«Ti serve un po' di riposo secondo me» mi osserva lui alzandosi
«No, sto bene» dico io leggermente imbarazzata
«Vieni, su» mi incita lui tenendomi la mano, sbuffo leggermente e mi alzo, seguendo lui che sale le scale conducendomi in camera sua.
Mentre proseguo per arrivare in camera abbozzo un sorriso ricordando la prima volta che vi entrai.Le pareti sono dipinte di un colore neutro, vi sono degli anime nella libreria e vari fumetti, una scrivania con sopra un computer ed un aggeggio che sembra essere un piccolo impianto audio.
Ci sono anche dei pupazzi colorati poggiati sulle mensole: uno Snorlax mi pare che sia e dei modellini.Rivolgo poi la mia attenzione a lui che si butta sul letto sedendosi, si toglie la maglia, mi invita a sedermi accanto a lui battendo la mano sul letto, si sistema il cuscino stendendosi, vado accanto a lui.
«Quanto tempo» sospira mettendosi comodo, mentre io lo guardo dubbiosa «I letti del carcere non sono per nulla comodi» spiega girandosi verso di me
«Come fai a dormire?» chiedo io ingenuamente
«Infatti non dormo» ride lui «In carcere o ti adatti o sei fuori» spiega
«Nel senso?» indago io
«Il cibo fa schifo, ma non puoi lamentarti altrimenti ti faranno digiunare o se proprio fai compassione agli altri qualcuno sarà disposto a rubare qualcosa dalla mensa, ma dovrai ripagare scambiando qualcosa o facendo un favore» spiega passandosi una mano sul viso.
Resto disgustata a sentire ciò che ha appena detto e sul mio volto si anima una smorfiaRide a vedermi «Povero te» dico io abbracciandolo, ma grido dolorante per il contatto sul taglio e mi sposto, vedendolo preoccuparsi.
Gli sorrido rassicurandolo e mi poggio sulla sua spalla«Sai, ho scoperto che mio padre è ancora vivo...» racconto io
«Bello, e quindi ora che farai?» chiede lui guardandomi
«Vorrei cercarlo, ma ho paura di rincontrarlo» ammetto io
Regge il peso sul braccio alzandosi per guardarmi meglio «Se te la senti ti darò una mano» dice serio per poi baciarmi le labbra
Annuisco e ricambio il bacio, trasformandolo in qualcosa di più passionale, lo attiro a me desiderosa di sentirlo mio.
Mi stacco dalle sue labbra e punto a quello che da sempre è il suo punto debole: il collo, ma prima di arrivarci lo stuzzico un po' torturandogli il lobo lasciandogli baci umidi.Geme compiaciuto inumidendosi le labbra «Aspetta» dice lui fermandomi.
Lo guardo confusa in cerca di spiegazioni
«Non stai tanto bene, meglio se non ti sforzi» dice sforzandosi a resistermi
Sorrido «Sto bene» lo rassicuro
«Non voglio farti male» ammette lui «Non sai quanto mi costa controllarmi» mi sussurra sulle labbra.
«Fanculo tutto, io ti voglio sentire» scatto io riattaccando le mie labbra alle sue unendole in un bacio.
Sorride compiaciuto, forse un po' stupito dal mio comportamento, spinge poi il suo corpo contro il mio facendomi sentire la voglia che ha di me.
Fremo sentendo l'eccessivo contatto fisico e dentro di me sento un casino di emozioni, dalla paura di perderlo all'avidità di volerlo.
Mi sfila la maglia e con un gesto veloce anche il reggiseno, stendendosi su di me e baciandomi la scapola.
Si ferma vedendo il taglio, incrocia i suoi occhi osservando il mio sguardo supplichevole.
In modo passionale mi lascia dei baci anche sulla ferita fino a scendere e lasciare qualche succhiotto sotto al seno, mi guarda negli occhi mentre mi sfila gli shorts, facendomi impazzire.
Scopre la mia natura e si spoglia a sua volta, incastonandosi tra le mie gambe.
Ci troviamo faccia a faccia e unisce le nostre bocche in un bacio per poi entrare in me con una spinta decisa.
Soffoco sulle sue labbra un gemito e ansimo dal piacere, si stacca continuando a dare spinte decise, restando poco distante dal mio viso affinché possa vedermi gemere per lui.Ha il respiro pesante, ma nonostante ciò sembra caricarsi ancora di più, ansimo più forte chiamando il suo nome, raggiunge l'apice del piacere per poi staccarsi.
Si avvicina al mio viso, scontrando la sua fronte con la mia, sorridendomi soddisfatto«Quanto sei bella» sussurra sfinito, distendendosi accanto a me
Mi appoggio sul suo petto per poi prendere la sua mano ed intrecciarla con la mia, mentre con l'altra lui mi accarezza la schiena scoperta.
Restiamo così per un po' senza parlare, anche un po' forse per non rovinare il momento.
«Jah» sussurro io
«Sì?»
«Non mi farai soffrire ancora, vero?» chiedo io
Mi guarda negli occhi con aria malinconica «Non ti farei del male neanche se volessi» dice accarezzandomi i capelli.
Ultimamente mi guarda con occhi diversi, sembra più dolce e meno stronzo, sembra più attaccato a me, questa volta me lo sento, andrà tutto per il giusto verso———
«Tra poco devo andare» sbuffa lui
«Già? Ma io non voglio lasciarti» lamento io
«Vuoi venire con me?» propone lui
Reclino il capo dubbiosa «In carcere?» scatenando la sua risata
«Sei proprio un'ingenua» ride sfoggiandomi la sua bellissima fossetta «Potresti accompagnarmi assieme a Mac» propone lui
«Sì, voglio venire» accetto io
———
Siamo in macchina con Mac, che sta guidando fino al penitenziario, dove ad aspettarci all'ingresso ci sarà il corrotto che ha dato il permesso a Jah.
Ora che io potrò testimoniare potremmo fare ricorso per fare uscire i ragazzi e denunciare Tyler.Arriviamo al penitenziario: è tarda notte e non c'è nessuno, si possono vedere le luci di qualche cella ancora accese.
«Fermati qui» ordina Jahseh, Mac lo ascolta e ferma la macchina.
«Io vado...grazie di tutto fratello, cercami se hai bisogno» dice Jahseh stringendogli la mano per poi abbracciarlo, poi si volta verso di me ed io già inizio a sentire i miei occhi riempirsi di lacrime
«Baby...» si rabbuia lui, io resto impietrita e faccio per abbracciarlo
«Mi mancherai, stai attento» dico io trattenendo le lacrime, stringendomi a lui
«Ci vedremo presto okay? Fai la brava» mi prende il viso tra le mani e mi bacia, sento il mio cuore rompersi in mille pezzi ancora una volta, sentendo che dobbiamo lasciarci
«Ti aspetto qui» dico io con voce spezzata
Scende dall'auto e s'incammina verso la guardia che lo ammanetta guardandosi intorno per poi condurlo verso l'entrata, tutto avanti ai miei occhi.
Non riesco a sopportare tutto questo.
Si gira verso di me un'ultima volta sorridendomi, per poi abbassare il capo.
Ora non posso fare più a meno di piangere, apro la portiera dell'auto velocemente correndo verso di lui«Jade!» mi chiama Mac volendomi fermare, ma non gli do corda e continuo a correre verso di lui.
Jahseh si gira stupito e avanza verso di me, senza dar conto alla guardia che lo richiama in silenzio.Appena siamo abbastanza vicini ci uniamo in un abbraccio storpio, data la presenze delle manette che limitano i suoi gesti.
Singhiozzo sul suo petto, disperata«Non lasciarmi, ti prego...dimmi che staremo insieme e che tutto passerà» dico tra i singhiozzi come una bambina, guardandolo negli occhi
«Baby, sarò con te, uscirò e ci vedremo presto, staremo sempre insieme» mi rasserena lui sporgendosi per baciarmi
«Ti amo Jah, ti aspetterò sempre» dico accarezzandogli il viso, notando i suoi occhi pieni di lacrime, è la prima volta che lo vedo così
«Hey, devi andare...tra poco c'è la conta» dice la guardia da dietro
«A presto baby» dice baciandomi un'ultima volta prima di entrare, per poi indietreggiare.
Alza entrambe le mani ammanettate e le porta al petto per poi rivolgerle a me, mi sciolgo a guardarlo, non l'ho mai visto così.Sarà la volta buona per noi due?
_xlellax_
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GHETTO LOVE// xxxtentacion
FanfictionNel ghetto tre cose sono pure: la droga, il sesso e l'amore. L'amore sarà mai così puro da mettere fine alla lotta per il potere ed al sangue versato a Little Havana? In questa storia ci ho messo l'anima, la mia e di tutti i personaggi che la compon...