Chapter forty-three

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Chapter forty-three

 "Lies"

 ALICE'S POV

 Senza esitazioni partimmo in direzione del luogo che in quel momento mi spaventava di più.

 Per tutto il tragitto non proferimmo alcuna parola. Eravamo ancora scossi per quello che successe prima di essermi addormentata

 Harry accostò la macchina poco più lontano del famoso albero. Scendemmo e con passo svelto ci avvicinammo ad esso.

 "Io non trovo niente di spaventoso, solo un piccolo buco dove la tua macchina si schiantò"

 Anche per me sembrava così. Non c'era niente di paranormale, ma l'incubo appena fatto diceva tutto il contrario.

 Sapevo che qualcuno mi aveva trascinato fuori dall'auto e mi avesse tenuta in ostaggio per ben tre mesi... anzi ne ero certa.

 "Evidentemente siamo venuti qui per niente. Torniamo a casa che sono stanchissimo" disse Harry con un tono scocciato.

 Da quando mi ero risvegliata era diventato molto scorbutico. Non è che era arrabbiato con me per via dell'atto d'amore interrotto? Chi capisce gli uomini è bravo.

 Restai altri dieci minuti a fissare quell'albero. Visto la poca luce che c'era, strinsi molto gli occhi che dopo poco cominciarono a bruciare.

 Mi arresi. Gli unici esseri umani in quella strada eravamo io e Harry. Ma cosa pensavo di scoprire? E come avevo fatto a credere ad uno stupido incubo?

 Presi con decisione la mano di Harry e lo trascinai verso la macchina. Lui esitò per un attimo, ma poi esaudì il mio desiderio di fuggire da lì.

 "Demoni... angeli... tenebre"

Era Veleno e Antidoto [h.s.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora