Andrea
Maledizione ci mancava anche questo. Ha visto solo quando Chiara mi stava addosso ma l'ho respinta cazzo, le ho detto che tra noi non può esserci nulla, Che sono innamorato di mia moglie! Quella notte non ha significato nulla per me e poi ero troppo ubriaco per ricordarmelo. Quando mi ha dato l'anello simbolo del nostro amore, ho sentito il mondo cadermi addosso. È come tornare quando ero bambino oppure nel periodo della morte dei miei genitori, solo e vuoto.
Perché cazzo è così complicato?
E talmente testarda che non vuole ascoltarmi, possibile che è diventata così fredda? Sento che la sto perdendo e distante non si fa più avvicinare da me. Sembriamo di nuovo all'inizio della nostra conoscenza, oltre tutto devo parlare con Antonio Ferrero. Devo convincerlo che sono sincero solo lui può aiutarmi a rintracciare quella donna, ma prima ho bisogno di farmi ascoltare da Vera. Vorrei tanto che in questo momento fossimo uniti, in fondo in questa storia c'entra anche la morte di suo padre.
Devo chiamare Federico! Al primo squillo risponde.
<Ciao André.>
<Fede ho bisogno di parlare con Jessica.> Dico agitato
<È qui con me! Cosa è successo?>
<Dille che deve invitare Vera, inventa una scusa quello che vuole ma io devo vederla subito non posso più aspettare.>
<Sei proprio disperato, va bene vedremo cosa possiamo fare.>
<Va bene! Aspetto una tua chiamata... Fede grazie di tutto.> E staccoNon posso più aspettare a costo di legarla se sarà necessario. Deve ascoltarmi non posso permetterle di pensare che tra me e Chiara ci sia qualcosa. Devo riprendermi a tutti i costi mia moglie, perché lei è mia!
Ho chiamato allo studio di Antonio mi ha risposto quell' imbecille di Cristian. Purtroppo lui non c'era! Non so se mi ha detto la verità, ma comunque resta il fatto che non gli credo.
Cristian non mi è mai piaciuto.
Sono trascorsi due giorni e Antonio non mi ha chiamato. Questo vuol dire che Cristian non gli ha detto nulla, ho deciso di tornare al mio lavoro. Non è giusto che Vera si occupi del mio casino. Le ho già creato abbastanza problemi, ma è anche un motivo in più per starle accanto. Forse lavorando insieme potrei avvicinarmi a lei, ma c'è sempre Cristian attaccato a lei. Federico mi ha riferito che la segue ovunque. Cosa vuole da lei? Forse è innamorato?
Solo a pensarci mi ribolle il sangue nessuno deve osare guardarla o desiderarla. Lei appartiene a me!
Nonostante mi rifiuti so che mi ama ancora. Lo percepisco quando siamo vicini, sono sicuro che prima o poi cederà al suo sentimento. Chiamo di nuovo allo studio di Antonio ma non ottengo nessuna risposta, maledetto! Non vuole che parli con Antonio ma cosa cazzo c'entra lui? Decido di andare a casa di Vera a quest'ora sarà in ufficio, Suono al citofono è Sofia apre la porta entro agitato.
<Scusami se piombo ora a casa tua, ma vedi sono giorni che cerco di comunicare con Antonio. Ma Cristian non so il perché mi intralcia Sofia devo parlare con lui.>
<Andrea non essere paranoico Cristian non ha nessun motivo per farlo.>
<Ti giuro non sono paranoie! Perché allora non mi chiama? Ho chiamato di nuovo ma non mi risponde.> Mi guarda dubbiosa
<Allora chiamo e metto in vivavoce se non mi credi.> Prendo il telefono in tasca e chiamo, dopo un paio di squilli risponde.
<Studio Ferrero chi parla?>
<Sono di nuovo io, ho bisogno di parlare con l'avvocato.>
<Mi dispiace è partito per un viaggio di lavoro.> Sofia spalanca la bocca
<Quando torna?> Chiedo
<Non lo so.> E attacca io e Sofia ci fissiamo.<Visto? C'è qualcosa di strano in questa storia, scusa ma Cristian non lavora con Vera? Come fa a rispondere allo studio di Antonio?>
<Non lo so Andrea, so che sta aiutando Vera ma non so altro.>
<Devo parlare con Antonio e devo capire cosa c'entra Cristian.> Sofia prende il telefono e chiama Antonio.Antonio non è partito Cristian ha mentito. E io devo scoprire il perché! Sofia gli ha chiesto di venire a casa, perché ha bisogno di parlargli. Sono trascorsi dieci minuti e ancora non arriva, all'improvviso sento citofonare di colpo mi alzo sono troppo nervoso per questo incontro. Sofia apre la porta e Antonio entra purtroppo non è solo, con lui c'è Cristian.
