Cahpter fifty-six

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Chapter fifty-six

 "Party time"

 ALICE'S POV

 "Mi dispiace, ma non l'ho mai visto" disse la cassiera del supermercato del quartiere, dopo averle mostrato una foto di mio padre.

 "Grazie mille lo stesso"

 Delusa, per la decima volta consecutiva, uscii dal negozio.

 Avevo passato l'intera notte a cercarlo. Non mi ero data per vinta per ben dodici ore, ma ormai erano le sette del mattino e il mio corpo non reggeva più.

 Le mie gambe si erano appesantite, rendendo difficile anche solo compiere un passo piccolissimo in avanti. Gli occhi erano segnati da due enormi borse di un viola disgustoso e piuttosto marcato.

 Era arrivato l'ora di ritornare a casa. Raggiunsi la macchina e imboccai la statale.

 Una volta rientrata, buttai rudemente la borsa e la giacca sul divano e appoggiai le scarpe dove capitavano.

 Sentii una strana sensazione quando il mio corpo entrò in contatto con il tessuto morbido del letto. Il mio respiro ritornò ad essere rilassato e più profondo. Gli occhi mi si chiusero improvvisamente e non mi resi nemmeno conto di essermi addormentata.

 ***

 "Urlò con tutta la voce che possedeva e cercò di liberarsi, inutilmente.

 Il suono del motore riempì la strada, prima di allontanarsi sempre di più.

 Il mio corpo era immobile. Non riuscivo più a muovere alcun muscolo. Ero inchiodata su quel marciapiede, mentre mio padre venne rapito."

 ***

Era Veleno e Antidoto [h.s.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora