Chapter seventy-one

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Chapter seventy-one

 "Relations"

 ALICE'S POV

 Scrutai il luogo che mi circondava. Il buio, che si stava intensificando ad ogni secondo che passava, non mi permetteva di vedere perfettamente e di essere lucida.

 Fruscio.

 Quel rumore continuava a farsi sentire da ormai mezz'ora... mezz'ora interminabile.

 Questa volta, però, non mi sarei spaventata e non sarei scappa. Avrei resistito. Avrei scoperto chi provocava quel rumore e non mi sarei arresa.

 Ad un tratto sentii dei passi pesanti che si appoggiavano rapidamente sull'erba appena tagliata del parco. Il friscio era lo stesso, ma con una piccola diversità: si stava allontanando.

 Per tutto quel tempo pensai che quel rumore fosse provocato da un animale e invece mi sbagliavo. Era un essere umano, ne ero certa.

 Notai la sua enorme ombra allontanarsi e non esitai nemmeno un secondo per inseguirla. Dovevo capire chi fosse e perchè mi stava spiando.

 Uscii dal parco con sempre la stessa andatura. Teneva il capo piegato e le mani dentro alle tasce della felpa che portava. Strano abbigliamento per essere a metà giugno.

 Era familiare, fin troppo familiare. Cercai il più possibile di non farmi beccare. Se fosse accaduto, potevo dire addio alla mia vita.

 Non so per quale motivo, ma continuavo a sospettare di quello sconosciuto. Ero convita, non proprio al 100% ma quasi, che si trattasse di un killer o uno stolker.

 Lo sconosciuto camminò per vari isolati, prima di imboccare una strada che conoscevo perfettamente. La percorrevo ogni mattina. Si stava dirigendo a scuola.

 Le mie gambe cominciarono ad affaticarsi. Non riuscivo più ad avanzare senza lasciare sospiri di stanchezza. Ultimamente mi succedeva spesso e non era un buon segno.

Era Veleno e Antidoto [h.s.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora