L'amore e la vendetta

5 capitolo ✔

Vera
Il giorno dopo

Nel tardi pomeriggio mi arriva un messaggio di Jessica
"Principessa stasera ci vediamo all'Empire. Ah prima che me lo chiedi Andrea non c'è dunque non puoi rifiutare. Ti voglio bene baci."
Mi strappa un sorriso "Ci sarò ti voglio bene anche io" Rispondo, in fondo mi farà bene uscire. Torno a casa verso le otto e trovo zia Sofia in cucina.
<Ciao zia.> Saluto con un bacio,
<Ciao piccola mia. Tutto bene a lavoro?> Chiede
<Bene zia, oggi il negozio era pieno.> Rispondo
<Ah zia, stasera mi vedo con Jessica.>
<Ok divertiti mai stai attenta.> Lo so, me lo ripeto ogni volta che metto i piedi fuori casa, so che mi vuole bene ma a volte esagera.
<Nel frattempo che preparo la cena ti va di raccontarmi il tuo sogno?>
<Incubo.> Sottolineo, perché per me non sono sogni.
<Zia non ricordo nulla.> Mento. Zia Sofia mi guarda in tralice, sa che non sto dicendo la verità, ormai mi conosce benissimo.
<Piccola lo sai che con me puoi parlare, non tenerti tutto dentro.> Faccio un sospiro, intreccio le mani per farmi forza.
<Quasi tutte le notti sogno papà ricoperto di sangue, dice di essere forte e di volermi bene.> inizio di nuovo a piangere, è troppo doloroso ricordare.
<Shh piccola mia, non piangere.> Dice accarezza i capelli.

<Zia non sogno solo questo, a volte sogno papà che... Che... Vorrebbe dirmi qualcosa ma non ci riesce.>
E asciugo il mio viso.
<Cosa vuole dirmi? Mi manca così tanto.>
<Lo so piccola mia, manca anche a me, vedrai che con il tempo sarà meno doloroso, non so cosa voglia dirti ma cerca di andare avanti, fallo per lui e per te. Hai sofferto abbastanza.> Mi guarda con i suoi occhi dolcissimi. Zia mi vuole bene, anche se avrei voluto anche zia Vanessa accanto a me.
<Zia, perché zia Vanessa non è venuta al funerale di papà?>
Zia Sofia cambia umore, e i suoi occhi diventano tristi.
<Vera non lo so, forse non accettava la morte di tuo padre.> Si, magari è così.
<Tesoro basta con i pensieri tristi, mangiamo?> E mi regala un bellissimo sorriso.

Dopo aver cenato, penso a cosa indossare come al solito sono indecisa, forse perché spero che ci sia anche Andrea. Ma che cavolo dici Vera, hai scordato che è uno stronzo?
Tra i vestiti regalati da papà scelgo quello più semplice.
Faccio una doccia veloce, poi indosso un vestito bianco semplice, decido di rimanere i capelli sciolti. Finalmente sono pronta.