Chapter sixty-six

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Chapter sixty-six

 "Interruzioni"

 ALICE'S POV

 Un dolce suono arrivò fino alle mie orecchie. Era il cinguettio di un pettirosso, appoggiato sul davanzale della finestra di camera mia.

 Era così soave che non mi dispiaque nemmeno di essermi svegliata alle sette del mattino.

 La scuola resterà chiusa per una settimana intera, per colpa di alcuni vandali che si sono introdotti nell'edificio e l'hanno ricoperta di disegni che io trovai a dir poco stupendi, al contrario del preside che fece evacuare tutti.

 Aprì dolcemente gli occhi. Ci vollero pochi secondi per abituarmi alla luce del sole che si infiltrava dalle tapparelle mezze aperte.

 Prima di alzarmi del tutto, tastai la parte del letto di fianco a me, ma non trovai la persona che avrei voluto trovare. Le lenzuola erano ancora calde, dopo esser state a contatto con il suo corpo muscoloso per una notte intera. Ma di lui nessuna traccia.

 La sera prima avevo chiesto ad Harry, una volta essersi svegliato per bene, di dormire a casa mia. Stava bene, ma non era incondizione di subire un viaggio. Non mi fidavo lasciarlo da solo. Ma questa non era l'unico motivo per cui lo avevo fatto.

 Il suono della sua voce, nel momento in cui pronunciò quelle due paroline, mi affiorò ancora una volta. Pensavo che mi torturassi giorno e notte sulle cose brutta, ma solo in quel momento mi resi conto che succedeva con qualsiasi cosa.

 A quest'ora sarei già impazzita e avrei subito un'altro terribile attacco d'ansia, ma questa volta non fu così.

 Mi piaceva pensare a quel meraviglioso bacio, seguito da due parole talmente dolci e importanti che mi fecero venire il diabete.

 "Ti amo". La sua voce era calda e sensuale. Se chiudevo ancora gli occhi potevo sentire il suo respiro sulla mia pelle e la scia di baci che mi lasciò sul collo. Un vero e proprio paradiso terrestre.

 Dopo quelle "confessioni" ci guardammo un film, ovviamente romantico.

Era Veleno e Antidoto [h.s.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora