Cahpter fifty-four

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Chapter fifty-four

 "Mysterious"

 ALICE'S POV

 "La tempesta è terminata. È arrivato l'ora di tornare a casa"

 Queste furono le uniche sue parole. Niente di più.

 Quel suo atteggiamento mi infastidiva, a tal punto che non gli parlai per tutto il ritorno a casa. Ma a lui non gli importava. Lo avevo capito dal modo in cui non mi guardava più con quei suoi dolcissimi occhi verdi smeraldo. Di solito lo faceva mentre guidava.

 Era arrabbiato, ma io lo ero di più. Non avrei ceduto, non così in fretta. Le cose sarebbero ritornate come prima, solo nel momento in cui mi avrebbe raccontato cosa nascondeva. Nel momento in cui si sarebbe aperto con me.

 Con grande fortuna, Harry riuscii ad aggiustare la macchina. Tutto prima della mezzanotte.

 Svoltò nella piccola stradella che portava alla villa. Parcheggiò di fianco alla macchina di mio padre e spense il motore con un gesto veloce.

 Rimanemmo immobili a fissare il grande pino di fronte a noi. Avevo una voglia matta di saltargli addosso e di continuare quello che avevamo interrotto, quello che successe prima di sfiorare le cicatrici. Ma mi trattenni. Non dovevo mollare.

 Quel selenzio mi stava annoiando parecchio. Presa dalla rabbia, aprii con uno scatto veloce la portiera e chiudendola, di conseguenza, con molta rudezza. Mi avviai verso la porta, mantenendo il mio sguardo duro e non voltandomi verso di lui nemmeno per sbaglio.

 Stavo frugando nella borsa. Essendo molto grande, non riuscivo mai ha trovare quelle maledettissime chiavi. Sentii i suoi passi avvicinarsi. Continuai ad ignorarlo, come lui aveva fatto con me nel motel.

 "Dove cavolo le avrò messe?!" imprecai esasperata.

 Una mano grande si posò sulla borsa per poi strapparmela e buttandola per terra.

Era Veleno e Antidoto [h.s.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora