Chapter ninety-four

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Chapter ninety-four

 "Last blood"

 ALICE'S POV

 Dopo un grido, che detto sinceramente mi spaccò un timpano, da parte di Ryan, tre uomini forzuti ci raggiunsero.

 "Sono tre fuggitivi. Sapete bene cosa fare" ammiccò e dopo averci indicato con l'indice.

 Era incredibile come tutti i tirapiedi di Natalia si assomigliassero. Erano tutti uomini di alta statura, robusti al punto giusto, pelati e con un'espressione di sfida sempre stampato in faccia. Era come se non avessero paura di nulla, anzi era la sensazione che cercavano di farti provare.

 Con tutto quello che ho vissuto da quando sono nata, con me non hanno più effetto. Magari poco.

 Ho assistito alla furia repressa di mio padre. Era lui l'unico uomo di cui ho avuto davvero paura. La sua rigida posizione, la bocca aperta poco, il tanto per farti vedere i denti perfettamente bianchi e perfettamente dritti, ben stretti tra di loro, gli occhi chiusi in due piccole fessure e che lasciavano intravedere le pupille marroni diventate di un nero spaventoso. Quei trogloditi non erano niente paragonabile a questo. Cercavano fin troppo di sembrare così tanto spaventosi. Ma io, Scott e Ashley non gli davamo alcuna soddisfazione.

 Si vede che anche loro avevano vissuto situazioni ben peggiori. Essendo angeli, suppongo che fosse naturale. Questi tre erano uno scherzo della natura.

 Strattonandoci un po' troppo, ci trascinarono ancora in quella stanza.

 La situazione non era molto cambiata da poco prima. I tirapiedi di Natalia erano ancora accerchiati tutti intorno alla gabbia in metallo giallo. Le loro mani erano serrati in pugni talmente stretti da far diventare i palmi di un bianco sorprendente. Un bianco che si intravedeva anche con la luce fioca causata da alcune lampade deposte in modo sparso nel fondo della stanza e che dava alla situazione in cui ci trovavamo una terribile sospance. Molto simile a quella dei film polizieschi.

 Tutto frutto di periodi intensi e pieni passanti a sollevare un qualcosa di talmente pesante e imponente che impieghi solo mesi prima di imparare a tenerlo solo in mano. I loro corpi erano scolpiti con cura. Non c’era muscolo presenti in loro che non fosse evidenziato a dovere. Il pensiero che sollevarono il corpo di Natalia un paio di volte, mi fece sogghignare cercando, però, di non farmi sentire da nessuno. Con tutta la cattiveria che appartiene a lei, dovrebbe pesare parecchio.

Era Veleno e Antidoto [h.s.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora