Chapter sixty-four

573 16 0
                                    

Chapter sixty-four

 "Verità nascoste"

 ALICE'S POV

 "Cosa vuoi da me?" chiesi scorbuticamente.

 "Lo scoprirai presto" sorrise maliziosamente.

 Con un movimento veloce, mi prese i polsi, facendoli appoggiare alla mia schiena.

 Cercai di urlare il più possibile, chiedendo aiuto, ma Fell's Church sembrava una città disabitata e Scott era ancora sdraiato sul letto, impotente di muoversi.

 Eravamo solo io e quella malvagia donna. Quel pensiero mi fece rivoltare lo stomaco.

 Con estrema violenza, mi fece sedere su una sedia della camera.

 "Harry mi verrà a salvare! Ne sono sicura!" urlai cercando di alzarmi, inutilmente.

 Aveva già tirato fuori una corda e aveva già cominciato a legarmi su quella maledettissima sedia. Ad ogni mio movimento di ribellione la stretta si stringeva sempre di più. Ero completamente persa. Non potevo fare più nulla.

 "Se credi davvero che Harry arriverà per salvarti, ti sbagli di grosso. Lui non riuscirà ha fare niente, figuriamoci venire fin qui per te"

 Quei continui sorrisi provocanti mi stavano innervosendo sempre di più. Se fossi stata libera, a quest'ora gli avrei già tirato una serie di schiaffi in faccia.

 "Aspetta un attimo! Cosa vuol dire "non riuscirà ha fare niente"?! Cosa gli hai fatto?!"

 La grinta che tirai fuori in quel momento mi sorprese. Non avevo mai usato quel tono con nessuno prima d'ora. Ma quando si tratta di Harry, posso diventare una vera bestia infuriata senza accorgemene.

 Io lo amo. Ormai posso esserne pienamente certa. Harry è tutta la mia vita. È colui che rende ogni mio giorno il migliore mai vissuto. Dipendo da lui. Ne sono schiava a tutti gli effetti.

 "Mah... diciamo che sarà impegnato per un po'. Così il mio piano può riuscire perfettamente" disse, gironzolando intorno alla sedia e aggiungendo una risata malefica.

 Il suo sguardo cupo e cattivo mi stava facendo accapponare la pelle. Il terrore cresceva dentro di me ad ogni secondo che passava. Dio solo sa quanto odiavo quella donna.

 "Che piano?" chiesi confusa.

 "Quello di distruggerti per sempre" sbuffò seccata.

 "Ma perchè vuoi distruggermi? Cosa ti ho fatto? Pensavo fossi amica di mio padre!"

 Anche se non avevo davvero la risposta per quelle domande, le usai come scusa per perdere tempo.

 Non credevo a nessuna delle sue parole. Ero sicurissima che da un momento o l'altro il mio "angelo custode" riccio sarebbe arrivato, salvandomi la vita come aveva sempre fatto da quando avevo avuto la fortuna di conoscerlo.

 "Era tutta una falsa" restò vaga, facendomi innervosire ancora di più.

 "Natalie, se questo è il tuo vero nome, voglio sapere tutto! Ne ho il diritto!" protestai battendo i piedi sul pavimento freddo della camera di Scott.

 "Ok... Tutto è incominciato diciott'anni fa, quando il mio primo unico figlio nacque..." disse, sedendosi di fronte a me e guardandomi negli occhi.

 "Tu hai un figlio?" chiesi sbalordita da quella rivelazione.

 "Si e credo che tu lo conosca abbastanza bene... Si chiama Harry"

 O mio dio! Non può essere! Non poteva trattarsi dello stesso Harry di cui mi sono innamorata!

Era Veleno e Antidoto [h.s.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora