Chapter sixty-three

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Chapter sixty-three

 "Rapture"

 HARRY'S POV

 La rabbia stava ancora possedendo il mio corpo. Non riuscivo a placarla in nessun modo.

 Avevo provato con alcuni sospiri profondi e continui, ma funzionarono solo ha farmi agitare ancora di più.

 Avevo avuto una reazione esagerata e stupida, tanto che mi costò una scenata da parte di Alice. Quando mi urlò di andarmene e scelse di stare con Scott, il mio cuore si fermò di colpo.

 Non riuscivo più a respirare regolarmente. Stavo per sentirmi male. Sentivo un forte senso di colpa che partì dallo stomaco e arrivò perfino ad invadere l'intero corpo. Infatti quando mi guardò dritto negli occhi con freddezza e distacco, cominciarono a bruciare e sentii alcune lacrime che si accumulavano piano piano.

 Non mi era mai successo che con una sola frase di una determinata persona mi sentissi in quel modo. Ero ormai dipendente da Alice. Se lei era felice, anche io ero felice. Se lei era triste o arrabbiata, anche io ero triste e arrabbiato. Non potevo farci più niente.

 Quando vidi quell'idiota che baciava Alice, sono andato fuori di me. Il solo pensiero che un altro ragazzo la toccasse, al di fuori di me, mi fece impazzire. Anche se non siamo ufficialmente fidanzati, io e Alice abbiamo un legame forte. Proviamo entrambi sentimenti troppo forti per essere innocui o per sottovalutarli. Ci amiamo più di ogni altra cosa al mondo, anche se non lo amettiamo mai. Lei è come se fosse mia e le cose di mia proprietà non si toccano.

 Ero ancora dentro a quella lussuosissima macchina sportiva. Ci impiegai due mesi interi per convincere Carl ha darmi i soldi per comprarla. Ne era valsa la pena.

 Mi rifiutai nettamente di lasciare da sola Alice con Scott. Infatti avevo proprio parcheggiato di fronte al vialetto che portava alla sua casa. Anche se era abbastanza lontana, riuscivo comunque a vedere cosa succedeva attraverso le finestra mezze aperte. Per fortuna noi angeli abbiamo una vista molto sviluppata.

 Continuavo a tamburellare le dita sul volante, cercando di distrarmi un po'. La voglia di entrare dentro quella casa, trascinare Alice fuori tirandola via a quello squinternato e stringerla tra le mie braccia non mancava a farsi sentire. Dovevo trovare un rimedio al più presto, se no sarei impazzito.

Era Veleno e Antidoto [h.s.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora