Chapter eighty-seven

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Chapter eighty-seven

 "Eclipse"

 ALICE'S POV

 "Per l'ennesima volta: dimmi dove si trova Harry!" spalancò così tanto la bocca da farmi vedere la sua ugola infondo alla gola.

 Dopo avermi trovata sul tetto, quel misterioso uomo, che si nascondeva dietro ad una maschera nera che gli copriva l'intero viso e il cappuccio della felpa appoggiato sul capo, mi aveva trascinata di nuovo all'interno del capannone. Mi aveva rilegato allo sgabello in plastica e continuava a girarmi intorno facendomi domande su domande.

 Da pochi minuti, ci aveva raggiunto un altro cretino vestito in modo identico al primo. Tutte e due possedevano una voce roca, quasi fastidiosa e incredibilmente spaventosa. Come se non lo fossi già abbastanza.

 Questa volta, però, non avevano cercato di farmi chiudere la bocca con un'altra corda o con un semplice fazzolettino. Sapevano benissimo che non mi sarei ribellata più di tanto. Non avrebbero rischiato di essere scoperti.

 Dall'apparenza non sembravano così furbi. E invece lo erano parecchio. Diciamo che sapevano usare bene le carte che possedevano. Infatti per non farmi sparlare mi avevano minacciato. Ma non era una di quelle semplici minacce, tipo: "se non la smetti di ribellarti, ti uccideremo". Erano stati ben peggiori. Avevano utilizzato l'unico mio punto debole. Colui che non avrebbero mai dovuto nominare. Harry.

 Avendo usato una cosa fin troppo crudele per farmi stare zitta, dovevano per forza conoscermi bene. Sapevano ogni cosa su di me. Lo dimostravano anche dalle domande di cui mi stavano sottoponendo. Dovevano conoscere ogni mio punto debole, così da ottenere presto delle risposte, senza nemmeno torturarmi o senza nemmeno alzare un dito al riguardo. Erano incredibilmente subdoli, ma non abbastanza per me.

 Una cosa buona me l'aveva insegnata mio padre: la sopportazione.

 Grazie al fatto che passai l'intera mia adolescenza ad essere picchiata, quasi a sangue, da mio padre mi permise di acquisire una forte sopportazione su ogni cosa. Potevano squagliarmi viva che io non avrei risposto a nessuna delle loro domande. Sarei rimasta salda come una roccia. Non avrei mai proferito parola con nessuno dei due. A costo della vita.

 In più c'era in ballo qualcosa di importante che dicerto non avrei venduto mai in cambio della vita.

Era Veleno e Antidoto [h.s.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora