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Jahseh's pov

Da quando è finita con Jade la mia vita non è più la stessa, mi sento perso, mi sento solo.
Passo il tempo chiuso in camera a suonare e guardare il modellino di Kairi che mi aveva regalato lei, quando le cose erano diverse.

I miei amici? Li vedo quasi tutti i giorni, mi costringono ad uscire di casa e stare in compagnia, anche se non funziona come loro vorrebbero.
Non ho nemmeno più voglia di trattare e controllare il quartiere, infatti ho dato l'incarico a Miles, diciamo che ho preso una "pausa" dai miei affari.

Se mi capita di vedere altre ragazze? Certo che sì, mi si avvicinano come degli avvoltoi, ma non riesco nemmeno a sfiorarle, a pensarci mi sento una checca. - scuoto la testa mentre sulla mia faccia si compone un sorriso pieno d'amarezza.-

———
Sono a casa di Miles, se non fosse per Lamar che è passato a prendermi non penso sarei uscito.
Sono seduto sul divano e smanetto col cellulare mentre fumo dell'erba, ogni giorno controllo il profilo di Jade malgrado non ci siano aggiornamenti.

«Certo eh che non l'hai proprio digerita» dice Tori beccandomi sul profilo della sua amica, sedendosi accanto a me

Lamar e Miles le rivolgono un'occhiata di rimprovero e lei li guarda confusa di rimando, scrollo le spalle bloccando il telefono «Sto bene, ero solo curioso, tutto qua...» cerco di giustificarmi passandomi una mano tra i capelli

«Ancora insisti con lei vro? Trovatene un'altra, non era quella giusta» mi consiglia Miles, stanco di vedermi perdere tempo dietro la stessa ragazza da ormai troppo tempo. Che coglione devo essere, gli faccio addirittura pena

«Ah quindi il problema era lei che non era giusta, non lui che le fa le corna» lo ammonisce Tori, difendendo la sua amica.

Quando sento quelle parole sento la rabbia pervadere il mio corpo, stanco di sentire questa menzogna «Sei più paranoica della tua amica, basta con questa cazzo di storia okay?» scatto urlando contro la sorella del mio migliore amico «Io non l'ho tradita, fosse successo l'avrei ammesso, ma non è così» soggiungo, sentendo la tensione tra noi farsi pesante.

Subito dopo mi pento di aver urlato contro Tori, così la guardo cercando di tornare in me «Scusa, io...non volevo» dico flebilmente massaggiandomi le tempie, mentre la ragazza poggia la sua mano sul mio braccio amichevolmente «È tutto okay» mi rassicura

«X bro, se vuoi possiamo parlarne con calma» dice Lamar

«Noi siamo tuoi amici, forse possiamo fare qualcosa per te» si aggiunge Miles

Mi strofino gli occhi e sbuffo «Grazie ragazzi, ma non credo possiate fare qualcosa...insomma, lei è convinta che io l'abbia tradita» scuoto la testa con fare frustrato

«Sì Jah, ma com'è possibile? Ci sono le foto!» controbatte Tori

«Lo so, le ho viste, ma non sono io lo posso giurare, questo è un boicottaggio, qualcuno voleva farci separare e ci è riuscito» mi rammarico io, accendendo la canna per cercare di distrarmi

«Sicuro?» indaga la ragazza

«Posso giurarlo» dico disperato, ma Miles mi ferma

«No dai, basta, tu non giuri nulla perché noi ti crediamo» si rivolge a me, passando poi a guardare la sorella «E tu finiscila di fare Detective Conan» dice ammonendola

Qui da noi, noi della fratellanza il giuramento è una cosa sacra, non si giura per ogni occasione e non si osa giurare in maniera falsa.
Chi giura falso è un infame, un uomo di poco conto, uno a cui non bisogna credere.
L'unico uomo che sentì giurare era mio padre, quando avevo circa sei anni finì in carcere, giurò il suo ritorno alla persona che l'aveva sbattuto dentro.

Ogni tanto vado a fargli visita, non l'ho mai lasciato solo in quella merda, mi ha incaricato lui di prendere il suo posto e se faccio cose "sbagliate" non è perché sia un cattivo ragazzo; semplicemente la vita non mi ha dato scelta.

Nei primi tempi se ne occupava mia madre degli affari di famiglia, ma lei è una donna e le donne devono stare fuori da tutto questo.

A sei anni venni messo in riformatorio per aver accoltellato un uomo che era intento a molestare mia madre, e ancora oggi dico che l'ho fatto non perché fossi un cattivo bambino; semplicemente non avevo scelta.

Avevo una madre e un fratellino da mandare avanti, ero il primogenito e mio padre puntò tutto su di me, non potevo tirarmi indietro.

Non ho avuto un'infanzia felice, né un'adolescenza serena, non ho avuto tempo di assaporare l'amore.
Tutte le ragazze che ho conosciuto sono state in grado di soddisfare i miei piaceri, sono state trattate come volevano che le trattassi, non hanno mai cercato amore in me, tranne Jade.

Quando la vidi per la prima volta aveva l'aria da brava ragazza, quella che non si lascia avvicinare da tutti, al contempo si mostrava come una stronza priva di sentimenti, fu solo quando la guardai negli occhi che capì come si sentisse.
Le facevo paura e voleva starmi lontana, non le davo tutti i torti, insomma, non ero il tipo di ragazzo che poteva starle vicino.
Eppure c'era qualcosa che mi spingeva verso lei, ma non sapevo cosa.
Provavo a distrarmi andando a letto con altre ragazze, eppure la notte pensavo a lei.

Allora cosa dovevo fare per togliermela dalla testa? Una notte finimmo per andare a letto, me la ricordo ancora; sospirava tra le mie braccia e mi stringeva per non lasciarmi andare.

Il giorno dopo la lasciai sola contento di essermi tolto uno sfizio, invece no.
Ho iniziato a sentirla mia, m'innervosivo quando qualcuno si avvicinava a lei e al contempo ero in conflitto con me stesso perché non dovevo provare quei sentimenti per una ragazza.

L'ho fatta disperare, le ho fatto del male, l'ho fatta piangere e mi sono sentito davvero uno stronzo, per la prima volta.
Lì ho iniziato ad accettare i miei sentimenti per lei.

Jade cercava in me l'amore, mi ha salvato la vita ed è per questo che è stata la prima ragazza ad entrare in casa mia e dormire nel mio letto, a cui ho fatto conoscere mia madre, ad uscire con me alla luce del sole, ed ora...non posso credere sia finita così.

Io la amo e farei di tutto pur di riaverla tra le mie braccia

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GHETTO LOVE// xxxtentacion Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora