26.

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Sussulto al sentire le nostre labbra unirsi in un bacio tanto desiderato, mi sento frastornata e vorrei che questo momento durasse un po' di più.

Mi stacco per qualche secondo, voglio capire se è uno sbaglio o se anche lui è spinto verso di me.
Gli rivolgo uno sguardo confusa, -non vorrei mai vedere la mia espressione da sobria- dunque lui ricambia lo sguardo e poggia una mano tra i miei capelli avvicinandomi a sé, finiamo col ribaciarci, ancora, davanti a tutti, ubriachi e fatti, domattina ci rinnegheremo lo so, ma stanotte ci vogliamo troppo per essere orgogliosi.

«Andiamo di sotto» mi dice continuando a fissarmi, io resto inespressiva alla sua proposta, ma non ho il tempo di pensarci che si alza e si dirige al piano di sotto, io per muovermi tra la folla mi aggrappo al suo braccio così da non perderlo.

Ci risiamo, siamo in una stanza di un locale, mi ricorda quando lo stuzzicavo pesantemente per poi finire a letto con lui, oppure quando lo lasciavo sedotto e abbandonato, dandogli buca.

Sorrido a questo ricordo vago ma lui non mi vede per fortuna, è avvinghiato a me e sta pensando a lasciarmi dei succhiotti sul collo.
Mi stringe anche troppo poi mi lascia andare sul letto dove è pronto a placare la voglia di noi, mi spoglia fremente, e si presta a fondersi con me, ci stringiamo sotto le coperte e l'unica cosa che si sente è il nostro ansimare.
Mi era mancato sentirsi una cosa sola.

Mi ritrovo distesa accanto a lui che è sfinito, ha un'espressione così pacata e sembra di ritornare ai vecchi tempi, resto un po' a fissare il vuoto col rumore dei miei pensieri. Mi accorgo che si è appisolato e ancora nel buio della notte fonda mi vesto velocemente, lo fisso per un ultima volta e me ne vado, consapevole che non appena il sole sorgerà questa notte finirà nel dimenticatoio...

Esco chiudendo la porta essendo più silenziosa possibile e mi metto in cerca delle mie amiche, scorgo da lontano la testa di Tori e quindi m'incammino verso lei...

«Torii» la chiamo

«Doll, ma non eri con Jahseh?» mi chiede confusa come stranita della mia presenza

«Sì, ma ho fatto una stronzata...dobbiamo tornare a casa» dico volendomene andare

«Cosa?» mi chiede spiazzata, ma io cammino ignorandola «Hey! Dimmi subito cosa avete combinato» mi ferma

Sbuffo seccata passandomi le mani in volto come a voler cancellare la mia faccia dalla terra intera «Siamo stati insieme»

«E allora?» incrocia le braccia guardandomi stranita «Insomma, è il tuo ex, non è mica uno sconosciuto»

«È quello il punto, è il mio ex, sta uscendo con un'altra e tra un drink e una canna ci siamo trovati a letto...tutto sbagliato! Tutto dannatamente sbagliato, Dio!» dico straziata

Tori resta interdetta e non proferisce parola in merito, dunque ciò conferma che il mio discorso sia giusto.
«Dai su, andiamo a casa» mi dice
«Skinny, Lamar uno di voi che non è impegnato con la lingua...» - riferendosi a Stretch e Vegetha che limonano come liceali le due ragazze - «accompagnateci a casa» ordina Tori

Grazie a Lamar sono a casa, Tori voleva tenermi compagnia ma ho preferito restare da sola per un po'.

GHETTO LOVE// xxxtentacion Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora