Era Veleno e Antidoto [h.s.]

Chapter forty-two

Chapter forty-two

 "I want him"

 HARRY'S POV

 "Non immagini quanto ho bisogno di te in questo momento, Harry"

 Quella frase mi rimbombava nell'orecchio da più di un'ora. Non riuscivo a levarmela dalla testa. Ma non era l'unica cosa che mi stava facendo diventare pazzo.

 Dopo la fine di quell'abbraccio, cioè quando il mio cervello riprese a funzionare correttamente e lo stato di trans terminò, ero invaso da una domanda che mi posi in continuazione: credeva alle parole che aveva prunciato lei stessa?

 "Cosa è successo in questi mesi?" chiesi non appena ritornai sul mondo reale e riuscii a far tacere la mia testa.

 "Se lo sapessi, te lo direi.." disse sospirando.

 "Non ti ricordi assolutamente niente? Nemmeno un piccolo particolare?"

 "No... è come se la mia mente fosse stata svuotata da ogni secondo di questo ultimo periodo. So solo che mi hanno tenuta prigioniera per tre lunghi mesi e che quando mi sono risvegliata mi trovavo in un cimitero"

 "Vedrai che risolveremo tutto... insieme"

 Sorrise dopo aver sentito l'ultima parola che pronunciai.

 È impossibile che una persona dimentichi così tre lunghi mesi. Per i medici sarebbe stato una specie di "scudo produttivo" che la mente avrebbe creato per affrontare i problemi vissuti, ma per me era completamente diverso.

 Ogni angelo che si rispetti ha una serie di poteri, alcuni in comune e altri individuali.

 Di solito si scoprono durante la Wallflower.

 Uno di questi poteri che possiedono tutti è l'amnesia, ovvero possiamo cancellare alcuni ricordi degli umani, a nostro piacimento.