Amare significa essere debole e io non voglio esserlo. Il destino aveva scelto per me. Avevo 9 anni quando persi i miei genitori. Ancora oggi nei miei sogni loro ci sono. Ma sono anche nei miei incubi, nei quali rivivo la loro morte. Mi chiamo Andre...
È molto tardi e Andrea ancora non è rientrato, sono preoccupata. Anche zia Sofia stasera è fuori casa, ultimamente esce molto spesso. La vedo diversa, sembra un altra donna, sembra felice, lo spero perché lo merita. Come richiesto da Andrea, mi sono fatta bella per lui indossando della nuova e sofisticata lingerie e ho cucinato il suo piatto preferito. Spero che sia tutto perfetto.
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Ho preparato la pasta al forno, come secondo gli involtini di pollo e speck e come contorno melanzane gratinate con pomodori. Berremo un po' di vino rosso e infine il mio dolce preferito: torta delizia al limone. Quando ero piccola mio padre tornava a casa sempre con questo dolce, sapeva che io ne ero ghiotta. Porto tutto a tavola, manca solo Andrea. Sento la porta aprirsi, deve essere lui; lo vedo entrare: ha il viso stravolto, cosa sarà successo?? Mi guarda, poi mi si avvicina: non mi dà il tempo di parlare che si rifugia tra le mia braccia, mi stringe forte come per essere rassicurato. Oh... Povero amore mio... Si sposta, guardo i suoi occhi tristi e spenti, gli accarezzo il viso e lui chiude le palpebre. Mi avvicino e gli lascio teneri e piccoli baci ai lati delle labbra.
<Cosa succede Andrea.> Sospira <Quando sono tornato da Firenze per cercarti, ho anche contattato Antonio: gli chiesi di aiutarmi a ritrovare la donna che ha assistito all'omicidio dei mieigenitori. Devi sapere Vera che di quella notte io ricordo una donna. Gli chiesi anche di indagare sulla morte di tuo padre: te lo dovevo, dopo quello che ti avevo fatto....> Spalanco gli occhi, non avrei mai immaginato che lui avesse fatto questo per me
<Poi sei partita e il mio unico scopo era quello di ritrovarti. In quei mesi sono stato male: non andavo al lavoro e avevo perso ogni interesse e non sono andato a letto con nessun'altra. Ti giuro che non ho toccato nessuna! L'amore che provo per te è così puro e immenso che dal dolore per averti persa non volevo più vivere.> I miei occhi si riempiono di lacrime
<Il giorno che ho scoperto dov'eri, Antonio mi rivelò di saper dove abitava quella donna: si chiamaAmanda. Ma in quel momentonon potevo pensare a lei, dovevo prima venire da te perché la mia priorità eri tu.> Le lacrime non smettono di scendere. Ma come ho fatto a non capire il suo amore! Andrea mi ama <Andrea... Io... Non potevo immaginare che tu stessi così male, io sapevo che... Andavi a letto con altre donne.> Dico, ormai è inutile mentire <Vera, quel bastardo che ti ha detto queste menzogne su di me ti ha mentito... Sò che è stato Cristian. Tu eri troppo fragile in quel momento e lui ne ha approfittato.> Ha ragione, sono stata così ingenua a credere in lui, alla sua sincera amicizia, ma non è questo che preoccupa Andrea.
