Ecco perché Anna non c'è!
<E Anna??? L'hai forse licenziata?>
<No ma la inserirò in un altro ufficio.> Finalmente Andrea si decide a parlare
<Darya lasciami solo con Vera. Finiremo di parlare dopo.>
<Come vuoi piccolo.> Piccolo??? Ma come cazzo si permette!!!! E lui non dice nulla? Darya va via e chiude la porta<Cos'è questa storia? Perché la trovo qui? Ti avevo detto che dovevi stare lontano da lei... Perché mi fai questo Andrea, perché mi punisci?>
<Aveva bisogno di un lavoro, sto solo aiutando una vecchia amica.> Dice ma non gli credo
<Amica? Darya? Andiamo Andrea, sai benissimo che lei vuole altro da te. E poi è stata assunta Anna per svolgere questo lavoro.>
<Vera, qui decido io! Anna farà altro! Chiuso il discorso. Tu piuttosto, ti avevo detto che non dovevi più uscire da sola ma come al solito, vedo che fai di testa tua.> Dice irritato. Per un momento accantono il discorso di Anna.
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L'amore e la vendetta
ChickLitAmare significa essere debole e io non voglio esserlo. Il destino aveva scelto per me. Avevo 9 anni quando persi i miei genitori. Ancora oggi nei miei sogni loro ci sono. Ma sono anche nei miei incubi, nei quali rivivo la loro morte. Mi chiamo Andre...