Chapter fifty

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Chapter fifty

 "Ties of blood"

 ALICE'S POV

 Dopo tre lunghissimi giorni, i dottori diedero la possibilità a mio padre di ritornare a casa.

 La mia gioia era immensa. Ero stanca di restare a casa da sola, soprattutto dopo tutte le vicende spaventose che dovetti affrontare.

 Da quando si era risvegliato, il nostro rapporto era nettamente migliorato. Si comportava da vero e proprio padre. Semplicemente li bastava essere il contrario di quello che era prima.

 Quando ero con lui, il mio viso non lasciava mai uno stupido sorriso ebete. Ormai non si sarebbe più levato, spero.

 Non mi ero mai sentita così bene... con mio padre.

 "Alice, potresti mettere nel garage tu la macchina?" mi chiese non appena arrivammo davanti al cortiletto della nostra casa.

 "Nessun problema" dissi tutta soddisfatta.

 Feci un paio di manovre, ma riuscii a far entrare perfettamente la macchina nel garage.

 Scesi con rapidità. Recuperai le borse che avevamo depositato nel bagagliaio e ritornai davanti alla porta di ingresso, dove trovai mio padre appoggiato sullo stipide, impazziente di rientrare, dopo tanto tempo, in casa.

 "Casa dolce casa" si lasciò sfiggire, seguito da un grande sospiro non appena fummo entrati.

 Gironzolò per tutto il pianterreno, sorridendo come un ebete.

 Sembrava un bambino piccolo che aveva appena cambiato casa. Doveva esplorare e di certo io non lo avrei disturbato.

 "Cosa vuoi per cena?" gli chiesi entrando in cucina e cominciando a sistemare le borse della spesa appena fatta.

Era Veleno e Antidoto [h.s.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora