Amare significa essere debole e io non voglio esserlo. Il destino aveva scelto per me. Avevo 9 anni quando persi i miei genitori. Ancora oggi nei miei sogni loro ci sono. Ma sono anche nei miei incubi, nei quali rivivo la loro morte. Mi chiamo Andre...
Mi sveglio con un forte mal di testa e con la bocca impastata, mi alzo e vado in bagno, non accendo neanche la luce. Mi guardo allo specchio: sembro un mostro, i capelli tutti arruffati. Ma cosa mi è successo stanotte? I ricordi, lentamente, iniziano a riaffiorare.
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Flashback
<<Dai Andrea facciamo una pausa, sono stanchissima! Sono ore che lavoriamo su questo progetto.> <Darya, deve essere tutto pronto.> Si alza e viene verso di me, io mi sposto con la sedia facendole spazio e lei si siede sulle mie gambe. <Darya, cosa stai facendo?> Mi sorride maliziosa <Lasciati andare piccolo, hai bisogno di distrarti.> Di colpo scende da me e si inginocchia, proprio lì, davanti al mio amico e comincia a sbottonarmi il pantalone, con lentezza. Mi guarda famelica. Mi vuole. Mi irrigidisco perché non voglio proseguire il suo gioco, non posso fare questo a Vera. Blocco la sua mano <Smettila.> La guardo male <Dai che lo vuoi anche tu.> Insiste. Si alza e sfila il suo abito, rimanendo in intimo rosso di pizzo: è stupenda, una vera visione per un uomo, ma ad essere sincero non mi fa nessuno effetto. Si, Vera mi ha deluso ma non potrei mai ferirla in questo modo, non con lei.
<Ti ho detto di no Darya, rivestiti.> Nel frattempo vado in bagno ma quando ritorno la trovo in lacrime
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<Ho creduto davvero nella tua amicizia disinteressata, pensavo che veramente avessi bisogno di un lavoro ma... Ora capisco tutto.> Si alza e mi si butta addosso. Io cerco di respingerla ma non vuole lasciare il mio collo <Andrea, io ti ho sempre amato.> Cosa? Ma è impazzita? Ha l'età di mia zia. <Tu sei pazza Darya, io amo Vera. E poi sei l'amica di mia zia, ti ho sempre considerata solo questo. Ascolta, dopo quanto è appena successo non puoi più lavorare con me.> Si asciuga le lacrime <E va bene, si farà come vuoi tu Andrea, non ti sarò d' intralcio. Senti, io mi verso da bere, tu vuoi un bicchier d'acqua?> Ne ho proprio bisogno, quindi annuisco.
Fine flashback
Vera aveva ragione, non dovevo fidarmi di Darya. Se solo penso a come l' ho trattata in questi giorni... Non le pensavo realmente tutte le cattiverie che le ho riversato addosso, erano parole dettate solo dalla rabbia e dalla delusione. Darya non potrebbe mai competere con Vera. Vera è bellissima, dolce sensuale, di una bontà immensa. E poi ha il suo modo di essere elegante. L'ho ferita e questo mi fa star male. Anche lei ha sbagliato, non doveva ingannarmi su Cristian.