<Antonio ti avevo detto da solo.> Dice Sofia
<Da quando Cristian non può essere presente?> Risponde Antonio fulminandomi con lo sguardo!
<Da quando è diventata una questione personale.> Rispondo irritato
<È tu che ci fai qui? Non sei il benvenuto.> Risponde Cristian
<Forse hai scordato che qui vive mia moglie.>
<Ex moglie! Vera vuole il divorzio.>
<Che non gli concederó mai.>
< Farò di tutto per annullare il vostro matrimonio.> Figlio di puttana mi avvento su di lui.<Basta Andrea.> Sofia ci divide
<Cristian vattene! Questa è una questione di famiglia.>
<Ma... Sofia?> Risponde Antonio
<Ma un bel niente. Ti avevo detto che volevo parlarti da solo.>
<Mi sembra che non siamo soli o no?>
<Andrea e il marito di mia nipote. Decido io chi deve restare, e dico che Cristian se ne va e Andrea resta.> Nel frattempo Cristian si sistema la giacca andando via come una furia.Sono chiusi nello studio non so cosa sta succedendo. Sento Sofia gridare! Forse Antonio non mi crede? Di colpo si apre la porta esce Sofia
<Andrea su entra.> Mi alzo dal divano entro nello studio, non sono mai stato qui. Mi siedo su una poltrona di pelle di fronte a me è seduto Antonio, mentre Sofia è accanto a me.
<Sofia mi ha raccontato tutto non so se crederti o meno. Sofia dice che sei sincero e pentito per i tuoi errori ma chi mi assicura questo?>
<Nessuno! devi rischiare e basta sinceramente a me non interessa. Se credi o meno io amo Vera per me conta che ci creda lei.>
<Per ora lei non ti crede o sbaglio?> Abasso la testa!
<Questo è un problema mio! Se ti ho cercato è per un altro motivo, sono giorni che cerco di parlarti ma quell' imbecille si metteva tra i piedi. Se non mi credi Sofia può confermarlo.> Sofia annuisce<Io voglio scoprire la verità sulla morte dei miei genitori, e del padre di Vera. Voglio che tu mi aiuti puoi farlo?> Chiedo.
<Perché sei interessato al padre della donna che hai distrutto?> Mi volto verso Sofia
< Glie lo devo! Dopo tutto il male che le ho fatto, poi ti ripeto che Vera è un problema mio. Devi solo dirmi se sei disposto ad aiutarmi.> Fa un sospiro
< E va bene ti aiuterò! Ma sia chiaro lo faccio per Sofia e Vera.>
<Grazie!! Io sto cercando una donna il giorno che sono morti i miei genitori, era presente non posso dimenticare il suo volto.><Va bene! Farò delle indagini appena saprò qualcosa ti avviso.>
<Anch'io farò le mie indagini. Ah Antonio avverti Cristian che deve restare lontano da Vera. Non deve intralciare il mio cammino questo è l'ultima volta che lo avverto.> Annuisce esco dall' ufficio e Sofia mi accompagna alla porta.<Grazie di tutto Sofia! Non dimenticherò mai quello che stai facendo.> Prendo le sue mani
<Andrea stai attento e sopratutto proteggi mia nipote.>
<Daró la mia vita per lei.> La saluto con un bacio sulla guancia, e un gesto che non facevo da molto tempo. Forse perché zia Olimpia non mi ha mai dato amore, ma solo odio.Faccio due passi a piedi fino al paese. E una bellissima giornata di sole, sento squillare il telefono.
<Pronto.>
<Andrea ce l'abbiamo fatta! Domani sera Vera arriverà all'Empire. Abbiamo prenotato una sala privata resterete da soli, Vera crederà che è una serata tra amiche. Mi raccomando sfruttala al meglio, nel caso andrà tutto bene c'è una stanza da letto... Sai no?? Dove si fanno i bambini Ahahah.> Che scemo!
<Grazie Fede... Sei un vero amico. Ringrazia anche Jessica da parte mia.> E attacco.E adesso devo prepararmi per questa serata. Devo essere convincente, Vera deve essere di nuovo mia solo così potrò di nuovo tornare a vivere.
Buongiorno
Cosa pensate del comportamento di Cristian? 🤔🤔🤔
Allora vi ricordate di Chiara???
Avviso: Con il prossimo capitolo termino la prima parte della storia.
Eh si ho deciso di fare un sequel... Ci saranno molte novità 🤐🤐🤐 vi aspetto al prossimo capitolo 😘😘😘
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L'amore e la vendetta
ChickLitAmare significa essere debole e io non voglio esserlo. Il destino aveva scelto per me. Avevo 9 anni quando persi i miei genitori. Ancora oggi nei miei sogni loro ci sono. Ma sono anche nei miei incubi, nei quali rivivo la loro morte. Mi chiamo Andre...